Recensione “L’alba nella mia stanza”

di Anna Reale – Edito da Triskell Edizioni

TITOLO: L’alba nella mia stanza

AUTORE: Anna Reale

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni

GENERE: Romance Contemporaneo MM, Autoconclusivo

SERIE: Standalone

PAGINE: 289

DATA PUBBLICAZIONE: 24 dicembre 2021

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recensione di Skye

Recensione L’alba nella mia stanza

Sascha è un gigolò e, pur essendo etero, i suoi clienti migliori sono proprio uomini gay che, per una buona somma, non lascia mai insoddisfatti.
Tutto cambia quando si ritrova come cliente Jesse McMiller, chef miliardario, bello e affascinante ma alquanto strano, che dopo una notte inusuale gli propone di essere il suo “esperto del sonno”.

Perché Jesse si deve svegliare in piena notte? Fa brutti sogni? Non può prendere uno Xanax o un sonnifero? Cioè, capisco di essere più figo di una medicina, tuttavia sono ancora titubante riguardo alla mia utilità pratica.

Con il passare delle notti e delle albe Sascha si ritrova presto a scontrasi con i segreti che Jesse nasconde dietro la sua freddezza ma, soprattutto, a fare i conti con la propria vita, i propri pregiudizi e con i nuovi sentimenti che il bel Chef gli scatena.

Forse sono io a voler immaginare il languore nelle sue iridi chiare, altrimenti non capisco cosa sia a farmi nascere in testa questo desiderio che sento per lui. Non viene dalle parti basse e neanche dal cuore. È proprio una cosa mentale, come una scarica di elettricità che, correndo dentro il mio cervello, attraverso le sinapsi, crea un solo pensiero, anzi una parola: il nome di Jesse.

Riusciranno a trovare un modo per stare insieme? Ma, soprattutto, Sascha riuscirà a far crollare le spesse mura di ghiaccio che proteggono il cuore di Jesse?

E mi punge in ogni cellula del mio corpo il desiderio disperato di essere amato, accettato, desiderato e capito da Jesse. Chi se ne frega se è un uomo? Voglio dormire tra le sue braccia e fare l’amore all’alba, quando ogni minimo raggio di sole fa risplendere la sua pelle d’alabastro e sfiora i rami e i fiori di mandorlo disegnati sulla sua pelle.

Appena letta la trama di questo romanzo ero davvero entusiasta, intrigata e mi aspettavo grandi cose. Purtroppo le mie aspettative si sono ridimensionate di molto con l’avvicendarsi delle pagine e della storia.

Infatti, per ben oltre la metà del libro, non riuscivo a capire dove voleva andare a parare la storia di Sascha e Jesse. Il singolo Pov, poi, focalizzato solo su Sascha, non ha assolutamente agevolato la mia comprensione sulla trama. Tanto è vero che, per tutto il romanzo, Sascha sembra sempre molto più coinvolto (pur continuando a definirsi etero per buona parte del libro) di Jesse. E, di quest’ultimo, non solo non conosciamo i pensieri e sentimenti, ma, a mio avviso, vengono poi descritti in maniera troppo sbrigativa nella parte finale del libro.

Anche alcuni particolari, come l’incidente di Jesse e altre cose, vengono spiegate in maniera molto approssimativa. Mi aspettavo più chiarezza, visto che influenzano in maniera molto profonda Jesse, e avrei preferito qualche scena di sesso in meno e qualche spiegazione in più sul passato del nostro Chef.

Pur con qualche pecca qui e là a livello di intreccio, lo stile però è molto fluido e incalzante, e mi ha tenuta incollata al romanzo. Buono è anche l’equilibro tra parte romance e angst.
Per me 3 stelle e mezzo.

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama L’alba nella mia stanza

Sascha White ha ventidue anni, vive a New York e si prostituisce da due anni. Si sente eterosessuale, bello, affascinante, sfrontato: non lascia mai i suoi clienti insoddisfatti ed è interessato soltanto ai soldi.

Quando però incontra Jesse McMiller, un miliardario dagli occhi di ghiaccio che gli propone di lavorare per lui come “esperto del sonno”, l’inconscio desiderio di smettere di prostituirsi e la curiosità verso quell’uomo affascinante lo spingono ad accettare l’offerta.

Scopre ben presto che Jesse ha un tatuaggio particolare che gli adorna le gambe: ramoscelli con fiori di mandorlo. Quel mistero, insieme alle tante sfaccettature che intravede nel “riccone fiorito”, lo intriga sempre più, tanto che comincia a interrogarsi sulla propria attrazione verso quell’uomo all’apparenza distante, desiderando conoscerlo al di là dei momenti di intimità.

Notte dopo notte, alba dopo alba, Sascha supera i suoi pregiudizi su di lui tenendolo tra le braccia quando non riesce a dormire, asciugandogli le lacrime nei momenti di fragilità, e più gli si avvicina più si pone domande su se stesso e sulla direzione che sta prendendo la propria vita.
Riuscirà a trovare la propria strada e a conquistare il cuore del solitario miliardario?

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