Recensione “La casa”

di Michael MCDowell – Edito da Beat

Recensione La casa

Terzo libro della serie blackwater e devo dire che, al momento, questa serie è in crescendo. Non starò a soffermarmi sulla trama per non fare spoiler, ma gli equilibri cambiano drasticamente, lasciando scioccati i lettori. Sono passati 16 anni, Elinor rimane una figura forte, determinata e il mistero che la circonda si fa sempre più intrigante e sconvolgente. 

Con mio grande piacere c’è molta più componente horror, alcuni punti sono decisamente inquietanti. Sono presenti anche diversi colpi di scena che nei precedenti volumi faticavano a farsi strada. 

Michael McDowell ha una scrittura incredibilmente fluida e accattivante, l’ho letto tutto d’un fiato, non riuscivo veramente a staccare gli occhi dalle pagine. 

Sono assolutamente curiosa di leggere il seguito di questa pazzesca saga famigliare anche se, ad essere sinceri, mi mancherà una figura fondamentale che rendeva tutto più frizzante e interessante. 

5 stelle per me

Trama La casa

1928, Perdido. Il clan Caskey è dilaniato dalla spietata lotta tra Mary-Love ed Elinor. Ma all’orizzonte si allungano altre ombre: sui legami, sui patrimoni, sulle anime. E le ripercussioni varcheranno i confini dell’immaginazione. 
Da quando Elinor ha preso possesso della casa più bella di Perdido, negli angoli bui della magione allignano ricordi spaventosi che, come ragni instancabili, tessono tele mortali.

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