Recensione “La finestra di fronte”

di Gloria Pigino – Edito da More Stories

Recensione di Niji di La finestra di fronte

A volte capita che, nonostante si viva la vita desiderata e nonostante si faccia un lavoro che si ama, qualcosa intorno a noi ci faccia sentire in trappola.
È quello che succede ad Allegra, scrittrice di successo che ha realizzato molti dei suoi sogni e vive un matrimonio felice. All’improvviso, sente di non riuscire più a gestire le proprie giornate e le proprie emozioni. Non riesce a uscire da questa situazione di stallo, sebbene abbia un marito che ama molto e amici che la sostengono e la capiscono. Poi, il destino la mette sulla stessa strada di Gemma, una donna molto anziana, ma ancora forte e determinata che ha tantissime cose da raccontarle e che l’aiuterà a ritrovare la strada che aveva smarrito.
 
Allegra è un personaggio particolare, una donna che ha fatto della scrittura il suo mondo e che segue dei ritmi faticosi, scanditi da precisione e disciplina.
Gemma, invece, ha subito tanto, rimanendo in piedi nonostante tutto e ha una storia, chiusa dento di sé, che affida ad Allegra. Anche Gemma ha scritto, anche lei riusciva a “far vibrare le parole” e percepisce in Allegra una sensibilità e una capacità di comprensione che la spingono ad avvicinarla e a conoscerla.
Gemma ha mantenuto una grande lucidità e una forza d’animo che le hanno permesso di sopravvivere al dolore e di andare avanti.
I consigli che, nel corso del suo racconto, dà ad Allegra, sono preziosi e pieni di sentimento. Alcuni di essi mi hanno colpito il cuore per la loro forza.
 
 Ho trovato questo romanzo molto delicato, scritto con uno stile semplice ma a tratti evocativo, senza sbavature e con una buona dose di emotività. Ogni capitolo inizia con una citazione, una più bella e incisiva dell’altra. La narrazione è talvolta poetica e l’ambientazione, in una Torino autunnale, risulta adatta ma non prevaricante.
Ciò che colpisce maggiormente è il percorso di riscoperta di se stessa che Allegra compie involontariamente e che la porta a rendersi conto che la scrittura è anche emotività e coinvolgimento personali.

Il romanzo si legge velocemente, nonostante l’intensità delle vicende di cui narra. E, forse, questo è il suo unico limite. Ho trovato, infatti, troppo breve il racconto del viaggio che Allegra intraprende facendo una scelta che è il cuore a dettarle. Troppo veloce ed eccessivamente semplice il modo in cui riesce a trovare ciò che cerca. Troppo rapido il finale, sebbene pieno dei sentimenti più puri.

Ciò non toglie, però, che sia un romanzo che ci lascia una splendida nota di speranza. Ci racconta che raramente l’istinto si sbaglia e che per ritrovare noi stessi bisogna fermarsi, a volte, fare un passo indietro e concederci il tempo necessario per ristabilire il nostro equilibrio e le nostre priorità.
 
È una storia d’amore non canonica, che passa per le emozioni del cuore e arriva fino a ciò che, come dice la stessa Gemma, è l’unica cosa che davvero resta eterna: le parole scritte.

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama La finestra di fronte

A un passo dal coronamento del suo sogno, Allegra sprofonda nel baratro. La perdita dell’adorata zia la getta nell’angoscia e nulla sembra più darle lo stimolo per continuare a scrivere. Un incontro imprevisto e bizzarro mischierà le carte in tavola, spingendola a intraprendere un percorso che, partendo da Torino, la condurrà dapprima in un antico e austero convento tra le Alpi svizzere per poi giungere a Parigi, dove troverà ad attenderla un misterioso personaggio.

Una trama tessuta dalle sapienti mani del destino. Un tuffo nei ricordi, a cavallo tra presente e passato. Un viaggio nel mondo della scrittura e dei sentimenti, alla ricerca della felicità che solo la scoperta di se stessa le potrà donare.

Un romanzo delicato e coinvolgente, pieno di fascino e speranza.