Recensione “L’ipotesi del male”

di Donato Carrisi – Edito da Longanesi

TITOLO: L’ipotesi del male

AUTORE: Donato Carrisi

CASA EDITRICE: Longanesi

GENERE: Thriller

SERIE: Mila Vasquez Vol. 2

PAGINE: 414

DATA USCITA: 29 aprile 2013

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recensione a cura di silvia m.

Recensione L’ipotesi del male

Dopo aver letto  “La casa delle voci” ero impaziente di leggere altro di Carrisi. Ho comprato L’ipotesi del male senza sapere che in realtà fosse un secondo libro di una serie, ma a brevissimo colmerò la mia lacuna. 

Mila Vasquez è un’investigatrice specializzata nella caccia alle persone scomparse, lavora in quello che viene chiamato il Limbo, una branca della polizia un po’ in disparte. Ma a lei va benissimo così, da persona totalmente mancante di empatia, lavorare con gli altri le risulta  difficile. Lei brama l’ombra, la paura che le scatena emozioni, così come i tagli e i lividi. 

Ma cosa succede quando alcune persone scomparse riappaiono dopo molti anni e, per di più, sembrano essere diventati degli efferati assassini ? 

Mila ci accompagna in questa indagine affiancata dall’enigmatico agente speciale Berish. 

Carrisi ha una penna magnifica, i suoi libri sono accurati nelle informazioni, mai superficiali, l’introspezione dei protagonisti è profonda ma non noiosa o ripetitiva. Le analogie della vita a cui spesso Mila o Berish pensano danno molto da riflettere, brevi frasi che agguantano il senso di cose dell’esistenza a cui non hai mai dato peso. Amo quando uno scrittore sa illuminarmi la mente, e Carrisi ci riesce. 

La trama è fitta di eventi e di colpi di scena, ma nonostante gli indizi vengano pian piano alla luce, per Mila e Berish non sarà per nulla facile risolvere gli omicidi. 

Mi piace molto il personaggio di Mila, la sua forza sta nella lucidità e freddezza con cui analizza le situazioni,  vede quello che gli altri non percepiscono. Almeno fino a quando non incontra Berish, allora trova un’anima che la completa, un uomo idealista, paziente, empatico e intelligente ma anche profondamente ferito. I ragionamenti sono sempre coerenti con i personaggi, serve una grande concentrazione per non perdersi nulla, perché tante sono le informazioni che ci vengono date durante la lettura. 

Un bel thriller coinvolgente ed appassionante, che mi ha tenuta incollata alle pagine. Consigliato. 

4,5 stelle per me

4,5 stelle

Trama L’ipotesi del male

Mila Vasquez ingaggia una partita con le tenebre, le stesse che hanno messo radici dentro di lei

«Il thriller puro. Quello di Donato Carrisi è il thriller come dovrebbe essere: una caccia all’ultimo sangue contro il male, pur consapevoli che quel male si annida dentro di noi.»
TTL – La Stampa

«Carrisi riesce a tenere la tensione pagina dopo pagina senza ricorrere alla violenza e al sangue, ma insinuando nel lettore il dubbio che ciò che legge potrebbe succedere davvero.»
Il Venerdì – la Repubblica – Brunella Schisa

«Hai mai desiderato scomparire?»

C’è una sensazione che tutti, prima o poi, abbiamo provato nella vita: il desiderio di sparire. Di fuggire da tutto. Di lasciarci ogni cosa alle spalle. Ma per alcuni non è solo un pensiero passeggero. Diviene un’ossessione che li divora e li inghiotte. Queste persone spariscono nel buio. Nessuno sa perché. Nessuno sa che fine fanno. E quasi tutti presto se ne dimenticano. 

Mila Vasquez invece è circondata dai loro sguardi. Ogni volta che mette piede nell’ufficio persone scomparse – il Limbo – centinaia di occhi la fissano dalle pareti della stanza dei passi perduti, ricoperte di fotografie. Per lei, è impossibile dimenticare chi è svanito nel nulla. Anche perché la poliziotta ha i segni del buio sulla pelle, come fiori rossi che hanno radici nella sua anima. Forse per questo Mila è la migliore in ciò che fa: dare la caccia a quelli che il mondo ha dimenticato. 

Ma se d’improvviso alcuni scomparsi tornassero con intenzioni oscure? Come una risacca, il buio restituisce prima gli oggetti di un’esistenza passata. E poi le persone. Sembrano identici a prima, questi scomparsi, ma il male li ha cambiati. Alla domanda su chi li ha presi, se ne aggiungono altre. Dove sono stati tutto questo tempo? E perché sono tornati? Mila capisce che per fermare l’armata delle ombre non servono gli indizi, non bastano le indagini. 

Deve dare all’oscurità una forma, deve attribuirle un senso, deve formulare un’ipotesi convincente, solida, razionale… Un’ipotesi del male. Ma per verificarla non c’è che una soluzione: consegnarsi al buio.

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