Recensione “Il duca di niente”

di Jess Michaels – Edito da The Passionate Pen LLC

Data pub.: 25/05/2021

Recensione Il duca di niente

Baldwin Undercross duca di Duca di Sheffield, non ha più nulla. Il padre ha dilapidato tutto, portando la sua famiglia sull’orlo della bancarotta. 

Si trova così costretto a tentare un matrimonio di convenienza, nonostante non sia affatto quello che vuole realmente, soprattutto adesso che vede i suoi amici felicemente sposati e con prole. Con rammarico la sua scelta deve ricadere sulla ricchissima americana, il cui padre agogna il prestigio del suo titolo. Sulla carta sarebbe perfetta, peccato che sia una donna egoista, e che tratti la cugina Helena, sua dama di compagnia, come una serva .. cugina per la quale il duca ha perso la testa dopo un solo incontro sotto le stelle. 

Purtroppo le circostanze li vogliono separati, nonostante i loro sentimenti diventino ogni giorno più intensi. Riuscirà Baldwin a risolvere la sua disastrosa situazione finanziaria senza ricorrere a misure estreme? 

Lui sembrò riflettere un attimo, poi annuì. «Se devo cercare di sedurti in giardino e poi allontanarmi, suppongo che meriti di sapere perché.» Esitò, e lei lo vide sbiancare. Poi Baldwin sfilò la mano dalla sua e disse: «Quello che devi capire, Helena, è che io non ho niente.»

Con questo quinto libro de il club del 1797, questa serie non dà cenni di cedimento. 

Diversamente dai precedenti, Il duca di niente ha toni più strazianti sin dal principio. Ben presto infatti i due protagonisti si incontrano e si avvicinano, sia fisicamente che emotivamente, ma sono consapevoli che nessuna unione duratura potrebbe esserci tra loro. Questa situazione è dolorosa e, fino quasi alla fine, sembra che poco ci sia da fare per cambiarla. 

Diversi colpi di scena rendono il libro ancor più coinvolgente ed è impossibile staccarsi dalle pagine. Mi sono piaciuti entrambi i protagonisti, molto ben caratterizzati. 

Baldwin, che già avevamo conosciuto bene nei volumi precedenti, è disperato, ma si conferma un uomo con un onore e un orgoglio non comuni. 

Helena è una donna rassegnata ad un’esistenza senza aspettative, dopo essere stata rinnegata dai propri genitori, il suo futuro è tutt’altro che roseo e fare la dama di compagnia della cugina capricciosa l’avvilisce molto. Anche se è ben consapevole della situazione di Baldwin, decide comunque di stargli vicino per avere almeno pochi bei momenti assieme all’uomo che ama prima che lui faccia la scelta di una ricca ereditiera. 

Unica pecca, a mio modesto parere, è il finale un po’ affrettato e poco realistico, ma non turba la qualità della trama che rimane molto piacevole. 

Ottima la traduzione e l’editing, continuerò a seguire con entusiasmo questa piacevolissima serie. 

4,5 stelle per me

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Il duca di niente

Ecco il quinto avvincente libro della serie Il Club del 1797 di Jess Michaels, autrice bestseller di USA Today.

Inghilterra, 1811. Baldwin Undercross, Duca di Sheffield, ha un segreto che sta nascondendo a quasi tutti quelli che conosce e ama. Per colpa del suo defunto padre, dedito al gioco d’azzardo, e delle sue stesse cattive decisioni, è finito sul lastrico. L’unica possibilità che gli è rimasta è sposarsi per soldi, e alla svelta. L’occasione si presenta quando debutta in società una ricca americana a caccia di un titolo in cambio di un’enorme dote.

Helena Monroe è la dama di compagnia della sua titolata cugina d’oltreoceano ed è infelice. Ma dopo aver incontrato Baldwin su una terrazza, il suo viaggio in Inghilterra sembrare prendere una piega migliore. Si rende però subito conto che il duca l’ha scambiata per sua cugina e tutto inizia ad andare a rotoli.

Baldwin si ritrova combattuto tra scegliere un futuro che salverà il patrimonio della sua famiglia e uno con una donna a cui si sta affezionando sempre di più. Sceglierà la sicurezza o la passione, il dovere o l’amore?

Lunghezza: Romanzo autoconclusivo in versione integrale (70.000 parole)
Grado di sensualità: indossate i guanti mentre leggete, l’uso di occhiali protettivi è a vostra discrezione