Recensione “La croce e il lupo”

di Harper Fox -edito da Triskell Edizioni

Data pub.: 26/02/2020

TITOLO: La croce e il lupo

AUTORE: Harper Fox

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni

GENERE: Romance storico MM

SERIE: Stand Alone

PAG: 400

DATA PUBBLICAZIONE: 26 febbraio 2020

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recensione a cura di silvia m.

Recensione in anteprima di La croce e il lupo

Corre l’anno 687 dopo cristo in Britannia, Caius è un guerriero dall’animo buono, ormai stanco della vita dissoluta che conduce il padre decide di seguire un monaco di cui si è invaghito per iniziare lui stesso la vita monastica.
Questo semplice uomo ha un grande insegnante, Theo, acquisisce la scienza delle erbe e diventa medico del convento, ma oltre a questo apprende la saggezza, l’amore, l’indulgenza e tanto altro.
Un uomo di ventiquattro anni che trova il suo mondo sconvolto dall’arrivo dei vichinghi, per colpa loro le perdite sono tante ed estremamente dolorose.
Nonostante questo, quando trova il vichingo Fen in riva al mare quasi morente, qualcosa lo fa esitare e invece di ucciderlo decide di curarlo.

Passa il tempo e il rapporto tra i protagonisti evolve con calma e con certezza, come voluto dal fato entrambi sanno che stare assieme è inevitabile.
Molto romantiche le scene che li vedono assieme senza mai cadere nello sdolcinato o nel già visto.

Il vichingo lo guardò da sotto e sospirò: «Eccoti,» come se lo stesse riconoscendo, come se fosse finalmente giunta la fine di una lunga e solitaria attesa.

Due personaggi unici, ognuno sorregge e incita l’altro ad essere migliore senza intaccare il proprio essere.

Fen lo avrebbe aiutato. Avrebbe trovato una soluzione. La forza del vichingo incontrava la sua come la confluenza di due fiumi.

Da qui sono molteplici gli eventi che si innescano, tutti avvincenti e imprevisti, questo libro è pregno di carisma.

Caius, grazie al suo senso dell’onore e della giustizia , alla sua innata gentilezza e alla sua forza, affascina non solo il bel Vichingo, ma anche tutti quelli che gli stanno attorno.
È un personaggio meraviglioso, una Giovanna d’Arco che nel suo piccolo cerca di guidare e salvare la sua piccola comunità da numerose avversità. La sua crescita morale e personale mi ha molto affascinata.

A essere sinceri il libro parte lentamente, quasi a voler sottolineare la situazione idilliaca in cui si trova al momento il protagonista, poi c’è un crescendo di circostanze che fanno annaspare il lettore fino ad arrivare ad un finale stupendo.
Un pizzico di magia avvolge tutto il racconto, le leggende a volte non sono poi tanto tali, il tutto rende questo libro assolutamente imperdibile.

Per quanto riguarda la scrittura lo stile è scorrevole, la terminologia adatta al periodo, il POV unico del monaco rende benissimo i suoi pensieri, c’è tanta introspezione ma sempre agganciata agli eventi, perciò non è pesante ne ripetitiva. Anche gli altri personaggi sono molto ben delineati, vi affezionerete a tanti di loro, ognuno con un suo vezzo che lo contraddistingue.

Un appunto per chi non ama gli storici perché temono che i protagonisti subiscano il giudizio degli altri, che ne siano influenzati e condannati, non c’è nulla di tutto questo, credo che possa essere letto veramente da tutti. In conclusione non posso che consigliare assolutamente questo libro con la speranza che vi avvolga con la sua malia come ha fatto con me.

5 stelle per me

La copia ARC è stata gentilmente offerta della CE

Trama

Caius non è proprio sicuro della sua vocazione monastica. Certo, apprezza la sua vita di studio e lavoro all’interno della remota comunità di Fara, ma nelle sue vene scalpita lo stesso sangue guerriero degli antichi antenati romani, ed è solo tra le braccia del gentile amico e amante Leof che riesce a trovare un po’ di pace.
Quando però Leof viene ucciso dai vichinghi durante una razzia, Cai non è per niente disposto a porgere l’altra guancia e desidera solo potersi vendicare. L’occasione gli si presenta quando si imbatte in Fenrir, un giovane pirata vichingo in fin di vita e abbandonato dai compagni sulla spiaggia. Ma invece di impugnare una spada e cercare quella giustizia che il suo cuore tanto brama, Cai si trova a disobbedire al suo stesso abate e a usare le sue abilità di guaritore per salvare il proprio nemico.

All’inizio, il vichingo ripaga la sua generosità con un atteggiamento sdegnoso e aggressivo, ma con il passare del tempo, si lascia conquistare dalla sua generosità; mentre Cai, che aveva abbandonato l’idea di poter amare ancora, sente nascere dentro di sé una nuova e profonda attrazione.

Nonostante il sentimento sbocciato tra loro, però, Fen non riesce a dimenticare la lealtà che deve alla sua gente e fa di tutto per scoprire il segreto di Fara: un potente talismano che potrebbe rendere i vichinghi invincibili e distruggere per sempre il loro amore.

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