Recensione ‘Il compleanno’

di Carol Wyer – Edito da Hope Edizioni

Recensione Di Niji di Il compleanno

I thriller in cui le vittime sono bambini li ho sempre trovati particolarmente inquietanti.

Entrare nella mente di un assassino ti dà la sensazione di una visione della realtà completamente distorta e, soprattutto, lascia quel senso di irrazionalità difficilissimo da gestire.

Una bambina scompare durante una festa di compleanno, senza che nessuno se ne accorga e senza lasciare alcuna traccia. Nonostante gli sforzi della polizia, non si trovano indizi e il caso della piccola Ava resta irrisolto.

Due anni dopo, durante gli scavi all’interno di un cantiere, vengono portati alla luce dei resti umani che la Polizia Scientifica identifica come appartenenti proprio alla bambina scomparsa. Solo poche ore dopo, il cadavere di un’altra bambina viene ritrovato in un parco cittadino. Entrambi i casi vengono affidati alla detective Natalie Ward e mentre lei e la sua squadra indagano, un’altra bambina scompare dopo essere uscita da scuola.

La paura che si tratti di un serial killer diventa tangibile e Natalie affronta l’investigazione senza riuscire a scrollarsi di dosso il ricordo di quanto accaduto all’ultimo caso di minore scomparso del quale si è occupata e che è finito molto male.

Ambientato nei dintorni di Manchester, in Gran Bretagna, ho trovato questo romanzo un thriller ben strutturato che accompagna il lettore in ogni fase dell’investigazione.

Ci sono tutti i passaggi tipici di questo genere e devo dire che l’autrice è stata brava nel depistare il lettore senza dargli la sensazione di vagare a vuoto. 

Seguendo ogni membro della squadra che si occupa del caso, si hanno tutti gli elementi necessari per ragionare e scavare a fondo nella vicenda.

Inquietanti i passaggi in cui si riesce a entrare nella mente dell’assassino, per dare uno sguardo ai suoi pensieri e ai trascorsi che lo hanno portato a commettere crimini così cruenti.

Qualcuno potrebbe definire disturbanti alcuni capitoli, ma personalmente li ho trovati interessanti nella loro logica malata.

Arrivati a un certo punto della lettura, si ha la necessità di andare avanti e le emozioni di Natalie e del resto della sua fedele squadra, diventano anche le tue.

La caratterizzazione dei personaggi mi è piaciuta in maniera particolare, più introspettiva che estetica. L’autrice non descrive nel dettaglio ogni attore della vicenda, ma riusciamo ugualmente a conoscerli e a distinguerli attraverso particolari emotivi, specifici per ciascuno di loro.

Natalie è una donna con una potente etica del lavoro, che vive il costante disagio di non poter trascorrere con la propria famiglia abbastanza tempo. Ha un marito che lavora in casa e si occupa della maggior parte delle incombenze domestiche, pertanto percepisci sempre quello strisciante senso di colpa, tipicamente femminile, della donna in carriera.

Lo stile narrativo è coinvolgente e chiaro. Ti permette di valutare ogni sfaccettatura del caso senza darti la sensazione di esserti perso qualche passaggio.  

Ho trovato forse un po’ lenta la parte iniziale e capita spesso in questo genere di romanzi. Nonostante sia un’evidente corsa contro il tempo, nei primi capitoli si ha la sensazione che tutto proceda a velocità rallentata, nonostante le tante piste vagliate. Probabilmente è un ritmo voluto, proprio per dare al lettore lo stesso senso di frustrazione che i protagonisti stanno vivendo, perché non riescono a incanalarsi nella direzione giusta.

Anche in questo caso, i miei complimenti vanno alla traduzione e alla successiva resa in italiano, perché giocano un ruolo fondamentale, rendendo fluida la lettura.

È un romanzo che consiglio a tutti gli appassionati del genere, tenendo presente che questo è il primo volume di una serie e che, quindi, alcuni dettagli della vita privata dei personaggi sono ancora da approfondire.

4 stelle

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Il compleanno

Quando la piccola Ava Sawyer, di cinque anni, scompare da una festa di compleanno, la polizia è sconcertata dalla totale mancanza di indizi.
Due anni più tardi, proprio quando viene ritrovato il corpo di Ava, scompare un’altra bambina, Audrey Briggs. Anche lei aveva partecipato a quella stessa festa…

Le indagini vengono affidate alla detective Natalie Ward. Come madre è scossa da quella vicenda, anche perché le ricorda in modo inquietante l’ultimo caso a cui ha lavorato e che è finito male.
Ben presto Natalie scopre che l’alibi della madre di Ava è tutt’altro che perfetto e, scavando più a fondo, si convince che anche il padre della bambina nasconda qualcosa.

Proprio mentre Natalie prende in considerazione l’ipotesi che Ava e Audrey siano state uccise da qualcuno che conoscevano, un’altra bambina che aveva preso parte a quella festa non torna a casa dopo la sua lezione di danza.
Riuscirà Natalie a trovare un modo per fermare questo assassino prima che vengano uccise altre innocenti?