Recensione “L’ultimo sorriso di Sunder City”

di Luke Arnold – Edito da Nua Edizioni

Data pub.: 10/09/2020

TITOLO: L’ultimo sorriso di Sunder City

AUTORE: Luke Arnold

CASA EDITRICE: Nua Edizioni

GENERE: Urban Fantasy

SERIE: The Fetch Phillips Archives Vol. 1

PAG: 310

DATA PUBBLICAZIONE: 10 settembre 2020

DISPONIBILE CON KINDLE UNLIMITED

recensione a cura di silvia m.

Recensione in anteprima di L’ultimo sorriso di Sunder City

Benvenuti a Sunder city, dove ogni cosa ha l’odore della disgrazia e della povertà.
Se cercate una città devastata, dove ogni magia è andata persa allora siete nel posto giusto!
E chi ringraziare se non l’avidità dell’uomo per questa situazione?!
Si, perché da fiorente città costruita sui fuochi che la rendevano viva, adesso rimangono solo ceneri.

Nessuno credeva che Sunder sarebbe sopravvissuta alla Coda. I fuochi si erano spenti in un istante. Senza fiamme, Sunder non aveva nulla. Niente energia, niente industria, niente riscaldamento. Niente da commerciare e nessun modo per andare avanti.

Gli esseri magici che vi abitano sono ormai le pallide copie di quello che erano prima della Coda. Ma non solo a Sunder City, tutto il mondo magico è stato spazzato in un istante, ogni forma di vita che possedesse un briciolo di magia l’ha persa, cristallizzandosi come fossili nelle pietre. La fame e il disagio, di quei miseri corpi che rimangono ancora in vita,
sono all’ordine del giorno. I vampiri non bevono più sangue e avvizziscono, gli elfi sono invecchiati di centinaia di anni in un attimo.. e questi sono solo alcuni esempi.

«Nel tentativo di catturare la magia naturale del pianeta per riservarla a loro stessi, l’Esercito Umano invase la montagna e ne sconfisse i protettori.[..] «L’Esercito Umano mandò le sue macchine all’interno della montagna, ma quando gli Umani tentarono di imbrigliare il potere del fiume, accadde qualcosa di molto più terribile. Il luccicante fiume di magia si trasformò da una pioggerellina nebulizzata a solido cristallo. Si ghiacciò. Il cuore del mondo smise di battere e ogni creatura vivente ne percepì il mutamento.»[…] «Dal cielo precipitarono i Draghi. Gli Elfi invecchiarono di secoli in pochi secondi. I corpi dei Mutalupi diventarono instabili e li lasciarono deformi. La magia fu prosciugata dalle creature viventi. Da tutti noi. E così viviamo da allora.»

In tutto questo, il protagonista, Fetch Phillips, è pregno di senso di colpa. Non ci è dato modo di sapere subito il perché, ci verrà spiegato durante la lettura, ma la sua costante sensazione di inettitudine lascia un senso di pena per tutto il libro.
Si lascia maltrattare, picchiare, insultare da qualsiasi essere senza muovere un dito, con l’assoluta certezza di meritarsi tutto questo. Non credo di aver mai incontrato un protagonista così disinteressato alla vita e nel contempo così impegnato nel cercare di alleviare le proprie colpe. Lo tiene in vita solo una promessa fatta.

Ma questo sono io: un uomo senza spina dorsale che può essere convinto a fare qualsiasi cosa perché crede di poter rimediare così ai propri errori.

Viene chiamato per ritrovare un vampiro scomparso, ma l’indagine si rivela più ostica del previsto. A mio parere questa parte è molto interessante, avrei voluto che l’autore la sviluppasse di più.
Sicuramente i risvolti che ne conseguono mi hanno lasciata stupita e con la curiosità di leggere il seguito.
Voglio vedere la pace nell’anima di questo uomo, voglio che il suo strazio trovi riposo.

Non si misurava l’età in anni, ma in lezioni imparate ed errori ripetuti, e dalla difficoltà con cui si accendeva la speranza nel cuore. Vecchio significava disilluso e cinico e stanco. E dio, se ero stanco.

La trama e la descrizione del mondo sono molto accurate, nulla viene lasciato al caso, un mondo dove tutto è spiegato e ha una giustificazione. Lo svolgimento è un intricato passaggio tra un presente sconvolgente e un passato che descrive come il nostro protagonista è arrivato a meritarsi il purgatorio eterno. La lettura non è molto fluida, necessita sicuramente di concentrazione perché le cose che vengono descritte sono tante e ogni parola ha la propria importanza.

Una volta la vita sembrava grandiosa e piena di significato. Questo nuovo mondo è dimesso. Sminuito. Sfuggente. A volte ci appare come l’ultima bolla, che scoppierà senza lasciare dietro nulla. C’è sempre stata l’oscurità. Ma c’era anche la luce a sfidarla. Ora la luce si è spenta.

In conclusione questo libro non è solo l’indagine di un detective reietto, è il racconto di quello che succede ad una società(descritta in dettaglio) che perde le basi, il tripudio di stupore, ansia, disperazione e disgrazia che accompagnano gli animi quando il mondo che conosci ti viene strappato dalle mani. C’è chi si reinventa(pochi) e chi si lascia morire. Perciò si, benvenuti a Sunder city, dove in un attimo ti ritrovi a vivere incredulo una vita che non avresti mai pensato, dove la speranza è un sentimento ormai estinto. O forse no?

Il mio petto si gonfiò di emozioni. Era qualcosa di poco familiare. Speranza. Un pizzico di speranza. Tutto qui. Avevo scordato come fosse.

Consigliato.

4,5 stelle per me

La copia ARC è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

4,5 stelle

Trama L’ultimo sorriso di Sunder City

Nella guerra tra umani e creature magiche, Fetch Phillips ha combattuto dalla parte sbagliata, e con le sue azioni ha contribuito a prosciugare il mondo da ogni incanto. Ora lavora per le strade di Sunder City, accettando lavori occasionali ma cercando di soccorrere le vite che ha rovinato.

In questo primo caso, il suo incarico è di trovare un insegnante scomparso. Il professor Rye è un vampiro di quattrocento anni con un cuore d’oro in un corpo che è diventato un guscio ormai vuoto. In un mondo senza magia, la maggior parte dei vampiri si è già polverizzata, ma a Fetch sta bene sporcarsi le mani per trovare qualche dente appuntito se quello gli procura i soldi per bere. Quando però scompare una giovane sirena, Fetch scopre che il loro mondo cupo nasconde ancora dei mostri, e lui farebbe bene a mettere la testa a posto prima che ritornino alla luce.

Da Black Sails alla narrativa.
Il romanzo d’esordio dell’attore Luke Arnold arriva in Italia.
L’ULTIMO SORRISO DI SUNDER CITY è il primo romanzo della serie dedicata a Fetch Phillips, un investigatore privato che vive in un mondo rimasto senza magia, e da alcuni definita la lettura perfetta per i fan di Ben Aaronovitch, Rotherweird o Terry Pratchett.
Voglio un caso vero. Un’occasione di fare qualcosa di buono. Perché è colpa mia se la magia non tornerà mai più. Mi chiamo Fetch Phillips, come è scritto sulla porta.

Ci sono tre cose che dovreste sapere prima di ingaggiarmi:

  1. La mia sobrietà vi costa un extra.
  2. I miei servizi sono confidenziali.
  3. Non lavoro per gli umani.
    Niente di personale, perché sono umano anch’io. Ma dopo quanto successo, non sono gli umani ad aver bisogno del mio aiuto.

Con una vincente combinazione di ruvidità alla Chinatown e fascino stravagante alla Harry Potter, questo primo romanzo della
serie stimolerà di certo l’appetito dei lettori. – Publisher Weekly

Il primo romanzo di una serie leggibilissima che potrebbe essere il figlio illegittimo di Terry Pratchett e Dashiell Hammett –
Kirkus Review

Biografia autore

Luke Arnold, classe 1984, è un attore australiano che ha fatto il suo esordio nella narrativa nel 2019. È noto al grande pubblico per aver interpretato Long John Silver nella serie televisiva Black Sails e per essere protagonista di Glitch. “The Last Smile in Sunder City”, edito da Orbit, è il suo primo romanzo.

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