Recensione “Schiava del vichingo”

di Michelle Styles – Edito da HarperCollins Italia

Recensione Schiava del vichingo

Schiava del vichingo è un delizioso romanzo storico, ambientato nella Scozia del ‘873.

Eilidith, la nostra protagonista, è una donna determinata e intelligente, ma con un passato che l’ha segnata nel profondo.

E non parlo solo della perdita dei suoi figli, ma anche del modo in cui la trattava il suo defunto marito, il quale la incolpava di qualsiasi cosa e la umiliava verbalmente in ogni modo possibile.

Eilidith, alle volte, ritiene che le sue disgrazie siano colpa della voglia che le macchia il viso, un segno che a quei tempi erano visto come una maledizione.

Quando Eilidith viene a sapere che il padre e il fratello sono tenuti prigionieri dallo jaarl, decide di partire per cercare di salvarli, in compagnia del suo fedelissimo cane.

Sulla strada incontra per caso un guerriero vichingo, Sigurd, anch’egli intenzionato a entrare nella fortezza dello jaarl.

Perciò, aiutandosi l’uno l’altro, i nostri protagonisti riescono a portare a termine il loro piano e liberare i familiari di Eilidith.

Sembrerebbe un bel lieto fine, ma il padre, senza alcuno scrupolo o rimorso, decidere di vendere Eilidith a Sigurd…

Giuro che non vi ho raccontato tutta la storia, questo è soltanto l’inizio. 

Ho trovato questo romanzo molto carino e dolce. È scritto in terza persona e ha più POV che ci permettono di vedere cosa pensano i protagonisti.

La scrittura è ottima, forbita e intrigante. I personaggi sono ben approfonditi, e anche quelli secondari sono stati ben delineati. 

È un libro leggero e soft che mi ha tenuto compagnia sotto l’ombrello in spiaggia questa estate.

Lo consiglio a tutti gli amanti del genere storico, dei guerrieri affascinanti e dei vichinghi!

Per me, 4 stelle!

Trama Schiava del vichingo

Scozia, 873 -La vita di Eilidith è stata segnata da una serie di sventure tali da convincere tutti che sia vittima di una maledizione. Questo, però, non la trattiene dal battersi con tutta se stessa per salvare suo padre e suo fratello, imprigionati dal corrotto jaarl di Islay, arrivando perfino ad allearsi con un misterioso guerriero vichingo.

Benché consapevole che sia un nemico della sua gente, Eilidith non può fare a meno di provare attrazione per Sigurd Sigmundson, nemmeno quando questi inaspettatamente la compra dal padre, tornato libero grazie a lei e intenzionato a venderla al mercato degli schiavi. Eppure accanto a Sigurd, contro ogni ragione, Eilidith non si sente affatto una schiava, bensì una donna desiderata, apprezzata e, per la prima volta, benedetta dal destino.