Recensione “Il Messo dei Numi”

di Estelwen Oriel – Edito da Words Edizioni

Recensione di Manu di Il Messo dei Numi

Arriva per Words Edizioni, una serie di epic fantasy scritta dalla Oriel che farà felici gli appassionati del genere, conosciamola un pochino meglio.

Siamo nel magico regno di Galadin, dove due fratelli arrivano su suggerimento di una galadiniana che senza dare molte spiegazioni, li manda al cospetto di Noematar, il Re immortale ovvero il Messo dei Numi del titolo.

Insieme alle vicende di Man’thur e Belfodor si intrecciano una serie di trame e destini di svariati personaggi. Come Sarluan la enyr (ovvero mediatrice) di alcuni spiriti celesti chiamati Anylu che la spingono a mandare i fratelli alla corte a Galadin poiché  Belfodor non è un semplice contadino come crede.

Vi citerò anche Fealos, fratello gemello di Sarluan e primo capitano della guardia reale, che, quando non percepisce più l’anima della sorella, parte per rintracciarla percependo un grave pericolo su di lei.

Altro personaggio importante è Talrion. Principe immortale che è a conoscenza di chi è realmente Belfodor e vuole aiutarlo a compiere il suo destino in tempi più brevi, evitando che rimanga ospite prigioniero del regno poiché la realtà del corpo e dell’anima lo rendono pericoloso per tutti.

Belfodor piombò di nuovo nell’oscurità, i sensi vennero meno. Talvolta udiva dei sussurri sfuggenti nel vento che sembravano chiamare il suo nome, mentre barcollava sul confine fra incoscienza e ragione. Fra di essi distinse un suono insistente, eco di un ricordo che gli risuonava nella testa: Un fausto destino è scritto nel tuo nome, figlio mio, e i nomi custodiscono sempre una parte di verità. 

Un primo volume ricco, corposo, si vede chiaramente il grande lavoro che c’è dietro. In ogni pagina si percepisce che l’autrice ha creato una realtà fantastica complessa, non di facile lettura, con moltissimi vocaboli e nomi che a volte possono confondere il lettore ma che ti fanno immergere nella storia, motivo per una valutazione non massima.

Se siete alla ricerca di un fantasy diverso, dove ogni parola, ogni nome, ogni personaggio o situazione ha un significato ben preciso e dove tutto porta ad una fine o più probabilmente un nuovo inizio, leggetelo.

Questa serie è stata probabilmente già immessa almeno come primo volume qualche anno fa ed è composta di tre volumi che forse chiuderanno la sua corsa nell’anno prossimo. Ringrazio la CE per la copia arc e aspetto fiduciosa il prossimo capitolo, Il tempo del risveglio.

Quattro stelle e mezzo!

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Il Messo dei Numi

Qᴜᴀɴᴅᴏ ᴏɢɴɪ ᴄᴏsᴀ ᴅɪᴠᴇʀʀᴀ‌ ᴄᴇɴᴇʀᴇ, ɴᴏɴ sᴄᴏʀᴅᴀʀᴇ: ᴅᴀʟ ᴄᴀᴏs ᴏʀɪɢɪɴᴀ ʟ’ᴀʀᴍᴏɴɪᴀ.”

Belfodor e Man’thur, due fratelli umani, giungono a Galadin per chiedere aiuto all’immortale re Noemathar, il Messo dei Numi, su suggerimento della galadiniana Sarluan. Ella ritiene che il re possa essere in grado di comprendere i problemi che affliggono Belfodor: il ragazzo, infatti, spesso compie azioni che trascendono l’umano, per poi dimenticarsene.

Quando arrivano in città, i due compiono l’errore di attraversare il confine proibito e vengono condotti nelle prigioni di Galadin. Durante la notte, Belfodor viene aggredito da uno spirito malvagio e inaspettatamente è tratto in salvo da Talrion, figlio di Noemathar. Ma cosa lega il giovane contadino al principe e perché proprio questo legame sembra essere la scintilla che darà origine al caos?

La realtà, così com’è conosciuta, verrà infranta, dimostrando la fragilità delle proprie fondamenta. Nessun uomo potrà più aggrapparsi alla fede per identificare se stesso, ma sarà costretto a trovare la propria natura originaria. Scontri epici, antiche creature e il volere dei Numi che si appresta a essere compiuto: l’universo intero si prepara a rinascere in questa spettacolare saga corale, volgendo al suo aspetto finale con la separazione definitiva della luce dall’ombra.