Recensione ‘La regola del tre’

di Sam Ripley – Edito da TimeCrime

Recensione La regola del tre

Amy ha perso la sorella in un incidente stradale, sopravvive alla vita, i suoi genitori cercano di supportarla anche se a loro volta sono devastati dalla sofferenza. 

Purtroppo, se pensa di aver toccato il fondo si sbaglia, la sua vita subisce un’altra enorme perdita.

In un dialogo tra amici, Amy si convince di essere vittima della ‘regola del tre’, che prevede che le tragedie si verifichino sempre a gruppi di tre, con la prospettiva di esserne la primissima vittima. L’incertezza sulla sua origine, se legge naturale o maledizione, la spinge a intraprendere un’indagine approfondita, immergendosi nella ricerca di risposte.

È solo una leggenda urbana o c’è uno fondo di verità?

Questo è solo l’inizio. 

L’inizio di un libro paranoico e geniale. 

Tre sono le protagoniste, tre ragazze in cerca di certezze.

All’inizio, la storia ha un po’ le vibes di “Final Destination” e “Urban Legend”, con un’atmosfera molto suggestiva. Ma, man mano che la trama si sviluppa, si nota un cambio nei toni, le coincidenze prendono vita, mentre la paura e il sospetto dominano la scena.

L’autore ha sapientemente plasmato la narrazione, ha conferito a tutto il racconto un’impalcatura di intrigante complessità. La lettura mi ha costantemente sorpresa e coinvolta grazie alla sua abilità nel tessere la trama che si dipana con colpi di scena sempre più imprevedibili. Non c’è modo di capire il finale!

L’opera si snoda con maestria, iniziando con un preludio inquietante: Amy, la protagonista, si rivolge direttamente al lettore, avvertendolo, incitandolo a scrutare la realtà, a guardarsi le spalle, a non cadere nei suoi stessi errori. 

La lettura è un un vortice frenetico, trascinante, a tratti anche un po’ horror(tranquilli poco poco). 

Lo consiglio a tutti, non perdetevi questo Thriller perché ne vale assolutamente la pena.

5 stelle per me

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama La regola del tre

È LEI. È LEI LA RAGAZZA DESTINATA A MORIRE. 

Non credevo alla regola del tre. Non all’inizio, almeno. Era solo una delle tante leggende metropolitane che si raccontano. Una storia su una ragazza maledetta dal numero tre che mi ha raccontato il mio ragazzo. Una ragazza che ha perso prima sua sorella e poi i suoi genitori. Il che significava che lei sarebbe stata la prossima. Perché è così che opera la regola del tre. Dicono che le tragedie si manifestino sempre tre alla volta. E hanno ragione. Perché ora sta succedendo di nuovo. Ma a me. E sapete cosa è peggio? Che la regola del tre verrà a prendere anche voi.