Recensione ‘La verità sul caso Joanna Duncan’

di Robert Bryndza – Edito da Newton Compton Editori

TITOLO: La verità sul caso Joanna Duncan

AUTORE: Robert Bryndza

CASA EDITRICE: Newton Compton

GENERE: Thriller, Mistery LGBTQ 

SERIE: Kate Marshall #3, autoconclusivo

PAG: 361

DATA PUBBLICAZIONE: 06 settembre 2022

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Recensione di Manu di La verità sul caso Joanna Duncan

Il prolifico Bryndza sta per arrivare con la quarta avventura di Kate Marshall. Io dovevo recuperare la terza, quindi vi presento meglio Kate e il collega Tristan, oramai nella loro agenzia investigativa avviata.

Kate è una donna che nel passato ha davvero sofferto molto, quando ti ritrovi a non sapere chi hai al tuo fianco è sempre difficile, immagina poi se indossi una divisa.

Vive da sola nella casa che le ha lasciato una vecchia amica e da quando il figlio è partito per l’università, ha necessità di riprendersi un po’ la sua vita, nonostante gli orrori del passato. Dopo l’ultimo caso brillantemente risolto che l’ha suo malgrado riportata alla ribalta, tutto sembra calmo.

Un giorno riceve una chiamata da Bev, una donna che da tredici anni vuole sapere che fine ha fatto sua figlia, Joanna Duncan, giornalista investigativa, svanita nel nulla una sera dopo il lavoro.

Kate si fa convincere che qualcosa non ha funzionato, forse la polizia ai tempi non ha dato molto peso a certi eventi, tra cui un marito non proprio fedele ma forse non un assassino.

Tristan ha lasciato in parte il suo lavoro all’università per lavorare con Kate, i due hanno una certa intesa e fino ad oggi se la sono cavata egregiamente, nonostante la sorella maggiore di Tristan non sia molto felice di questa collaborazione che, a suo avviso, non garantisce uno stipendio affidabile.

Dopo le prime indagini, l’esame dei fascicoli della polizia, interrogatori e false piste, Kate e Tristan capiscono che forse la ragazza è diventata scomoda per qualcuno che voleva rimanere nell’ombra.

«Presumo di sì. Tu cosa penseresti se un cameriere te lo scrivesse sullo scontrino?». Kate rise di fronte all’ingenuità di Tristan. «Penserei che ha fatto confusione con gli ordini. Ormai ho superato da un po’ l’età in cui un cameriere potrebbe scrivermi il numero di telefono sulla ricevuta», commentò lei. «Se ti senti a tuo agio a contattarlo, potremmo ottenere altre informazioni». Kate si mise al volante e fece manovra. I negozi alla moda e il cinema scivolarono via oltre i finestrini, poi raggiunsero la fine della strada e cominciarono ad attraversare la zona industriale. Tristan tirò fuori il cellulare e scrisse un breve messaggio a Bishop, poi premette INVIO. «Come ti è sembrato Max Jesper?», le domandò, rimettendosi il telefono in tasca. «Freddo e viscido, e non mi prestava nemmeno attenzione». 

Come sempre recensire un thriller è complicato perché si rischia di dare anticipazioni sgradite, con la trama mi fermo e vi parlo brevemente di quello che nei romanzi di Bryndza funziona molto bene.

Intanto il punto di vista multiplo, in questo caso in terza persona abbiamo Kate, Tristan e il killer, che è una caratteristica dell’autore. La sua bravura è di non farti capire niente di chi è nonostante abbia voce in capitolo più volte.

Un altro aspetto che mi piace molto è la caratterizzazione e la crescita dei personaggi principali, anche di Jake, figlio di Kate che ne ha già passate parecchie. Ora è un giovane studente che aiuta la madre nelle ferie estive a portare avanti la piccola attività che ha ereditato dall’amica con la casa.

Ho un debole per Tristan, sarà che è più giovane di lei, non nasconde le sue preferenze sessuali ed è empatico e sempre pronto a dare una mano a chi è in difficoltà.

Una storia complessa, ricca di false piste, personaggi più o meno messi nella storia per confondere le idee del lettore, fino al solito momento la brutale verità è sotto gli occhi di tutti e ti commuovi fino alle lacrime.

Se non avete mai letto questa serie, iniziate dal primo mi raccomando, perché tanti problemi e difficoltà di madre e figlio, anche il loro rapporto non sempre facile, parte proprio da li.

Non vedo l’ora di avere nel kindle il nuovo volume, Kate è sempre una garanzia, anzi quasi quasi proverò ad iniziare anche l’altra serie di Bryndza, dedicata alla detective Erica Foster.

Cinque stelle

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama La verità sul caso Joanna Duncan

La nuova indagine della detective Kate Marshall
Dall’autore del bestseller La donna di ghiaccio
Niente è meglio di un caso di portata nazionale per un’agenzia investigativa appena nata. Kate Marshall e il suo socio, Tristan Harper, hanno accettato l’incarico sperando di riuscire a chiudere con successo le indagini.


Il problema è che la scomparsa della giornalista Joanna Duncan, avvenuta dodici anni prima, è sempre stata circondata da un inquietante alone di mistero. Sembra tutt’altro che casuale, infatti, che sia svanita nel nulla proprio dopo aver denunciato uno scandalo politico…
In assenza di prove, però, la polizia ha dovuto chiudere il caso. E tutti se ne sono dimenticati. Tutti tranne sua madre, che a distanza di anni non intende arrendersi: è sicura che Joanna abbia scoperto qualcosa di terribile, mettendo così in pericolo la sua vita.

Per Kate e Tristan è chiaro fin da subito che non sarà facile risalire alla verità: l’indagine procede tra false piste e vicoli ciechi, almeno finché tra gli effetti personali di Joanna non scoprono i nomi di due giovani, scomparsi senza lasciare traccia pochi giorni prima che anche lei fosse vista per l’ultima volta.
Che cosa hanno in comune quelle sparizioni? Possibile che ci sia un pluriomicida a piede libero da dodici anni?

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