Recensione “La condanna dei viventi”

di Marco De Franchi – Edito da Longanesi

TITOLO: La condanna dei viventi

AUTORE: Marco De Franchi

CASA EDITRICE: Longanesi

GENERE: Thriller

SERIE: Stand Alone 

PAG: 636

DATA PUBBLICAZIONE: 05 maggio 2022

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Recensione di Manu di La condanna dei viventi

Con Longanesi ha fatto un debutto con il botto Marco De Franchi: una nuova penna del thriller nostrano, ora pronto a stupire anche in territorio tedesco.

Valentina Medici è una giovane commissario dello SCO che viene inviata in un paesino dopo il ritrovamento in circostanze poco chiare di un bambino fuggito ad un possibile rapimento.

Mentre le cose si fanno ancora più complicate, scompare un altro bambino e l’ombra di un serial killer, o peggio, si avvicina sempre più.

Il capo di Valentina è convinto che non sia un caso così grave e mette pressione alla donna perché chiuda presto il caso, ma con l’arrivo di Fabio Costa le cose prendono una piega strana perché l’uomo è un ex SCO poco amato da tutti.

Mentre i due, con l’aiuto di un giovane agente, esaminano indizi e cercano di scoprire chi c’è dietro agli omicidi, le vittime aumentano e anche la stampa inizia a fiutare che qualcosa viene tenuto nascosto.

«Bisogna parlarle il prima possibile. Non possiamo perdere tempo.» «Certo. Domattina presto. O prima, se dovesse migliorare.» Quando fu uscito, Valentina lanciò a Zucca un’occhiata incuriosita. «Cosa c’è?» domandò lui, allarmato. «Lo conoscevi già, vero?» «Chi? Il dottor Costa?» Lei inclinò la testa, serrando le labbra. «L’ho incrociato qualche volta» ammise Zucca, stringendosi nelle spalle. «Lavorava allo SCO, tempo fa. Un bravo poliziotto. E un ottimo investigatore. Anzi, il migliore, a pensarci bene.» Per Valentina non fu difficile intuire che c’era dell’altro. «Ma?» disse. «Ma ha una brutta storia addosso. Bruttissima.» 

Come al solito è un thriller, quindi sulla trama mi fermo qui. Questa estate, complici le ferie, mi sono divorata questo tomo di oltre 600 pagine in due giorni scarsi, leggevo ovunque, poiché dovevo sapere.

Una premessa, l’autore ha un passato da Commissario Capo di Polizia, periodo durante il quale ha lavorato presso il Servizio Centrale Operativo (SCO), l’ufficio investigativo italiano che più si avvicina all’FBI e la narrazione ne giova sicuramente.

Si è preso il suo tempo per raccontare tutta la storia, raccontandola anche a più voci per darci modo di “entrare” nelle indagini e nei personaggi. 

L’autore non ha fretta di spiegare gli eventi, nonché le tecniche investigative. Anche dividere in capitoli corti aiuta la lettura, così come chiudere il capitolo con qualcosa di sospeso fa macinare le pagine senza nemmeno accorcgersene. 

Una cosa che mi ha conquistata definitivamente è che il romanzo è “a strati” perché più volte pensi di avere capito tutto e in realtà scopri che sei completamente fuori strada e con nuovi elementi ti ritrovi come i protagonisti a ripartire da capo.

Un romanzo corposo che racconta una storia complessa e davvero intrigante, con personaggi molto ben caratterizzati, un sottofondo “romance” appena accennato, colpi di scena come piovesse, una narrazione che rispecchia la conoscenza dell’autore.

Spero davvero che De Franchi scriva un nuovo volume. Devo fare i miei complimenti per la scelta del titolo che è azzeccatissimo, mentre la versione tedesca in uscita ha un titolo che a mio avviso dice troppo.

Cinque stelle

Trama La condanna dei viventi

Il bambino ritrovato nella notte sta nascondendo qualcosa. Fosco sostiene che è stato rapito ma è riuscito a scappare, correndo per le campagne toscane. Nessuno gli crede, o forse nessuno ha provato ad ascoltarlo davvero.

Io sì. E so che dentro il suo racconto si cela qualcosa di terribile. Qualcosa di più grande di lui e, forse, anche di me. Ma cosa può essere?

Soltanto quando un altro bambino scompare, inizio a intravedere uno spiraglio per portare avanti la mia indagine. Fosco e Andrea vivono lontani, non si conoscono, non hanno nulla in comune. Tranne l’aspetto: sono identici, potrebbero essere gemelli. Andrea, però, non ricompare: sta a me trovarlo, stanare chi ha ucciso suo padre e l’ha portato via da sua madre. Sta a me salvargli la vita.

Ma da sola non ce la posso fare, ho bisogno di aiuto.

L’unico a credere in me è Fabio Costa, un poliziotto reietto e dal passato oscuro, spedito al confino in un piccolo commissariato di provincia.

Mentre il numero delle vittime aumenta, e gli enigmi si fanno sempre più indecifrabili, capisco che l’artefice di questi delitti risponde a un disegno superiore. La sua è un’ossessione morbosa, feroce, inarrestabile: trasformare le proprie follie visionarie in violente realtà. In deliranti opere d’arte.

Mi chiamo Valentina Medici, sono il più giovane commissario del Servizio Centrale Operativo, e questa è la mia prima, vera indagine. E rischia di essere anche l’ultima della mia vita. Perché nessuno può precipitare in un pozzo così nero, così profondo, e sperare di rie­mergerne indenne.

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