Recensione ”La stazione”

di Jacopo De Michelis – Edito da Giunti Editore

TITOLO: La stazione

AUTORE: Jacopo De Michelis

CASA EDITRICE: Giunti Editore

GENERE: Thriller paranormal

SERIE: Standalone

PAGINE: 871

DATA USCITA: 5 gennaio 2022

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recensione a cura di silvia m.

Recensione La stazione

Devo ammettere di non amare particolarmente i libri con ambientazioni italiane, ma ero incuriosita da quello che nasconde la stazione di Milano, così ho deciso di leggerlo. 

Riccardo Mezzanotte, giovane ispettore, è in un mare di guai: ha denunciato una situazione di corruzione di alcuni colleghi ed è stato sbattuto a far da poliziotto nella Stazione di Milano. Il suo compito è perlopiù noioso finché non inizia ad incorrere in alcuni corpi di animali, sempre più grandi, e questo lo insospettisce. Indagando sulla cosa si rende conto che c’è molto di più nelle profondità della stazione e che deve trovare al più presto la soluzione al problema prima che le cose si mettano male. Nessuno però lo ascolta finché non è troppo tardi. Nel mentre delle indagini incontra una giovane volontaria, Laura, che ha il potere di percepire le emozioni altrui. 

Ma le cose non sono così semplici e lineari, c’è molto sotto la superficie  e ancor di più deve essere scoperto…

Per descrivere questo romanzo c’è molto da dire, il libro infatti è davvero colmo di eventi e colpi di scena. Moltissima carne vien messa al fuoco, anche se l’autore è bravo a unire i vari elementi. Ho trovato la scrittura ricca e scorrevole però un po’ troppo dettagliata, credo che uno sfoltimento di un paio di situazioni e di molte descrizioni avrebbe alleggerito la lettura. 

Quello che secondo me risulta un po’ stonare, è la componente paranormale in un libro così ricco di dettagli realistici e storicamente accurati.  Soprattutto quando, ad un certo punto, questo elemento sovrannaturale diventa particolarmente importante. 

La caratterizzazione dei personaggi a me è piaciuta molto, Cardo ha i suoi trascorsi ma è tenace come un pittbull che non molla la presa, forte e combattivo. Nonostante i pregressi con il padre e i trascorsi devastanti è riuscito a riscattarsi, io non l’ho ritenuto un cliché, perché l’autore ha fatto davvero un buon lavoro. Anche Laura mi è piaciuta, dolce e sensibile, costretta a rinchiudersi nel silenzio delle sue mura per non essere soverchiatori dalle emozioni altrui. Finché decide che non ne può più e dà un taglio alla prudenza andando contro alla protettività dei genitori. Uscire dal suo guscio la porterà ad affrontare avventure pericolose ma anche corroboranti. 

Credo che avrei preferito la pubblicazione in più volumi, la storia si presta molto, a mio parere, a suddividere le varie situazioni che Cardo deve affrontare. Mi spiego meglio, tutto parte da un’indagine, ma questa progredisce su più livelli, dalla risoluzione di una situazione ne parte un’altra, poi un’altra è così ancora.

La descrizione della stazione, dei sotterranei, della sua storia e della sua bellezza ma anche delle sue tragedie, è quello che ho apprezzato di più. Lo studio che c’è sotto è accurato e storicamente dettagliato, direi che la ricerca e la precisione dell’autore si notano un po’ in tutte le componenti del libro.

Una lettura che consiglio se amate immergervi nella storia, i thriller che evolvono pian piano, due protagonisti coraggiosi e infine le belle storie d’amore.  

4,5 stelle per me 

4,5 stelle

Trama La stazione

La stazione è, allo stesso tempo, thriller e romanzo d’avventura. Mescolando i generi più popolari con vorticosa generosità d’invenzione, Jacopo De Michelis continuamente apre e chiude davanti agli occhi del suo lettore le porte di storie differenti eppure sempre collegate, e lo conduce in giro per sotterranei favolosi e inquietanti senza mai perdere il filo di Arianna della sua scatenata gioia di raccontare. 

Milano, aprile 2003. Riccardo Mezzanotte, un giovane ispettore dal passato burrascoso, ha appena preso servizio nella Sezione di Polizia ferroviaria della Stazione Centrale. Insofferente a gerarchie e regolamenti e con un’innata propensione a ficcarsi nei guai, comincia a indagare su un caso che non sembra interessare a nessun altro: qualcuno sta disseminando in giro per la stazione dei cadaveri di animali orrendamente mutilati. Intuisce ben presto che c’è sotto più di quanto appaia, ma individuare il responsabile si rivela un’impresa tutt’altro che facile.

Laura Cordero ha vent’anni, è bella e ricca, e nasconde un segreto. In lei c’è qualcosa che la rende diversa dagli altri. È abituata a chiamarlo “il dono” ma lo considera piuttosto una maledizione, e sa da sempre di non poterne parlare con anima viva. Ha iniziato da poco a fare volontariato in un centro di assistenza per gli emarginati che frequentano la Centrale, e anche lei è in cerca di qualcuno: due bambini che ha visto più volte aggirarsi nei dintorni la sera, soli e abbandonati. 
Nel corso delle rispettive ricerche le loro strade si incrociano. Non sanno ancora che i due misteri con cui sono alle prese confluiscono in un mistero più grande, né possono immaginare quanto sia oscuro e pericoloso. 

Su tutto domina la mole immensa della stazione, possente come una fortezza, solenne come un mausoleo, enigmatica come una piramide egizia. Quanti segreti aleggiano nei suoi sfarzosi saloni, nelle pieghe dolorose della sua Storia, ma soprattutto nei suoi labirintici sotterranei, in gran parte dismessi, dove nemmeno la polizia di norma osa avventurarsi? 
Per svelarli, Mezzanotte dovrà calarsi nelle viscere buie e maleodoranti della Centrale, mettendo a rischio tutto ciò che ha faticosamente conquistato. Al suo ritorno in superficie, non gli sarà più possibile guardare il mondo con gli stessi occhi e capirà che il peggio deve ancora venire.

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