Recensione “Mindhunter”

di John Douglas & Mark Olshaker – Edito da Tea

Mindhunter

TITOLO: Mindhunter

AUTORE: John Douglas & Mark Olshaker

CASA EDITRICE: TEA

GENERE: Narrativa autobiografica

SERIE: Stand Alone

PAG: 368

DATA PUBBLICAZIONE: 23 Febbraio 2017

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Recensione di Mindhunter

Dopo molto tempo mi è finalmente capitata tra le mani una lettura diversa e travolgente, anche se un po’ impegnativa. Ma credetemi, ne vale la pena, poiché penso che sia uno di quei romanzi da leggere almeno una volta.

Premetto che non è un libro adatto a tutti, specie agli animi più sensibili e facilmente impressionabili. Mindhunter racconta al lettore la vita e le esperienze sul campo di John Douglas, fondatore dell’unità investigativa di supporto dell’FBI.

Lo stile fluido e il ritmo serrato coinvolgono subito il lettore fin dalle primissime pagine. In stile autobiografico, ma anche narrativo, Douglas racconta i fatti da lui vissuti in prima persona. Gli incontri e le vicende con colleghi, con il Bureau, come ha fatto ad arrivare a quel punto e da dove è partito il suo viaggio chiamato vita.

Insieme a lui rivisitiamo luoghi ed eventi macabri e agghiaccianti, indagini e caccie all’uomo che hanno portato ad arresti eclatanti, nonché interviste con spietati serial killer freddi e spietati. Insomma, Mindhunter è un romanzo che consiglio agli amanti del crime, criminal profiling e di racconti veri nudi e crudi.

La scrittura di John Douglas mi ha letteralmente tenuta incollata alle pagine, avida di conoscenza, anche se sempre sconvolta da quanto l’essere umano possa assumere la figura del diavolo in persona e commettere atti atroci. Non posso che consigliarvi Mindhunter e augurarvi un viaggio emozionante su queste montagne russe di indagini e conoscenza della psiche umana.

5 stelle meritatissime per me.

5 stelle

Trama di Mindhunter

Per dare la caccia ai serial killer in attività bisogna comprendere come pensano, e anticiparne così le mosse. Ma c’è un solo modo per entrare nella mente di un serial killer: parlare con i suoi «colleghi» e predecessori. Questa è stata l’intuizione di John Douglas, l’uomo che ha inventato il Criminal Profiling dell’FBI e che, per farlo, ha dovuto confrontarsi con le più atroci menti criminali del suo tempo.

Per anni, John Douglas ha interrogato in carcere assassini e stupratori seriali, indagandone le ossessioni e le perversioni, fronteggiando in prima persona l’orrore e l’orgoglio di questi mostri, per poter dare la caccia ad altri mostri. Infinite conversazioni con uomini come Charles Manson, il più famigerato serial killer della storia. Con John Wayne Gacy, l’uomo che, vestito da clown, uccideva senza pietà. Con James Earl Ray, sicario di Martin Luther King…

Questa è la storia vera e agghiacciante di un uomo che non ha avuto paura di affrontare il Male nella sua peggior incarnazione contemporanea, pagando anche un alto prezzo personale. Ed è per questo che la vita e la carriera di John Douglas sono la «bibbia» non ufficiale di tutti gli scrittori e gli sceneggiatori che hanno riscritto il concetto di «crime fiction» così come oggi lo conosciamo e amiamo. Da questo libro la serie tv Netflix Original. Introduzione di Donato Carrisi.

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