Recensione “Finding Home”

di Sloane Kennedy – Edito da Quixote Edizioni

Recensione di Manu di Finding Home

Rhys è un ex poliziotto che si trova a lavorare in un ranch per un periodo di libertà vigilata dopo il suo arresto e la prigionia. È un uomo che vuole solo vendetta: ingiustamente accusato, l’ultima cosa che si aspetta di trovare al ranch è un posto da chiamare casa e due uomini che diventeranno tutto il suo mondo.

Finn è un giovane che da anni lavora al ranch, da sempre innamorato del suo capo, sente che per avere un futuro deve andarsene, proprio perché non riesce più a mascherare quello che prova.

Callan governa il ranch da un po’ di anni, oramai il padre non è più in condizione di farlo e lui si è rimboccato le maniche, portando avanti il lavoro. Con l’aiuto della zia, cerca di fare del suo meglio per gestire il posto che da sempre è casa sua. Ma ha un segreto: non è così etero come tutti pensano e non è così indifferente a Finn, ma pensa che sia così giovane…

L’arrivo di Rhys mette alla prova il legame tra i due amici e quello che non è mai stato detto troverà il modo di venire a galla, con conseguenze per tutti.

Finn si allontanò non appena sentì la voce di Cal e si guardò intorno in preda alla frenesia. Cal lo stava chiamando da qualche parte fuori, quindi non aveva visto quello che stavano facendo. Si sentì subito sollevato e si voltò di nuovo verso Rhys, ma divenne di pietra quando vide la rabbia bruciare negli occhi dell’uomo. fine cit

Premetto che non leggo molti MMM e quei pochi letti fino ad oggi li ho trovati molto belli. Questa lettura è stata piacevole, forse un po’ troppo breve e la relazione tra i tre personaggi l’ho trovata per alcuni aspetti un po’ troppo affrettata. 

Mi spiego meglio: mi è parsa credibile e ben gestita la connessione che c’è tra Finn e Callan che si amano da anni senza dirselo, ho trovato, invece, un po’ frettoloso l’inserimento di Rhys nel quadro. Forse avrebbero giovato alcune decine di pagine in più, magari un graduale avvicinamento del terzo alla “coppia”.

È comunque una lettura gradevole, con personaggi interessanti e ben caratterizzati, una trama intrigante con un pizzico di mistero e un riscatto finale. Magari ci sarebbe stato bene una narrazione con i capitoli narrati in prima persona e un epilogo ambientato più in là nel tempo. Nonostante queste precisazioni, aspetto il prossimo.

Per me 4 stelle.

Trama Finding Home

Vendetta. È l’unica cosa a cui riesce a pensare l’ex poliziotto Rhys Tellar, e ha trascorso gli ultimi due anni in prigione a pianificare il modo in cui trascinerà a fondo il suo ex amante e partner che lo aveva tradito, causando la morte di quattro persone. Trascorrere sei mesi di libertà vigilata a lavorare al CB Bar Ranch, nel sudovest del Montana, dovrebbe essere la cosa più facile che abbia mai fatto. Tuttavia, non si sarebbe mai aspettato di provare qualcosa sia per il cowboy carismatico che fa subito amicizia con lui, sia per il ranchero enigmatico che finge di essere qualcuno che non è.

Un futuro. Ecco che cosa desidera Finn Stewart. Eppure, per ottenerlo, deve lasciarsi alle spalle l’uomo che desidera più di tutti, il suo capo molto etero e migliore amico, Callan Bale. Essendo l’unico uomo apertamente omosessuale in una cittadina omofoba, Finn deve combattere ogni giorno per essere se stesso e andare via comincia a sembrare la strada più facile. Finché non arriva Rhys Tellar e tutto cambia.

Una bugia. Per tutta la sua vita, Callan Bale non ha fatto altro che nascondersi e adesso la sua bugia gli costerà l’unica persona che era riuscita ad abbattere le barriere che aveva innalzato nel corso del tempo. Tuttavia, scegliere Finn significherebbe rinunciare a tutto ciò che ha costruito e infrangere la promessa che ha fatto. Almeno, se rinuncerà a Finn, e gli permetterà di stare con Rhys, il ragazzo avrà la vita che merita.
Tre uomini. Tre scelte. Una sola opportunità di trovare una casa.