Recensione “Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini”

di Mackenzi Lee – Edito da Mondadori Oscar Vault

Data pub.: 09/2020

TITOLO: Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini

AUTORE: Mackenzi Lee

CASA EDITRICE: Mondadori Oscar Vault

COLLANA: Fantastica

GENERE: Storico, LGBTQ

SERIE: The Montague Siblings vol. 1, finale aperto

DATA PUBBLICAZIONE: 29 Settembre 2020

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Recensione Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini

Monty è il rampollo di una nobile famiglia inglese che sta per partire per un Grand Tour in Europa, prima di affiancare il padre nelle questioni lavorative ed assumersi le proprie responsabilità. Al suo fianco c’è Percy, migliore amico e gran cotta segreta da anni del nostro narratore e protagonista, e la sorella di Monty, Felicity. 

Il padre pone ovviamente dei limiti e delle condizioni per Monty per assecondare questo viaggio lungo un intero anno. Fra queste, rimettere la testa a posto e non creare alcun imbarazzo per la famiglia Montague. 

“Se vogliamo proprio essere sinceri… altro che un goccino.” “Ma non ero poi così sbronzo, no?” 
“Monty, stavi cercando di sfilarti le calze senza togliere le scarpe.”

Il nostro Monty, però, è un vero e proprio combina guai: pessimo con le relazioni sociali, istintivo e parecchio arrogante e menefreghista. Non ha un caratterino facile e, a volte, anche Percy non riesce ad avere alcun controllo sul suo comportamento per limitare i danni. I tre partono con destinazione Parigi, e il Grand Tour ha inizio… 

La grande, tragica storia d’amore tra Percy e me non è né veramente grande, né una vera storia d’amore, ed è tragica solo perché non è ricambiata.

Fra musei, teatri, spettacoli e cene con illustri rappresentanti della nobiltà francese, Monty non perde tempo nel farsi riconoscere per le sue scorribande sregolate e impertinenti, creandosi nuovi nemici. Il Tour non sta andando esattamente come aveva immaginato, l’amicizia con Percy sembra essere arrivata ad un punto di rottura e il tempo a disposizione in reciproca compagnia scorre inesorabile. Riuscirà ad appianare i rapporti e dire a Percy ciò che prova per lui, oppure si separeranno con dissapori?

Personalmente attendevo con grande anticipazione l’uscita di questo romanzo. Purtroppo, le mie aspettative sono state deluse. L’atteggiamento di Monty, inizialmente, è parecchio irritante e, nonostante l’idea di partenza sia curiosa e carina, rende tutto un po’ dispersivo. Il viaggio nelle varie città è ricco di avventure e sventure, che portano i protagonisti ad aiutarsi l’uno con l’altro e a rivelare segreti tenuti a lungo nascosti. 

“Sarà sempre questione di noi.” 
“No, tu vuoi parlare di te. Quello che sta capitando a me ti interessa per le conseguenze che avrà su di te. Tu sei l’unica cosa di cui ti importa.”

Il comportamento di Monty lo ha reso detestabile, praticamente per tutto il romanzo. Nonostante la sua storia sia comunque toccante per i maltrattamenti omofobi e patriarcali del padre, non è riuscito a convincermi. Purtroppo, nel corso della storia non ho assistito a una vera e propria maturazione del suo personaggio, ma solo a una lentissima crescita superficiale e minima nella sua caratterizzazione. 

Con Percy, invece, ho sofferto profondamente per il suo passato e per gli atteggiamenti razzisti che subisce a causa del colore della sua pelle. Eppure, non sono riuscita in nessun modo a percepire il sentimento, l’emozione e l’amore che lega i due protagonisti. Il finale, nonostante sia aperto, è la sola ed unica parte dolce e carina che ho trovato in tutto il romanzo.

La traduzione è ottima e ben curata, così come la grafica suggestiva che richiama alcuni elementi del romanzo. La storia è bellina, anche se allungata parecchio con scene superflue, che hanno fatto sì che la mia attenzione calasse, diminuendo il mio interesse. Più proseguivo, più non vedevo l’ora di giungere alla fine per scoprire come si sarebbe conclusa la lunga avventura/sventura. Il ritmo è davvero lento e la descrizione molto dettagliata di ogni singola azione o pensiero, la rende una lettura piatta e poco coinvolgente. Le varie vicende sono arricchite di pensieri e farneticazioni del protagonista immaturo e arrogante. 

Personalmente, non credo che continuerò la lettura di questa serie. Penso che Mackenzi Lee abbia una marcia in più nel suo Urban Fantasy “Loki”, mentre qui, non è proprio riuscita a coinvolgermi e trascinarmi dentro il racconto.

È un libro che consiglierei agli amanti di Historical Romance LGBTQ con un protagonista arrogante e sfacciato che fra mille peripezie raggiunge il suo lieto fine. 

3 stelle per me.

La copia ARC è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini 

Henry “Monty” Montague è nato per essere un gentiluomo, ma né i collegi più esclusivi d’Inghilterra né la disapprovazione del padre sono riusciti a imbrigliare le sue passioni: il gioco, il buon vino, e l’amore di una donna. O di un uomo. Monty si è infatti innamorato perdutamente del suo migliore amico, Percy, con il quale parte per il Grand Tour: un ultimo anno di fuga e di follie edonistiche prima di assumersi le sue responsabilità di lord. Ma un’incauta decisione trasformerà quel viaggio in una caccia all’uomo attraverso l’Europa, mettendo in discussione tutto il mondo di Monty.

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