Recensione ”L’uomo che amo”

di Mary Turner Thompson – Edito da Pienogiorno

TITOLO: L’uomo che amo

AUTORE: Mary Turner Thompson

CASA EDITRICE: Pienogiorno

GENERE: Romance contemporaneo FM

SERIE: Stand Alone

PAG: 252

DATA PUBBLICAZIONE: 09 marzo 2022

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Recensione di Manu di L’uomo che amo

Con questo libro l’autrice vuole farci conoscere la sua storia personale di donna innamorata e ingannata, purtroppo una realtà sempre più attuale.

Quando Mary conosce Will, lei è una donna di trentacinque anni con già una bimba piccola. Si conoscono online, iniziano una relazione epistolare a cui seguono telefonate e messaggi, poi finalmente trovano il modo per conoscersi.
La relazione avanza spedita, anche se ci sono alcuni punti oscuri nell’atteggiamento di Will, sembra davvero amorevole, affettuoso anche con la bimba, un uomo dai sani principi e contrario alle relazioni clandestine, così Mary accetta di sposarlo.

Le nozze ci mettono un po’ ad essere celebrate, Will sparisce spesso, anche per periodi lunghi, ma quando Mary chiede spiegazioni ecco la verità: Will è un agente segreto che si occupa principalmente di missioni anche fuori dalla nazione, in zone di guerra, posti pericolosi, tutte cose che però non può raccontare a nessuno. Nonostante Will dica di non poter procreare, presto dall’unione nascono due bambini, così insieme hanno tre figli, un marito con un lavoro segreto e un futuro poco chiaro.

Tutto funziona, o quasi, fino a una telefonata di un’altra donna, una che come Mary sembra avere un ruolo importante nella vita di Will, sempre che quello sia il suo nome. Il loro equilibrio già precario crolla, così come tutte le certezze di Mary. Chi è davvero l’uomo che ama?

Davanti a quella spiegazione era dura lamentarsi di essere stata bidonata, perfino per la nascita di nostra figlia; la delusione e la solitudine che avevo provato sembravano poca cosa al confronto e il sentimento predominante era il sollievo che fosse tornato. Mentre era via avevo vissuto in uno stato di ansia e preoccupazione costanti, portandomi dietro il cellulare ovunque nel caso avesse avuto necessità di contattarmi o fosse in grado di farlo.

La storia è narrata interamente da Mary, una parte della sua vita che è stata stravolta da un essere meschino che l’ha presa in giro per un lungo numero di anni, una parte della sua vita che non avrà indietro.

Tutta la paura, la vergogna, l’isolamento dai  suoi affetti perché con il tipo di lavoro che fa Will lei non può raccontare la verità a nessuno ovviamente. I suoi genitori e fratelli non lo vedono molto di buon occhio, l’uomo sembra un po’ troppo misterioso, per molto tempo ha anche problemi finanziari, loro vorrebbero solo un uomo che la ama e non l’essere complicato che ha deciso di sposare.

Una storia personale che viene abilmente raccontata come un giallo, l’autrice ha scelto di rivelare la propria verità perché vuole dare voce a quelle persone che sono state prese in giro, circuite, abusate psicologicamente, che si sono sentite sole e che la giustizia non ha comunque aiutato molto. Un libro non per tutti, ma personalmente sono molto felice di averlo letto e ringrazio per la copia arc. 

Quattro stelle per me!

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

4 stelle

Trama L’uomo che amo


In quanti modi si può coniugare il verbo tradire?
Quando Will Jordan entra nella sua vita, Mary è una trentacinquenne single quasi rassegnata a non trovare più l’amore. Invece quest’uomo, conosciuto online, attraente, affascinante, premuroso, la conquista come nessuno mai prima e quando infine le chiede di sposarlo, lei quasi non riesce a credere alla propria fortuna. È vero che Will si assenta spesso per lavoro, lasciandola sola con i due bambini che presto nascono dalla loro unione, ma quale matrimonio è davvero perfetto?

E quando lui le chiede soldi perché è in difficoltà, lei non pensa ci sia nulla di strano, perché è proprio questo che ci si promette sull’altare: nella buona e nella cattiva sorte. L’amore che prova per lui non lascia spazio a nient’altro. Se un messaggio ascoltato per caso in segreteria, un anello sconosciuto trovato sul letto, o l’ennesima assenza agli eventi di famiglia le fanno nascere un dubbio, Will lo scioglie con sicurezza. A parole o con carezze appassionate. Ha una spiegazione per tutto Will, e Mary alla fine si sente quasi in colpa per aver dubitato.

Ma un giorno una telefonata manda in frantumi il suo mondo. Forse suo marito non è chi dice di essere. Forse ha una seconda, una terza, una quarta vita, e in alcune di queste potrebbe essere perfino una persona pericolosa… Mary si sente sempre più come una mosca nella tela di un ragno. Ci sarà qualcosa di vero in quello che Will le ha raccontato, o la sua stessa vita è un castello di bugie? Ma come si può credere che sia falso tutto l’amore che hanno vissuto? E se è solo una finzione, come potrà mai avere ancora fiducia in se stessa, visto che ciecamente ci ha creduto?

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