Recensione Drama “Doom at your service”

TITOLO: Doom at your service

GENERE: Romance Fantasy

NR. EPISODI: 16

PAESE DI ORIGINE: Corea del sud

DATA DI USCITA: maggio – giugno 2021

CAST :

recensione a cura di silvia m.

Recensione Doom at your service

“Amare ciò che svanirà al tuo tocco, deve farti sentire solo. Talmente tanto da non voler amare.“

Quando mi sono approcciata a questo drama non immaginavo di sicuro una storia così coinvolgente sin dalla prima puntata. 

Tak Dong Kyung ha avuto ben poco dalla vita e quando le diagnosticano un tumore al cervello, che potrebbe esserle fatale, la sua reazione è stata la quasi assoluta stoicità. Ha appreso la notizia, si è alzata ed è andata a lavorare come se nulla fosse. Ma la sera si ubriaca, maledice il mondo e ne chiede la distruzione. Proprio in quel momento Myeol Mang è in ascolto, e decide di avverare il suo desiderio. Lui è un essere divino, che porta scompiglio e distruzione, è quello che compensa il bene con il male. Lui è necessario ma non vorrebbe esserlo. È stanco della sua infinita esistenza, stanco di essere portatore di sventura. Perciò le propone un patto, un accordo che è l’inizio di questa storia stupenda, emozionante e coinvolgente. 

La protagonista è una ragazza forte e determinata, empatica ed altruista, non la solita bambolina con gli occhi lucidi, insicura o viziata, ma ha i piedi ben piantati per terra ed è piena di amore, così tanto da compensare la freddezza di lui. 

Lui nella sua esistenza infinita ha imparato che gli umani sono insignificanti, non gli interessa che le cose cambino. Vuole solo raggiungere un obbiettivo: la distruzione del mondo per poter scomparire lui stesso e lei è il suo mezzo. Nient’altro. Con tutte le sue forze prova a respingerla, tenta di resistere alla compassione di Tak Dong Kyung, alla sua empatia, una guerra, una sfida continua, necessaria perché la sua convinzione inattaccabile scompaia. Ma lei lo scuote incessantemente, ad ogni incontro lo stupisce e lo sconvolge. Due protagonisti che anche nell’odio sono ineluttabilmente attratti. 

Questa coppia è magnifica, mi capitata raramente di imbattermi in due personaggi che sembrano così tanto destinati.

Una trama complessa, un percorso tormentato, nulla è scontato, tantomeno semplice.  E sullo sfondo di tutto, un senso di malinconia, la vita che può sfuggire in un attimo, quello che amiamo che può perdersi senza che nemmeno ce ne accorgiamo. 

È pesante? Per nulla, è avvincente, profondo ma anche un po’ sfuggente, come la vita stessa. Un drama pregno di molti significati.

Ho amata tanto anche i personaggi secondari, che formano un triangolo molto ben costruito e che mi ha davvero intrigata. 

Bravissimi tutti gli attori, nessuno escluso, per me questo drama è imperdibile. 

Buona visione

Trama (da Viki)

Pochi sono sfortunati come Tak Dong Kyung (Park Bo Young). Alcuni anni fa, i suoi genitori sono rimasti uccisi in un improvviso incidente. La sua reazione è stata quella di immergersi nel suo lavoro di editrice di romanzi per il web.

La sua sfortuna tuttavia si ripresenta, quando le viene improvvisamente diagnosticato un tumore al cervello.

In una notte buia, sale su un tetto e invoca i cieli, chiedendo che la sua miseria abbia fine.

Stavolta la sua chiamata non rimane inascoltata: le sue parole evocano un misterioso essere divino di nome Myeol Mang (Seo In Guk), un intermediario tra umani e sfere celesti. Lui si presenta dicendole che può esaudire i suoi desideri, se è disposta a pagare il pegno più alto.

Lei accetta e stringe con lui un patto fatale: le sarà concesso di vivere la vita dei suoi sogni per 100 giorni, dopodiché il triste mietitore porterà via la sua anima.

Tuttavia, nel conoscere meglio questa singolare mortale, Myeol Mang pian piano inizia a provare qualcosa per lei… complicando il rapporto tra regno umano e regno immortale.

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