Recensione ‘La mano del Diavolo’

di Robert Bryndza – Edito da Newton Compton

TITOLO: La mano del diavolo

AUTORE: Robert Bryndza

CASA EDITRICE: Newton Compton

GENERE: thriller, mistery lgbtq

SERIE: Kate Marshall #4, autoconclusivo

PAG: 322

DATA PUBBLICAZIONE: 06 febbraio 2024

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Recensione di Manu di La mano del diavolo

Grazie a Newton ecco la nuova storia di Kate e il suo collega Tristan, questa volta un caso cold case che mi ha spiazzato. 

Kate è una donna che da tredici anni non tocca più una goccia di alcool, da giovane era una alcolizzata e il figlio Jake è stato cresciuto dai nonni materni.

Ama nuotare e la sua nuova residenza le dà la possibilità di farlo ogni volta che vuole. Peccato che una distrazione e alcuni pensieri fastidiosi la fanno finire quasi annegata, così in ospedale conosce Jean, una donna distrutta dalla perdita del nipotino, scomparso una notte di undici anni prima.

La storia di Jean e della notte in cui il piccolo Charlie è sparito, affascina Kate al punto che si convince ad accettare l’incarico di Jean di indagare e dare finalmente una chiusura a una storia dolorosa che si porta avanti da troppi anni.

L’incidente di Kate ha comunque delle ripercussioni sulla donna, sembra che non sia neanche più in grado di ragionare con calma e anche il rapporto con il giovane collaboratore passa qualche momento di tensione.

Mentre iniziano le indagini i due scoprono che ai tempi all’indagine della polizia ha partecipato anche Ade, il colorato ed effervescente amico di Tristan, con cui i rapporti si sono un po’ raffreddati dopo una serata alcolica in cui l’ex poliziotto ci ha provato con Tristan.

Mentre la storia prende una piega inaspettata, gli indizi si confondo, le storie si intrecciano e quello che sembrava un cold case diventa un possibile caso di omicidio.

Superarono il Tor e il raggruppamento di massi alla base. Quando giunsero al fiume, si fermarono sulla riva muschiosa. La brezza e lo scroscio dell’acqua avevano un effetto calmante sui nervi. «Mi dispiace ragazzi, ma devo assolutamente darmi una rinfrescata», disse Ade, togliendosi le scarpe e i calzini. «Tienimi», aggiunse, tendendo il braccio a Tristan. «Non voglio cadere con il culo per aria». L’amico lo aiutò a scendere giù fino a una pietra piatta mezza sommersa su cui si riflettevano i raggi del sole. Alla fine, anche Tristan si tolse le scarpe e scese nel fiume. Kate non aveva voglia di immergersi, ma stava sudando, e la reazione che ebbero gli altri due al contatto con l’acqua fresca le fece cambiare idea. Si tolse i sandali e li seguì. «Non ti sembra che l’acqua sia ancora più bassa rispetto all’ultima volta?», domandò a Tristan.  

Il pregio di Bryndza è sempre quello di confondere il lettore con false piste, indizi lasciati qui e là che non sai se hanno interesse o sono messi nella storia solo per alterare la verità. Insomma, non si capisce mai se sei sulla pista giusta dell’assassino.

Questo caso è stato spiazzante perché molto in fretta l’indagine iniziale su un bambino scomparso, si trasforma in un caso irrisolto di omicidio, segreti e bugie. Ammetto però che la soluzione che non volevo, l’avevo intuita intorno al 70%, forse prima.

Come sempre, la forza è la complicità tra Kate e Tristan e permettetemi in questo volume, la presenza di Ade, che spero di ritrovare anche nei prossimi.

Un romanzo complesso, un caso non banale e una risoluzione diversa dai thriller letti fino ad ora. Forse perché in questo caso non abbiamo il punto di vista dell’assassino, un dettaglio che sin da subito mi ha fatto scervellare sul motivo per il quale avesse variato la struttura della narrazione.

L’autore in chiusura dice che si è preso una pausa dalle due serie per scrivere un autoconclusivo, ma ho visto che pubblicherà un nuovo volume in lingua a luglio, non manca poi molto, non vedo l’ora.

Ringrazio davvero la CE per la copia arc, non mi resta che consigliarvi di leggerlo, non ve ne pentirete.

Cinque stelle

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama La mano del diavolo

Dall’autore del bestseller La donna di ghiaccio
Mentre è in ospedale dopo essere quasi annegata, l’investigatrice privata Kate Marshall stringe amicizia con Jean, un’anziana signora ricoverata nel suo stesso reparto. Durante la degenza, Jean le racconta che undici anni prima il suo nipotino Charlie è scomparso mentre era in vacanza in campeggio. Una volta dimessa, Kate decide di indagare sul caso e aiutare la sua nuova amica a scoprire finalmente la verità.

Insieme al fidato Tristan, comincia a ripercorrere gli eventi che hanno preceduto la notte della scomparsa di Charlie, ma più guarda da vicino, più si rende conto che Jean non le ha raccontato tutto: nel suo passato c’è un segreto, qualcosa che potrebbe aver messo in pericolo il nipote. Che cosa è successo davvero a Charlie? È stato rapito? O forse è scivolato nel Devil’s Way, il sinistro e impetuoso fiume che scorre vicino al luogo della sparizione? Solo una cosa sembra certa: la risposta giace sepolta nel passato della famiglia del piccolo…

Una nuova indagine di Kate Marshall
Un bambino scomparso molti anni prima, un ginepraio di segreti e un fiume dal nome evocativo che sembra portare via con sé un’oscura verità

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