Recensione ‘Il volo della cicala’

di Gianfranco Camin – Edito da Words Edizioni

Recensione di Manu di Il volo della cicala

Torna per Words Edizioni una nuova avventura del commissario Flores, anche in questo caso, nulla è come sembra.

Flores viene convocato dal medico legale per un suicidio che presenta alcune incongruenze con la dinamica.  Così, insieme a parte della squadra, si convince a ripetere le indagini dall’inizio. Purtroppo, la prima fase è stata seguita dal giovane appena arrivato, un raccomandato piuttosto incapace.

Mentre interrogano i medici, il personale dell’ospedale, il testimone involontario, la famiglia e la madre malata, si convincono che qualcuno aveva un movente per uccidere la donna. Almeno fino a quando la svolta li porta a prendere un’altra direzione, sempre che sia la volta buona.

Sabato Il giorno dopo, quando Antonio uscì per andare al lavoro, Miriam dormiva ancora. La sera prima avevano finito per discutere. L’appartamento aveva una sola stanza da letto e, a parte un altro vano adibito a studio, stireria e sgabuzzino, non c’era un altro posto dove dormire oltre al divano. Lui le aveva spiegato che era abituato a usarlo e che le avrebbe lasciato il letto senza problemi, lei non voleva sentire ragioni. Alla fine, si era imposto cacciandola a forza in camera. Appena arrivato in ufficio, si presentò Scannacapre che gli chiese: «Tutto bene?» «Tutto bene, grazie.» Come al solito Efrem si preoccupava per lui assumendo un atteggiamento da fratello maggiore, anche se era più giovane. «Allora hai risolto.» «Sì, tranquillo. Ti ricordi di Miriam?» Non c’era motivo di nascondere qualcosa al suo vice, che aveva conosciuto la donna durante l’indagine della primavera precedente: l’ispettore aveva avuto un ruolo fondamentale nella risoluzione del caso e lei lo aveva ringraziato dal profondo del cuore. 

Una piccola premessa, ho realizzato nel corso della lettura, che mi sono persa il secondo capitolo, vi suggerisco di non fare il mio errore. Più che altro perché spesso nel corso della storia si fa riferimento a episodi del passato che non ricordavo.

Camin ha sempre un modo molto fluido nel raccontare la storia, inserendo nell’indagine mai banale i problemi e i sentimenti dei personaggi che ruotano intorno al commissariato. A parte Flores, amo il suo vice e il medico legale, ma anche il capo della sezione anticrimine.

La caratterizzazione di Flores è sempre un pochino indigesta sul fronte sentimentale, ma come professionalità e carattere lo stimo molto. Anche quando si ribella al sistema e si scontra con i superiori pur di ottenere giustizia per le vittime innocenti, mi piace anche il suo modo di fare come capo.

Adoro come Camin scompiglia sempre le carte in tavola, come confonde le idee, fra false piste e indizi messi a poco a poco per scoprire l’assassino.

Ringrazio di cuore la CE per la copia arc, non perdetevelo, specialmente se come me amate i gialli con personaggi imperfetti. Nel frattempo, vado a recuperare il precedente poi farò la recensione.

Quattro stelle e mezzo

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Il volo della cicala

Pordenone, febbraio 2017

È un venerdì sera quando Barbara Severin cade dal settimo piano dell’ospedale di Pordenone. Tutto farebbe pensare a un suicidio, ma il medico legale che interviene non ne è convinto, e avanza l’ipotesi che si tratti di omicidio. Eppure le indagini condotte dalla squadra mobile del commissario Antonio Maria Flores sembrano arenarsi. Non resta che scavare a fondo nella vita della cinquantenne, a partire dalla travagliata vita amorosa e dalla difficile situazione economica della sorella della vittima, nel tentativo di scovare qualche indizio utile a sciogliere definitivamente il bandolo della matassa. 

Torna, in questo terzo volume, l’iconico commissario di polizia creato dall’abile penna di Gianfranco Camin. Questa volta, Flores si troverà a gestire, in parallelo all’indagine ufficiale, anche una profonda crisi personale e l’ennesimo ricambio all’interno della sua squadra, che ora conta due nuovi effettivi: l’ispettrice Moretto, seria e affidabile, e il giovane Bandinelli, raccomando e incapace.