Recensione ‘Per salvare Jason’

di K.C. Wells – Self Publishing- data pub: 28/11/2017

Recensione di ‘Per salvare Jason’ di KC Wells

Il capo di David vuole migliorare l’immagine del suo studio, per farlo decide di affidargli il compito d’individuare un rifugio di senzatetto, dove gli impiegati possano praticare del volontariato.

Non sapendo proprio come destreggiarsi, David chiede informazioni a Jason, proprietario di un bar, che ogni mattina offre la colazione a qualche clochard.
Jason gli indica il rifugio dove presta la sua opera di volontariato, da quel momento nasce una buona sinergia che si trasforma presto in un rapporto affettuoso e intenso.

Jason ha dei segreti di cui non ama parlare, divorziato con un figlio sta cercando un suo equilibrio da sin troppo tempo, l’arrivo di David porta nella sua vita calore, affetto e l’entusiasmo che aveva perso da anni.

La trama è carina ma molto lineare, manca un po’ di brio.
Una lenta scoperta reciproca che però risulta un po’ monotona, tirata un po’ per le lunghe anche la forzata castità a suon di baci.
Peccato perché i valori natalizi ci sono tutti: la dolcezza, l’affetto, l’altruismo e la bontà.

3,5 stelle per me

TRAMA

Quando a David Merrow viene assegnato il compito di trovare un rifugio per senzatetto, così che la sua compagnia possa migliorare la propria immagine, si rende conto di aver bisogno di aiuto. David si rivolge a Jason Garton, il proprietario della caffetteria dove si reca ogni mattina. È strano che gli ci sia voluto tanto per accorgersi di tutto il cibo e le bevande che Jason regala ai senzatetto: finora Jason è stato quasi invisibile, ma più David impara a conoscerlo, più lui lo intriga. C’è qualcosa in quell’uomo altruista e solitario che attira David, e quella che comincia come una collaborazione tra i due, diventerà qualcosa di più.