Recensione “Blanky – Sour Candy”

di Kealan Patrick Burke – Edito da Nua Edizioni

TITOLO: Blanky – Sour Candy

AUTORE: Kealan Patrick Burke

CASA EDITRICE: Nua Edizioni

GENERE: Horror

SERIE: Standalone

PAGINE: 350

DATA USCITA: 24 giugno 2021

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recensione a cura di silvia m.

Recensione Blanky – Sour Candy

Sempre alla ricerca di letture originali e intriganti, posso dire che con Blanky-Sour Candy le premesse ci sono tutte. 

Nel primo racconto, Blanky, un padre schiacciato dal dolore per la perdita della figlia, separato e depresso, vive come un automa la sua vita. Poi scopre la copertina della figlia e, nonostante questo lo sconvolga (era stata seppellita con la bambina), gli dà la scusa per chiamare la moglie e riprendere i contatti con lei. Questo lo fa sentire meglio e, quando sembra che le cose possano andare leggermente meglio, succede l’inimmaginabile. Cosa c’è dietro il mistero della copertina? 

Avvincente, pieno di sofferenza e rammarico, questa storia mi ha presa molto. L’ho letta tutto d’un fiato, assolutamente curiosa di scoprire il mistero della copertina. Finale inaspettato. 

Sour Candy, il secondo racconto, ha come protagonista un uomo che proprio non sopporta i bambini. Quando perciò ne incontra uno particolarmente capriccioso al supermercato con una madre che sembra l’immagine della rassegnazione e dell’apatia, li osserva con sgomento. Il bambino blocca le sue urla atroci e lo fissa a sua volta. E questo sguardo cambia la sua vita per sempre. Poche ore dopo, si ritrova con un figlio indesiderato, senza la stupenda fidanzata e tutto il suo mondo capovolto. Le incredibili ragioni di tutto questo sono decisamente inimmaginabili. 

Anche questo racconto mi è piaciuto molto, l’autore ha una penna scorrevole e introspettiva il giusto. Riesce a dare rilievo alle emozioni e questo ti trascina dentro la storia. Il finale però è un po’ più nebuloso di quello che mi sarei aspettata, ma ho comunque apprezzato la lettura. 

Consiglio il libro a chi vuole due storie veloci da leggere,  insolite e coinvolgenti.

4 stelle per me

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

4 stelle

Trama Blanky – Sour Candy

Blanky
In seguito alla tragica morte della figlia piccola, Steve Brannigan fatica a rimettere insieme i pezzi. Separato dalla moglie, che si rifiuta di vivere nella casa dove è successo l’impensabile, e incapace di lavorare, cerca sollievo in una sequenza infinita di vecchie sit-com e nel bourbon.
Finché, una notte, sente un rumore dalla cameretta che era della figlia, una stanza ormai spoglia di qualsiasi cosa la identificasse come sua… a parte la copertina affettuosamente chiamata Blanky.
Blanky, vecchia e logora, con il suo obsoleto patchwork di coniglietti cuciti malamente, e i cui bottoni neri paiono tanti occhi che sembrano fissare chi li guarda…
Blanky, acquistata da uno strano signore anziano a un banchetto di antiquariato che vendeva “Abittini Bebè” scontati.
La presenza di Blanky nella cameretta della figlia morta non preannuncia altro che un incubo ineffabile, che minaccia di spegnere quel poco di luce ancora rimasta nel mondo infranto di Steve.
La figlioletta amava così tanto Blanky… Steve aveva seppellito la copertina insieme a lei.

Sour Candy
A un primo sguardo, Phil Pendleton e suo figlio Adam sono un padre e un figlio come tanti, non diversi dagli altri. Fanno passeggiate insieme al parco, visitano fiere, musei e zoo e mangiano davanti al lago. Si potrebbe dire che il padre è un po’ troppo accomodante, vista la mancanza di disciplina quando il bambino perde le staffe in pubblico. Si potrebbe dire che vizia suo figlio, concedendogli di mangiare caramelle quando gli pare e di andare a letto agli orari che preferisce. Si potrebbe anche dire che tanta indulgenza comincia a pesargli, visto il modo in cui la sua salute è peggiorata.
Quello che nessuno sa è che Phil è un prigioniero, e che fino a un incontro fortuito in un negozio, avvenuto poche settimane prima, non aveva mai visto il bambino in vita sua.

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