Recensione “Un posto felice”

di Jay Northcote – Self Publishing

Data pub.: 25/03/2021

Recensione Un posto felice

Con “Un posto felice” siamo giunti alla fine della serie Rainbow Place. Devo dire di essere un po’ triste a lasciare Playmounth e i ragazzi che gravitano intorno al pub più LBTGQ+ che ci sia, ovvero proprio il Rainbow Place da cui prende nome la serie.

In questo romanzo troviamo come protagonisti Quentin e George.
Il primo lo abbiamo incontrato qua e là nei volumi precedenti. È un giovane giornalista a cui l’amore ha più volte portato uomini allergici alle relazioni stabili, finendo così con il cuore spezzato.
George, invece, è un uomo maturo che per vivere ripara e restaura barche. Per colpa di una madre bigotta, che gli ha imposto un’educazione rigidamente cattolica, si ritrova ben oltre i quarant’anni, con un divorzio alle spalle e il terrore che la sua vera natura venga svelata.

Quentin era proprio il tipo di uomo che trovava sempre attraente. Il tipo di uomo con cui di solito evitava di passare troppo tempo per non rischiare di tradirsi.[…] La sua attrazione per gli uuomini era una cosa che faceva del proprio meglio per ignorare, per la maggior parte del tempo.

Un articolo che Quentin deve scrivere per il giornale per cui lavora farà incontrare questi due uomini. E ciò che nasce come un rapporto occasionale, atto a guidare George in un risveglio sessuale, si trasforma pian piano in qualcosa di più.

Voleva George con lui, a tenerlo per mano, a baciarlo apertamente. Voleva presentarlo ai suoi amici, voleva poter passare del tempo con lui senza doversi nascondere come se stessero facendo qualcosa di sporco, vergognoso e sbagliato.

Riusciranno i nostri protagonisti a superare le proprie paure per creare insieme un futuro felice?

Così come il quarto volume di questa serie, anche in qui troviamo un angst un po’ più spiccato e un tema importante. Ovvero, la vergogna di essere Gay, la repressione di se stessi e il coming out.
Devo dire che ho amato molto l’introspezione che l’autore è riuscito a infondere ai propri personaggi. Vivide sono le paure, le insicurezze e i sentimenti che questi ci mostrano nello svilupparsi della storia. Avrei sicuramente gradito, in alcune parti, un poco più di sviluppo della storia in sé, ma questo non compromette in alcun modo la fluidità e la scorrevolezza della trama, che me lo ha fatto terminare in pochissimo tempo.
Ho trovato la parte di traduzione ed editing decisamente buona.

Oltre alle tematiche importanti che ci riserva questo romanzo, ad alleggerire un po’ le vicende ci sono delle scene erotiche davvero hot, rese tali da una buona dose di dirty-talking.
Altra cosa che ho davvero amato è il rivedere Seb tra le pagine di quest’opera e le sue capacità di fato padrino.
Sono sicura che quest’ultimo volume della serie non vi deluderà.
Per me, 4 stelle!

La serie Rainbow Place è composta da:

1. Rainbow Place
2. Un posto sicuro
3. Un posto migliore
4. Fango e pizzo
5. Un posto felice

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Quixote Translation

Trama Un posto felice

Un primo bacio da un uomo più giovane innesca il suo risveglio sessuale…
A causa della rigidissima educazione, George si vergogna del suo orientamento. Ormai oltre la quarantina, non ha ancora fatto coming out e non hai mai baciato un uomo – finché non arriva Quentin.

Quentin ne ha avuto abbastanza di pessime relazioni con uomini che non vogliono impegnarsi. Ancora ferito dall’ultima, non è pronto a riprovarci. Ma George è dolce, e aiutare un uomo più grande a fare un po’ di esperienza potrebbe essere un diversivo piacevole.

Trascinati in fretta verso un legame più profondo di quanto non si aspettassero, si trovano ad affrontare un dilemma. George non è pronto per uscire allo scoperto, e Quentin vuole un ragazzo che non abbia paura di farsi vedere con lui in pubblico. Riusciranno a trovare un modo per navigare nelle acque imprevedibili di quella nuova relazione, e a trovare la felicità insieme?
Contenuti: differenza di età, prime volte gay, esplorazione sessuale, allo scoperto per te.