Recensione ”La cospirazione degli involuti”

di Max Penna – Edito da Sága Edizioni

Recensione di Manu di La cospirazione degli involuti

Ho letto con molto piacere questo sci-fi di Max Penna, una storia davvero intrigante, adatta comunque ad un pubblico di lettori che mastica almeno un po’ il genere fantascientifico.

Michele è un ragazzo che scopre per caso un lascito del nonno, una strana apparecchiatura che una volta attivata per caso lo porta indietro nel tempo, precisamente di duecento anni.

Michele è un po’ spiazzato, si ritrova in casa del suo trisavolo, un uomo intelligente e davvero preparato che accetta questo parente venuto dal futuro senza grossi problemi. Lui e la moglie sono come il novantanove per cento della popolazione, parte del gruppo degli Evoluti, persone che hanno fatto un salto qualitativo grazie all’uso di almeno una parte del cervello che ai giorni nostri nessuno usa.

Il mondo che trova Michele è talmente avanti anni luce in qualsiasi concetto, sia economico, che sociale, che di attenzione all’ambiente, che per lui è incomprensibile che duecento anni dopo il mondo sia involuto così tanto da aver perso tutta la conoscenza del tempo, un mondo che nel nostro presente non è neanche mai esistito.

Gli studenti ricambiarono i saluti e iniziarono ad alzarsi per uscire dall’aula. Michele era stato colpito dalla lezione. L’aveva trovata molto interessante e, sembrerà assurdo, liberatoria. Aveva sempre pensato che qualcosa non quadrava nell’economia che studiava a scuola. Ora aveva capito perché. Aveva ragione lui. La dottrina che si studiava non era la migliore. Generava molti problemi e rendeva il sistema complesso e difficile da giudicare. La matematica, invece, rappresentava la materia per antonomasia. La base di ogni cosa. La matematica consentiva di fare valutazioni oggettive, calcoli precisi.

L’ambientazione e lo sviluppo narrativo sono davvero degni di nota, ricco di riferimenti filosofici, di spunti narrativi interessanti. Il personaggio di Michele e di qualche altro secondario, per esempio Giovanni il trisavolo e Marica la compagni di scuola nel passato, li ho trovati molto ben caratterizzati.

Della trama e dell’intreccio, un po’ come per i thriller, vi voglio dire il meno possibile perché se amate questo genere dovete scoprire volta per volta gli intrighi che si celano dietro ad una scoperta così semplice come un congegno che ti porta nel passato, un passato che è meglio del presente e di cui non hai mai neanche sentito parlare.

Michele e i suoi amici lentamente ma con pazienza, dovranno scoprire cosa è cambiato nei duencento anni che li divide, come mai la gente così evoluta nel passato è diventata così involuta nel presente.
Se devo fare un appunto, qualcosa nel finale rimane senza risposte, non so se l’autore abbia intenzione di fare un altro volume, nel qual caso mi ritengo già prenotata la mia copia arc.
Se volete fare una pausa dalle solite letture, date una chance a questa storia, potrebbe svoltarvi la giornata.
Quattro stelle per me.

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama La cospirazione degli involuti

Un’antica macchina del tempo si prepara a stravolgere la vita e le certezze di Michele, trasportandolo indietro di 200 anni, in una società evoluta, etica e tecnologicamente molto avanzata. Un mondo ben diverso da quello tramandato dalla memoria storica. Il protagonista scoprirà, però, una sconcertante verità: lui è un involuto e, come tale, non potrà tornare al suo tempo fino a quando non evolverà. E non è il solo. Come lui, una piccola parte degli abitanti della Terra non è consapevole delle proprie capacità.

Sono gli Involuti, una minoranza accolta dal resto della popolazione senza alcuna discriminazione, in attesa del loro salto evolutivo. Ma qualcuno trama affinché il mondo possa involvere per tornare sotto il controllo di pochi potenti. Michele si avventurerà nei meandri del tempo, estirpando le sue credenze per superare ogni suo limite e sviluppando doti incredibili persino per il popolo evoluto. Per salvare quella consapevolezza dovrà necessariamente affrontare il più grande dei paradossi temporali.