Recensione ‘Ghost Story’

di Peter Straub – Edito da Fanucci Editore

Recensione di Ghost Story

Quattro distinti uomini formano la Chowder Society, un club di soli amici stretti che da un anno a questa parte ha una nuova strana usanza. Da quando infatti uno di loro è morto in circostanze terribili, quando il club si ritrova, pur di non farsi affliggere dal dolore, ognuno racconta una storia, la peggiore che abbia mai vissuto. 

‘Qual è la cosa peggiore che hai fatto in vita tua? Questo non te lo dirò, ma ti dirò qual è stata la cosa peggiore che mi sia mai capitata!’

Una sera tocca a Sears James che narra di un bambino e di suo fratello, di spiriti maligni e innocenze perdute, una storia così atroce ma al tempo stessa vera, che richiama qualcosa che sarebbe dovuta rimanere sepolta nel tempo e nello spazio. 

Un evolversi di eventi che pian piano portano la piccola cittadina di Milburn a vedere una moria di animali e poi di persone, sempre più sull’orlo di una catastrofe. Toccherà ai nostri protagonisti con l’aggiunta di qualche aiuto, cercare di fermare la cosa immonda che sta tramando contro di loro. 

Questo libro è stato pubblicato la prima volta in America nel 1979 e devo dire che sia nella prosa che nella ricchezza dei dettagli, delle descrizioni e dei fatti, si nota. La trama mi è piaciuta tantissimo, un intreccio narrativo con alcuni salti temporali ai quali all’inizio non si riesce a dare un senso ma poi, pian piano, riconducono ad un unico grande colpo di scena. 

Ho apprezzato la caratterizzazione dei personaggi, molto ben costruiti, ognuno con le proprie peculiarità. Impossibile non sentirsi un po’ parte Chowder Society. Oltre ai quattro componenti del club, ci sono tanti altri personaggi secondari di cui leggiamo anche il Pov. Ad un certo punto ho iniziato a fare un po’ di confusione perché sono davvero molti, ovvero tutti i cittadini di Milburn che si sono trovati loro malgrado a far parte di questo  gioco crudele.

Da brivido le scene puramente horror, le comparse di amici morti, le imprente di piedini sulla neve, la banda musicale che solo alcuni riescono a sentire ecc… un’atmosfera che si fa via via sempre più cupa e opprimente, fino ad un finale elettrizzante. 

L’unica cosa che mi ha fatto un po’ arrancare, sono le molte parti descrittive che, senza alcun dialogo o un evento rilevante, hanno rallentato un po’ la lettura.

Naturalmente conoscerete Peter Straub per le sue collaborazioni con Stephen King ma vi invito a scoprire anche le sue opere. 

Ringrazio di cuore la casa editrice per la stupenda copia cartacea, come sempre la meravigliosa cover di Daniele Serra è stupenda, suggestiva e inquietante allo stesso tempo. Lo consiglio perciò a chi ha passione per gli horror senza tempo e a chi ama uno stile narrativo ricco di dettagli e descrizioni.

4 stelle per me 

La copia cartacea è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Ghost Story

Nella dormiente cittadina di Milburn, New York, quattro anziani si riuniscono per raccontarsi storie, alcune vere, altre inventate, l’importante è che siano terrificanti. Un passatempo innocente per distrarsi dalla tranquilla routine quotidiana. Ma qualcosa è tornato a perseguitare loro e la piccola città. Una storia che li ha visti protagonisti molto tempo prima. Un errore fatale e crudele, un terribile incidente. E ora scopriranno che nessuno può seppellire il proprio passato per sempre…

Ghost Story, di Peter Straub, narra di orrori, segreti, e resiste alla prova del tempo evocando le nostre paure più profonde e gli incubi più oscuri. Adesso disponibile in una nuova traduzione.