Recensione ‘La disobbediente’

di Elizabeth Fremantle – edito Libreria Pienogiorno

TITOLO: La disobbediente

AUTORE: Elizabeth Fremantle

CASA EDITRICE: Libreria Pienogiorno

SERIE: Standalone

GENERE: Narrativa storica biografica

PAGINE: 348 pagine

DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 agosto 2024 

PREZZO: 9,99 formato ebook, 17,95 cartaceo

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Recensione di Niji di La disobbediente

Sarebbe stato impossibile per me non immergermi fra le pagine di questo libro. La storia di una donna incredibile, un’artista che ho sempre apprezzato e il cui nome è stato restituito troppo lentamente alla fama che avrebbe meritato fin da subito. 

Artemisia Gentileschi nasce a Roma alla fine del Cinquecento e suo padre Orazio le insegna l’arte della pittura. Artemisia conosce fin da bambina i segreti delle polveri da cui nascono i colori e dimostra di avere un talento smisurato, che supera di gran lunga quello del padre. Ma è una donna, il suo destino è nelle mani di suo padre il quale ama e odia allo stesso tempo le doti della figlia. Artemisia vorrebbe essere libera, sente di non aver bisogno di nient’altro che della sua arte, ma sarà costretta a subire un’ignobile violenza da parte di Agostino Tassi, che avrebbe dovuto insegnarle altri segreti dell’arte. In una società che la supplica di accettare un destino già tracciato, Artemisia alza la testa e dimostra a tutti quale possa essere la tempra una donna. 

Alcune importanti testate giornalistiche hanno definito questo romanzo un capolavoro. Nel suo genere, onestamente penso anch’io che lo sia. 

L’autrice riesce a riportare alla luce la vita di una donna che ha subito una specie di damnatio memoriae dalla storia. Una donna che ha condiviso la stessa sorte di molte altre incredibili donne, che solo di recente abbiamo iniziato a conoscere meglio, meravigliandoci di quanto poco siano state prese in considerazione in passato. 

Tutti conosciamo, almeno di nome, Michelangelo, Caravaggio, Bernini e altri artisti che hanno regalato a Roma e al mondo delle opere straordinarie. Ma sono molti meno quelli che conoscono i dipinti di Artemisia Gentileschi, nonostante il suo talento sia stato infinito. 

Questo romanzo, con una narrazione vivida e senza eccessivi abbellimenti stilistici, ci conduce per mano attraverso una Roma travolta dalla Controriforma, in un luogo diverso da quello che conosciamo oggi, forse più cupo e senz’altro meno equo. Un mondo, tuttavia, pieno di estro artistico, sottoposto spesso ai capricci dei mecenati, di chi commissionava opere. 

Riusciamo a comprendere il carattere di Artemisia Gentileschi, la sua forza e la sua intelligenza, il suo talento e il suo desiderio di esprimerlo. E, allo stesso tempo, abbiamo la possibilità di comprenderne il coraggio, in un momento in cui moltissime donne si sarebbero arrese. 

Nonostante le ingiustizie e il dolore che è costretta a subire per la sua condizione di donna, Artemisia non si spezza e, grazie a questo suo coraggio, oggi possiamo godere delle sue opere. 

E sono opere di una potenza indicibile, che ammiriamo già attraverso le pagine di questo libro. L’autrice, infatti, è stata in grado di farcele vedere come se le avessimo davanti agli occhi, in passaggi che ho particolarmente apprezzato e che ci mostrano il mondo attraverso gli occhi di una giovane donna spinta dalla passione per la sua arte. 

I quadri di Artemisia Gentileschi ci mostrano un punto di vista diverso rispetto a quelli di Caravaggio, che nel romanzo lei ha conosciuto da bambina. In una città che odia e ama quell’uomo, lo stile di ogni opera risente del suo genio. Eppure, nei quadri di Artemisia vediamo spesso la centralità del punto di vista di una donna. 

Ho molto amato le atmosfere, i momenti in cui lei si soffermava ad ammirare un quadro, i dettagli che riusciva a scorgere e i pensieri che le passavano per la testa. 

Credo che questo sia un romanzo potente, che ci lascia più di un insegnamento e che ci consente di entrare in un mondo che finora abbiamo analizzato solo attraverso gli occhi degli uomini che lo hanno vissuto. 

Le vicende reali di questa pittrice sono rese in modo impeccabile, in una storia che va ben oltre il romanzo biografico. 

Artemisia Gentileschi può essere considerata, a parer mio, una specie di eroina.

In questo romanzo diventa una protagonista di incredibile spessore, un insegnamento per tutte le donne e una buona scusa per leggere una storia che riesce a catturare l’attenzione dall’inizio alla fine. 

Un romanzo che si legge davvero tutto d’un fiato, dimostrando quanto possa risultare intensa e coinvolgente la storia di una donna che è stata in grado di non abbassare la testa in un mondo governato unicamente da uomini. 

Ringrazio l’autrice per aver dedicato tanto studio a questa vicenda e per aver avuto il coraggio di raccontarla. Ho letto che lei stessa ha subito abusi da giovane e spero che sia stato catartico affrontarne ancora, sebbene da un punto di vista diverso. 

E ringrazio la casa editrice per averci portato questo romanzo nella nostra lingua e per la copia cartacea di cui mi ha fatto omaggio.

5 stelle

La copia cartacea è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama La disobbediente

Brucia di passione, Artemisia. Passione per la vita, per l’arte che le scorre nelle vene: il mondo le appare così ammaliante che non può solo guardarlo dalla finestra. Artemisia ha imparato sin da bambina i segreti delle polveri da cui nascono i colori e ha il dono di saperne trarre la vita.

Come vorrebbe dipingere e scoprire ogni cosa! Invece, tutti quei misteri di cui palpita Roma, come una peccaminosa statua di Ermafrodito che si vocifera sia nascosta nel palazzo di un cardinale, a lei sono negati. In quanto donna, ogni parte di sé – il suo corpo, la sua abilità, il suo vero io – deve rimanere celata. La sua anima ardente si ribella alle regole che la vorrebbero silenziosa e sottomessa, ma è suo padre, il pittore Orazio Gentileschi, a disporre del suo destino.

Nonostante le abbia insegnato a dipingere, maledice il cielo di aver dato tutto quel talento a una figlia femmina e non vede l’ora di affibbiarla a un marito, mentre si appropria senza vergogna delle sue opere. Ma, nel vigore dei suoi diciassette anni, Artemisia sente di non aver bisogno di un uomo, le basta la sua arte per essere felice.

Quando Agostino Tassi, anch’egli pittore, entra nella vita dei Gentileschi, le fa balenare per un istante un mondo di possibilità artistiche. Invece, come un rapace, le strappa con la violenza quella fugace illusione. Mentre tutti la spingono a piegarsi al suo destino, Artemisia capisce di non poter fare a meno della sua libertà, qualunque sarà il prezzo da pagare, e decide di dimostrare al mondo di quale ardimentoso slancio è capace il cuore di una donna. Un prodigioso romanzo con una straordinaria eroina, icona di talento, coraggio e passione.

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