Recensione “Sweet Doris”

di Emma Mei – Self Publishing

Data pub.: 9/09/2020

TITOLO: Sweet Doris

AUTORE: Emma Mei

CASA EDITRICE: Self Publishing

GENERE: Contemporaneo FM

SERIE: Stand Alone

PAG: 260

DATA PUBBLICAZIONE: 09 settembre 2020

DISPONIBILE CON KINDLE UNLIMITED

recensione di anya

Recensione Sweet Doris

Emma Mei è al suo romanzo di esordio ma credetemi se vi dico che se non lo avessi saputo mai lo avrei immaginato.
Una bella penna: frizzante, dolce ed accattivante.
Questo è un enemy to lovers anche se ad essere onesti la dolce Doris ha una cotta epocale per l’affascinante Mextli che, ohimè, non la vede come donna ma che la tedia in ogni occasione.

Ho sofferto per la protagonista femminile, non solo perché il suo è un amore non corrisposto ma anche per le sue grandi insicurezze, il suo essere derisa e non apprezzata per le sue grandi qualità.

Sono concretamente persa di lui.
Sono concretamente innamorata di lui.


Mextli l’ho amato ed odiato in egual misura, se andate sul vocabolario a cercare la definizione di “tonto” troverete proprio il suo nome.. alcuni suoi atteggiamenti mi hanno fatta andare fuori di testa.
Tra i due l’alchimia è decisamente scoppiettante, dialoghi ben costruiti, buona la caratterizzazione dei personaggi anche di quelli secondari, ognuno di loro ha avuto un ruolo ben definito e coerente con il loro modo di essere.
Emma, ti faccio i miei migliori auguri per questo tuo libro che mi è davvero piaciuto molto.
4 stelline e mezzo per me

La copia ARC è stata gentilmente offerta dall’autrice

4,5 stelle

Trama Sweet Doris

Dopo un doloroso passato, che le ha causato un serio crollo emotivo, Doris ha deciso di riprendere in mano le redini della sua vita, imparando ad amare se stessa e stringendo nuove amicizie. Prossima alla laurea, che la riporterà a lavorare alla Foster’s Industries, compila liste dei pro e dei contro sul ragazzo di cui è perdutamente innamorata: Mextli Foster, per il quale, quattro anni prima, ha lavorato come segretaria personale.

Mextli è il classico figlio di papà, bello, affascinante e con la sindrome di Peter Pan. Ha trentun anni, ma non ha ancora messo la testa a posto e, con la complicità dei suoi amici si diverte a prendersi gioco di Doris, persino durante il suo turno di lavoro come cameriera al 50’s.

Tutto cambia la sera dell’addio al celibato di un amico di Mextli, durante la quale il ragazzo viene coinvolto in una goliardica prova di coraggio.
La cantina del ristorante sarà testimone silenziosa del colpo di fulmine – seppur a scoppio ritardato – che Mextli proverà nei confronti di Doris.
L’ostacolo?
Convincere la ragazza dei suoi reali sentimenti.

3 Risposte a “Recensione “Sweet Doris””

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