Recensione ‘Il quinto ospite’

di Jenny Knight – Edito da Newton Compton Editori

Recensione di Manu di Il quinto ospite

Con Newton Compton arriva una debuttante al suo primo romanzo anche oltreoceano e sono certa che non sarà l’unico che leggeremo.

Caro organizza una festa per la sera prima dell’inaugurazione di una statua in memoria di un ex compagno di università. Una cena memorabile con un ospite a sorpresa che porta a galla una serie incredibile di eventi del passato che sarebbe stato meglio lasciare relegati nella memoria. 

Caro ha invitato George, Lily e Travis, che in fondo hanno conosciuto meglio quell’Henry che il giorno dopo i suoi genitori vorranno commemorare. Nel gruppetto arriva a sorpresa quella che è sempre stata l’elemento di disturbo, perché non appartenente alla loro classe sociale: Elle. Esattamente come allora porterà scompiglio.

Caro voleva che Elle se ne andasse da casa sua. Si fermò un momento davanti allo specchio dell’ingresso per ricomporsi: raddrizzò i bottoncini del vestito, sistemò i braccialetti e sollevò il mento con fare altezzoso, cercando di convincersi di essere al di sopra di tutto. George fece capolino dalla sala da pranzo e le si avvicinò. «Stai bene, Caro?». Si voltò verso di lui con le braccia incrociate sul petto. «George, ho sposato Brian per la sicurezza, non lo nego. Abbiamo una specie di accordo». Fece una risatina amara. «O almeno, io ce l’ho, non so se lui ne è consapevole».

Un debutto vincente. La trama è bella complessa e si dipana fra presente e passato. I cinque amici mi hanno spiazzato perché non sono belle persone. Alcuni sono stati pessimi, altri lo sono ancora; altri però mi hanno sorpreso in positivo, riscattandosi ai miei occhi. 

Tutto comincia quando si ritrovano a condividere lo stesso fatiscente alloggio, durante il loro terzo anno di Università. Tra rivalità sportive, anime nere e una Lista di cui non si può parlare, scopriamo segreti e comportamenti al limite del legale che ce li fa vedere come ragazzi e ragazze viziati ed egoisti. Tutti a parte Elle.

Nel presente è forse il personaggio migliore, se non altro sembra quella che dal passato abbia avuto una sorte di riscatto. Pur non essendo ricca e viziata come gli altri è anche quella che per mio gusto personale ha fatto un percorso migliore.

Essendo un thriller non ho intenzione di dirvi nulla di più a parte quel poco che vi ho svelato. Ancora una volta ero ben lontana dalla verità, e la soluzione a suo modo è stato un bel colpo di scena. 

Se come me amate i thriller, non fatevelo scappare. Vi regalerà qualche ora immersi tra le pagine di una storia ben strutturata. 

Come sempre grazie alla CE per la copia arc. Sono pronta per il prossimo, che ho già adocchiato.

Quattro stelle e mezzo.

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Il quinto ospite

La vendetta è un piatto che si serve freddo
Una cena per ricordare i vecchi tempi. Questo è il proposito con cui un gruppo di ex compagni di università si riunisce in una magnifica casa in riva al fiume a Barnes, pittoresco quartiere londinese. C’è Caro, l’impeccabile padrona di casa; la timida Lily, che oggi è un’autrice bestseller; George, idolo sportivo, appena diventato padre; Travis, il cattivo ragazzo, e l’imbucata Elle. Da quando hanno lasciato Oxford, vent’anni prima, si sono visti raramente, e preferiscono non parlare di quei tempi lontani funestati dalla morte del loro amico Henry Bellinger.

Ora però tutti e cinque sono stati invitati a partecipare a una commemorazione in onore di Henry. Cibo squisito e un ottimo Martini li aiuteranno ad affrontare i ricordi. Non possono immaginare che il menù prevede ben altro… Una ricca portata dopo l’altra, verranno alla luce oscuri segreti e scomode verità sul tempo trascorso a Oxford, e ogni ospite rivelerà qualcosa che non ha mai detto prima sulla notte in cui Henry è scomparso. Sono tutti colpevoli di qualcosa. Uno di loro è colpevole anche di omicidio?