Recensione “Guai a Elderland”

di Meghan Maslow -edito da Quixote Edizioni

Data pub.: 17/02/2020

TITOLO: Guai a Elderland

AUTORE: Meghan Maslow

CASA EDITRICE: Quixote Edizioni

GENERE: Fantasy Magic MM

SERIE: Starfig Investigation Vol.1

PAG: 304

DATA PUBBLICAZIONE: 17 febbraio 2020

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recensione di anya

Recensione Guai a Elderland

Esordisco col dire che, anche se il libro fa parte di una serie, l’arco narrativo si conclude senza lasciare il lettore in sospeso.
Da amante del buon fantasy mi sono catapultata in questo mondo composto da: draghi, fairy, maghi, unicorni, ma anche streghe, zombi e demoni.
Una lettura piacevole e divertente, a tratti ironica.

Ho amato alla follia i dialoghi, la penna dell’autrice mi ha letteralmente ammaliata, è stata in grado di contestualizzare non solo gli eventi ma anche il linguaggio.
Twing Starfing non si sente accettato in quanto mezzo drago e mezzo fairy, ma è bravo nel suo lavoro di investigazione e si è riuscito a distinguere per le sue capacità.

Un bel giorno un unicorno gli commissiona un lavoro e come “caparra” gli cede il suo servo umano Quinn, grande conoscitore di erbe in quanto ha frequentato la scuola di magia, ma purtroppo non ha superato l’esame finale.
Entrambi sanno cosa vuole dire essere esclusi e fin da subito tra i due c’è quest’alchimia che si percepisce ad ogni pagina.

Ovviamente sono presenti colpi di scena, intrighi e battaglie.

Che dirvi, sono entusiasta e penso di avervi trasmesso il mio pensiero.
Libro ben scritto e avvincente, ma anche tenero in alcuni punti con picchi di passione che vi lasceranno col fiato sospeso.


4 stelline e mezzo per me

La serie Starfig Investigation è composta da:

  1. Guai a Elderland
  2. Be Fairy Game (Inedito in Italia)
  3. His Fairy Share (Inedito)

La copia ARC è stata gentilmente offerta della CE

Trama

L’ultima cosa che desidera Twig Starfig, investigatore privato mezzo drago e mezzo fairy, è recuperare un corno incantato rubato da un fae infido; però non può rifiutare quando un unicorno di abbacinante bellezza gli chiede di farlo. Non può rifiutare alla lettera, perché costringere il riluttante detective fa parte della magia seduttiva dell’unicorno.
Per giunta, Twig si ritrova sul groppone il saccente servo a contratto, Quinn Broomsparkle. In teoria i draghi dovrebbero aver voglia di mangiare gli umani, ma il lato mezzodrago vorrebbe ingoiare Quinn in un modo più… personale. E tanto per peggiorare le cose, è chiaro che quell’aiutante bello da togliere il fiato, ma inaffidabile, nasconde qualcosa. Qualcosa di grosso. E non si tratta di quello che ha nei pantaloni. Nel lavoro di un investigatore privato questo vuol dire guai con la G maiuscola.

Aggiungeteci anche un esercito di zombie, un’inquietante nave pirata fantasma, un tappeto volante malfunzionante, e l’imperioso padre fairy a pretendere che Twig sia all’altezza dell’illustre nome degli Starfig. Naturalmente, un vecchio ma costante nemico sceglie proprio quel momento per tornare in superficie. Tutti questi inconvenienti Twig può gestirli con tranquillità. Ma rendersi conto che si sta innamorando di un umano che non è libero di ricambiare il suo affetto, e la cui vita potrebbe dipendere dal successo di quest’ultimo caso… ecco, quello fa più fatica a gestirlo.

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