Recensione “Bella Piccola e Selvaggia”

di Lucy Smoke – Edito da Lucy Smoke

Recensione di Bella Piccola e Selvaggia

Primo libro che leggo di questa autrice, seppur nelle note abbia specificato che questo romanzo non sia un bully romance voglio precisare che alcuni tratti sono presenti. Non è una lettura semplice e non è adatta ad un pubblico molto giovane.

Volete sapere se mi è piaciuto? Da impazzire.

La protagonista è una tosta, che non le manda a dire! La vita l’ha messa a dura prova ma lei a testa alta e senza paura affronta quello che le succede senza piangersi addosso.

Arrivata alla Eastpoint, università d’Elite che grazie ai suoi meriti (Avalon fin dall’inizio ha dei dubbi su questo) le permette di finire la High School al College.

I Sick Boys sono i Re del campus, ma la nostra protagonista non intende piegarsi a loro.
Questo comporta una serie di situazioni per piegarla ma ciò non accade.. anzi.
Lei non ha paura, lei brama l’adrenalina, ed in Dean riconosce la sua stessa oscurità.

I simili si attraggono.

Non vedo l’ora di leggere il seguito e spero sarà all’altezza di questo primo volume che mi ha entusiasmata molto.

Adoro le storie con un velo di mistero, con l’adrenalina che traspare tra le pagine e che ti portano a divorare un romanzo.

Alla fatidica domanda: è Spicy?
Si, andate e leggete hahaha.

5 stelline per me

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Bella Piccola e Selvaggia

Regola n. 1: Non fare incazzare i Sick boys

Sono crudeli. Spericolati. Irreparabilmente incasinati.

I Sick Boys si nutrono dell’ordine che creano. Governano la Eastpoint University proprio come hanno fatto le loro famiglie per decenni. Ma il loro potere non si ferma qui. I tre sono eredi di alcune delle più grandi fortune del mondo, e dietro quel tipo di ricchezza si nasconde un mondo sotterraneo di corruzione.

In superficie, sono principi perfetti e lui è il loro re. Ma nel profondo, sono coperti di sangue, bugie e segreti. Con tutti i loro legami, hanno il potere di schiacciare chiunque si metta sulla loro strada. Ma solo perché sono perversi come me non significa che darò loro un pass gratuito.
Perché io, Avalon Manning, non mi inchino di fronte a nessuno e vivo per infrangere le loro fottute regole.