Recensione “Una voce amica”

di Felice Stevens – Edito da Triskell Edizioni

TITOLO: Una voce amica

AUTORE: Felice Stevens

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni

GENERE: MM Contemporaneo, Autoconclusivo

SERIE: Soulmates #2

PAGINE: 262

DATA PUBBLICAZIONE: 12 agosto 2021

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recensione di Skye

Recensione Una voce amica

Può una telefonata fatta per scherzo, che forse tanto scherzo non è, cambiare per sempre la vita di due persone?


Noah non aveva idea di come mai quella chiamata lo avesse colpito così tanto; aveva già avuto altri ascoltatori in passato con problemi personali o che gli avevano chiuso il telefono in faccia. Ma la voce malinconica di quell’uomo gli era parsa talmente ferita, come se a un certo punto il cuore gli si fosse spezzato e lui non fosse più stato capace di liberare la sua anima da quel dolore. O forse aveva rinunciato a provarci.

È proprio ciò che succede a Oren e Noah.
Il primo è un giovane avvocato cresciuto con un’impronta religiosa molto marcata, che ha deciso in parte di non abbracciare, ma che condiziona fortemente tutto il suo essere. Il secondo, invece, è un ex modello che dopo un tragico incidente ha abbandonato le luci della ribalta per diventare ciò che ha sempre sognato di essere: uno psicologo.
E proprio grazie alla trasmissione radiofonica condotta da Noah che i due uomini si “incontrano”, ma se in un primo momento Oren lo fa per non subire rappresaglie dal suo capo, successivamente tra i due nasce una connessione che, dopo qualche scossone, diventa pian piano qualcosa di più.

«Sei tu. Sei tu che mi hai fatto passare la paura di vivere. Ogni volta che parliamo, è come se ci fosse una connessione fra noi. Non ha nulla a che vedere con la tua professione e tutto a che vedere con chi sei e come mi fai sentire.» «E come ti senti?» gli chiese Noah con gli occhi lucidi. «Vivo. Felice.» Ingoiò dell’aria. «Come se appartenessi e ci fosse un posto per me nel mondo . Ho sempre saputo che c’era qualcosa di sbagliato, ma quando mi hai baciato, tutto quello che non ho mai avuto ha trovato il suo posto. Era tutto perfetto.»

Ma entrambi hanno le proprie paure da combattere e Oren, più di tutti, è quello che vive nella paura di perdere tutto ciò che per lui è importante: lavoro e famiglia.
Riusciranno Oren e Noah a superare le loro più grandi paure o rinunceranno all’amore?

Apprezzo molto la penna della Stevens e il suo stile. Come sempre riesce a caratterizzare al meglio i propri personaggi attraverso un’introspezione davvero molto buona, facendoci empatizzare con loro attraverso il doppio Pov.

Ho amato Oren e Noah. Questa coppia è davvero splendida, sono dolci e piccanti allo stesso momento, ma Noah, con i suoi modi delicati con cui guida Oren alla consapevolezza di se stesso, mi ha rapito il cuore.

Ho apprezzato molto il crossover con un’altra serie di quest’autrice, che avevo già avuto il piacere di leggere, ovvero “Through Hell and Back”. Infatti vediamo apparire tra queste pagine Ash e Drew, e Brandon e Tash, più innamorati che mai.
Troviamo anche il giusto equilibro tra la componente romantica, quella hot, e quella introspettiva/angst, che vi faranno amare profondamente questi due ragazzi.

La trama e lo stile sono davvero scorrevoli, incalzanti e senza alcun dubbio piacevoli.
Molto buona è la traduzione e l’editing. Un plauso va fatto alla copertina, davvero molto bella ed evocativa.
Se come me apprezzate lo stile di questa autrice, non lascatevi scappare questo libro!
Per me, 4 stelline e mezzo!

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

4,5 stelle

Trama Una voce amica

Quando una brutale aggressione da parte di un rivale geloso lo lascia deturpato e traumatizzato, Noah Strauss, un modello di grande successo, decide di abbandonare le passerelle per diventare psicologo. Con l’aiuto dei contatti creati durante il tempo passato sotto i riflettori, Noah crea One Call Away, una trasmissione radiofonica dedicata agli uomini gay in cerca d’amore, consigli o semplicemente di qualcuno con cui parlare. Noah, però, con i suoi segreti e una madre che si rifiuta di capire la sua scelta di carriera, sembra non essere in grado di aiutare proprio se stesso.

Per una sfida da ubriachi lanciata dal nipote del suo capo, Oren Leavitt telefona alla trasmissione di Noah fingendosi gay. Però non è sicuro di fingere. Si è lasciato alle spalle la rigida comunità ebrea ortodossa in cui è cresciuto, ma il senso di colpa rimane. La paura che le sue azioni abbiano impedito a sua sorella di trovare un marito e la colpa di aver deluso i suoi genitori. Parlare con il “dottor Noah” sembra aiutarlo e Oren si ritrova a telefonargli ancora e ancora e sa di dover essere onesto. Oren, però, non sa se sta mentendo a Noah o a se stesso.

Per Noah, la fiducia è fondamentale; è stato tradito nella sua vita personale e professionale e anche se vuole aiutare Oren disperatamente, comincia anche a innamorarsi di quell’uomo dolce e tormentato. Oren è in trappola: rischia di perdere il lavoro e, soprattutto, l’amore e la sicurezza della sua famiglia, ma sa che non può continuare a nascondersi se vuole stare con Noah. Quando dei problemi mai risolti nel passato minacciano di rovinare il presente, Noah e Oren scoprono che l’amore spesso arriva dai posti più inaspettati e qualche volta una richiesta d’aiuto non solo può salvare una vita, ma può anche essere un nuovo, bellissimo inizio.

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