Recensione ”La casa senza ricordi”

di Donato Carrisi – Edito da Longanesi

TITOLO: La casa senza ricordi

AUTORE: Donato Carrisi

CASA EDITRICE: Longanesi

GENERE: thriller, suspense

SERIE: La casa delle voci # 2

PAGINE: 330

DATA USCITA: 29 novembre 2021

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recensione a cura di silvia m.

Recensione La casa senza ricordi

Seguito di La casa delle voci, la casa senza ricordi riprende gli eventi della vita di Pietro Gerber, l’addormentatore di bambini, un anno e mezzo dopo il momento in cui l’abbiamo lasciato. Questo è tutto quello che dirò sulla trama del libro, perché è intriso di scioccanti scoperte che non voglio assolutamente spoilerare. 

Vi darò solo le mie impressioni e queste sono sicuramente positive. Amo molto il tema dell’ipnotismo, della suggestione mentale e devo dire che in questo libro viene portato all’estremo. Gerber deve aiutare un bambino, ma l’impresa non sarà per nulla facile perché dentro di se’ questo bambino cova un vaso di Pandora che l’addormentatore dovrà scoperchiare… e affrontare. 

Formulando quel pensiero, Pietro Gerber non immaginava ancora che il resto del racconto che stava per ascoltare riguardava proprio il destino di molte anime. Compresa la sua.  E che il viaggio che stava per intraprendere l’avrebbe condotto alle soglie dell’inferno.

La trama è un continuo susseguirsi di colpi di scena, azioni inaspettate e sconvolgenti con un finale devastante. L’introspezione di Pietro Gerber è intensa e profonda, il susseguirsi degli eventi lo porta a un limite che nemmeno lui vuole e può sopportare. Carrisi ha una penna meravigliosa, scorrevole, mai noiosa e sempre sul pezzo. Sono molto entusiasta di questa serie. 

Sicuramente Pietro e Carrisi hanno molto altro da dire, sul finale infatti c’è l’input ideale che dà sicuramente lo spunto per il seguito. Anche se si può leggere come autoconclusivo, consiglio prima la lettura del libro precedente per poter capire appieno tutte le dinamiche. Consigliato. 

5 stelle per me.

Trama La casa senza ricordi

Ascolterai ciò che ho da dire… fino in fondo. 

Un bambino senza memoria viene ritrovato in un bosco della Valle dell’Inferno, quando tutti ormai avevano perso le speranze. Nico ha dodici anni e sembra stare bene: qualcuno l’ha nutrito, l’ha vestito, si è preso cura di lui. Ma è impossibile capire chi sia stato, perché Nico non parla. La sua coscienza è una casa buia e in apparenza inviolabile. 
L’unico in grado di risvegliarlo è l’addormentatore di bambini. Pietro Gerber, il miglior ipnotista di Firenze, viene chiamato a esplorare la mente di Nico, per scoprire quale sia la sua storia. 
E per quanto sembri impossibile, Gerber ce la fa. 

Riesce a individuare un innesco – un gesto, una combinazione di parole – che fa scattare qualcosa dentro Nico. Ma quando la voce del bambino inizia a raccontare una storia, Pietro Gerber comprende di aver spalancato le porte di una stanza dimenticata. 

L’ipnotista capisce di non aver molto tempo per salvare Nico, e presto si trova intrappolato in una selva di illusioni e inganni. 
Perché la voce sotto ipnosi è quella del bambino. 
Ma la storia che racconta non appartien

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