Recensione ”Da me a noi due”

di Alexandrea Weis – Edito da Delrai Edizioni

Recensione di Manu di Da me a noi due

Avevo letto qualche anno fa il primo volume e nonostante fosse molto più audace del mio solito, avevo davvero amato la scrittura e l’autrice, per cui a distanza di tempo, ho letto volentieri questo secondo lavoro e sono felice di averlo fatto.

Rayne è una donna sulla trentina, diffidente, ferita da un matrimonio con un uomo più grande di lei e finito con un tradimento. Non ha più fiducia negli uomini ma soprattutto ha poca fiducia in se stessa, tanto che non riconosce la trasparenza dei sentimenti di Trent, mettendo sempre in dubbio la sua buona fede.

Trent è un uomo determinato, un maestro di equitazione che ha le idee molto chiare, dominante quando serve ma anche dolce e affettuoso. Arriva come aiuto alla scuderia e ben presto attira parecchia attenzione ma è scaltro abbastanza da capire chi davvero merita il suo tempo e per qualche mistero, lui vuole conoscere meglio Rayne.

La presenza di Trent riusciva ad allentare la tensione e la sostituiva con una strana sensazione di contentezza. Foster non le aveva mai suscitato una reazione simile e l’ultima persona con cui si era sentita così era suo padre. Guardò le loro mani intrecciate e si chiese cosa avrebbe pensato George Masterson di lui. Riusciva a immaginare il suo lungo viso e i caldi occhi nocciola che brillavano di felicità per sua figlia. Non sapeva perché, ma era sicura che suo padre avrebbe approvato la loro relazione. E quella certezza la fece sorridere.

Una lettura che mi è piaciuta anche se in alcuni casi avrei davvero dato una scrollatina a Rayne. La sua diffidenza in alcuni momenti è sembrata esasperante, fossi stata in Trent non so se avrei sopportato così paziente. 

Rayne è l’unica voce narrante e suscita molta empatia, ha perso il padre e la sorella  in un incidente e lei e la madre non sono in buoni rapporti. La donna non riesce a rimanere sobria e per Rayne è al tempo stesso sofferenza e rabbia vederla così arrendevole. Mi è piaciuto molto che nel corso della storia anche le cose tra loro hanno avuto un percorso credibile che le ha portate più vicine.

Come dicevo Trent non ha voce ma l’autrice è stata comunque brava nel descriverlo e raccontarlo attraverso gli occhi della protagonista. E’ un uomo che sa cosa vuole e sa come ottenerlo ma non fa giochetti, non si nasconde e non fa l’uomo del mistero. E’ affascinato da Rayne da subito e passa buona parte del libro a farle capire che lui non la ferirà e che non la lascerà sola, insomma quasi perfetto.

Per concludere, se cercate una storia di rinascita, con due protagonisti ben caratterizzati, un cameo divertente, una serie di personaggi secondari più o meno amabili, la giusta dose di passione e tenerezza, vi suggerisco di leggerlo. Ringrazio la CE per la copia arc e sicuramente non sarà l’ultimo che leggo di questa serie.

Quattro stelle.

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama

La vera felicità, come la fiducia, richiede tempo per essere costruita.
Dopo un divorzio che l’ha profondamente ferita, Rayne decide di dedicarsi alla sua grande passione, i cavalli, per dimenticare l’ex marito.

Promette a se stessa di non farsi più affascinare dalla falsità di complimenti inutili e di sorrisi maliziosi ed è determinata a riprendere le redini della sua vita. Ma i suoi propositi vanno in fumo quando alle scuderie Southland arriva il nuovo maestro di equitazione, Trent Newbury.

Affascinato da Rayne, l’uomo tenterà in ogni modo di guadagnarsi la sua fiducia, ma quando sembra che tra loro stia nascendo un sentimento profondo, accade l’impensabile, e Rayne si ritrova al punto di partenza. Trent riuscirà a conquistarla oppure vincerà la diffidenza?