Recensione “Quando scende la notte”

di Jennifer Robson – Edito da Harper Collins Italia

Quando scende la notte

TITOLO: Quando scende la notte

AUTORE: Jennifer Robson

CASA EDITRICE: Harper Collins Italia

GENERE: Storico, Romance F/M, Narrativa WWII

SERIE: Stand Alone

PAG: 323

DATA PUBBLICAZIONE: 20 Gennaio 2022

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Recensione Quando scende la notte

Antonina Mazin è una giovane donna di origini ebraiche, ma italiana fin dalla nascita. Figlia di un medico conosciuto in tutta Europa, il dottor Mazin è preoccupato per il futuro della sua Antonina. Così, conoscendo la passione di lei per la medicina le insegna ciò che sa. Almeno fino a quando, poco tempo dopo, è giunto il momento di prendere una triste decisione per il bene dell’adorata figlia.

«Se mi avessi dato retta quando ti hanno espulso dal lavoro, dalla tua professione…» «Il mio posto è qui, sono italiano quanto te. Sono nato qui, la mia casa è questa. Cosa ne sarebbe di me… della mia famiglia? Dei miei pazienti? E i fascisti non ci hanno mai dato fastidio, a parte le leggi razziali.»

Il dottore non vuole lasciare quella che lui chiama casa, la famosa città di Venezia. Ma Antonina deve essere protetta e nascosta dai rastrellamenti di ebrei che hanno iniziato a dilagare in tutta Italia. La ragazza, quindi, è costretta a salutare i genitori, lasciare la città e recarsi in campagna.

«Come fai a chiedermi una cosa simile?» «Ho già predisposto tutto. Speravo che questo giorno non arrivasse mai, ma adesso che ci siamo…no. No, Nina mia. Smettila di scuotere la testa e stammi a sentire» la supplicò. Il padre stava piangendo, si accorse d’un tratto Antonina, e questo le fece ancora più paura di quello che le aveva appena detto. «Cosa vuoi che faccia?» gli chiese, rassegnata. Lui si guardò alle spalle, lungo il corridoio, ma non c’era nessuno. «Padre Bernardi ha mandato un uomo fidato, un brav’uomo, e con il suo aiuto potrai rimanere nascosta finché non sarà tutto finito.» «Mi vuoi mandar via con un estraneo?» «No, non è un estraneo, è amico di un amico. Ti porta nella cittadina dove vive padre Bernardi.»

Con l’aiuto di un caro amico di famiglia, Antonina, o Nina, parte con Niccolò Gerardi, o Nico, come marito e moglie. Rassegnata e triste, Nina affronta coraggiosamente il lungo viaggio verso Mezzo Ciel con un ragazzo che presto per lei diventa un amico che la sostiene.
Si sa, in Italia nessuno è al sicuro con i tedeschi che occupano il nostro paese e danno ordini di ogni genere. Riusciranno Nina e Nico a trovare felicità in questa guerra disumana?

Quando lessi la sinossi di Quando scende la notte ho subito pensato di volerlo leggere per scoprire cosa avrebbe narrato l’autrice. Devo dire che la prima parte della storia è davvero intensa, sono tante le emozioni che ho provato insieme ad Antonina. Il suo amore e affetto verso i genitori e il loro legame stretto l’ho ben percepito e la loro separazione mi ha spezzato il cuore.

E così seguì Niccolò giù per le scale, fuori dalla porta, lontano da casa, dalla sua famiglia e dall’unica vita che avesse mai conosciuto o pensato di vivere. Lontano, lontano, nell’ignoto.

Proseguendo, la narrazione rallenta un po’, ma ho apprezzato il lento crescere dei sentimenti e l’amore fra Nina e Nico. La famiglia Gerardi è molto unita e sono davvero delle brave persone, è stato bello vedere come con il passare del tempo anche Nina si inserisse in famiglia.

Purtroppo, però, con il rallentamento della storia, ammetto di essermi un po’ annoiata. Alcune cose sono prevedibili, sarà perché oramai ho letto molto di questo periodo storico che è inevitabile che andasse diversamente, ma per un attimo ho sperato davvero in qualcosa di unico. Certo, lo studio fatto dall’autrice riguardo al periodo storico in Italia l’ho trovato abbastanza congruo con la realtà dei fatti accaduti.

Insomma, una storia che ha molti elementi, che rendono il ritmo un po’ prolisso, con degli alti e bassi. Quando scende la notte lo consiglio agli amanti degli storici ambientati nella seconda guerra mondiale in Italia, ma se cercate un vero e proprio romance, non è proprio adatto. Ci sono alcune scene romantiche e dolci che trasmettono bene le emozioni provate dai protagonisti, ma rimane comunque un romanzo avventuroso, passatemi il termine, di vita quotidiana e difficoltà da superare in un periodo buio e indimenticabile per il nostro paese.
3.5 stelle per me.

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Quando scende la notte

Terrore e speranza, amore e sacrificio: un romanzo ispirato a una storia vera.

1943. Per gli ebrei italiani la situazione si fa di giorno in giorno più difficile e pericolosa. I nazisti hanno occupato gran parte del paese, e il rischio di essere imprigionati e deportati è sempre più concreto. Per Antonia Mazin, ormai, l’unica speranza di sopravvivere è lasciare la città e i genitori, cambiare nome e rifugiarsi in campagna insieme a un uomo che conosce appena, Niccolò Gerardi.
Nico studiava per diventare prete prima che le circostanze lo costringessero a lasciare il seminario, ma un idealista dall’animo puro come lui non può assistere passivamente ciò che fascisti e nazisti stanno facendo, e per portare Nina al sicuro nella fattoria della sua famiglia accetta di fingere che lei sia la sua sposa.

Ma la vita in campagna non è semplice per una ragazza di città come lei, che sognava di diventare medico come suo padre: i vicini faticano ad accettare quella sconosciuta dolce e istruita, e quel che è peggio la loro diffidenza è condivisa da un ufficiale nazista che nutre sentimenti di vendetta nei confronti di Nico.

Per i due giovani, il passo dalla finzione alla realtà è breve, i loro sentimenti diventano a poco a poco più profondi e in breve i due ragazzi si scoprono innamorati. E iniziano a temere che prima o poi qualcosa, o qualcuno, finirà per separarli…

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