Recensione “Nella nebbia”

di Federica Gaspari – Edito da Nua Edizioni

Recensione di Manu di Nella nebbia

Avevo letto con molto piacere il primo volume, dopo quel finale era impossibile che non volessi leggere il secondo, perché sono autoconclusivi ma una “trama orizzontale” li lega.

Alan Giuliani è un uomo tormentato dal passato, da una irrequietezza sentimentale che lo fa sentire solo e non trova pace, tutte le donne che ha amato hanno voltato pagina, tranne lui che non ha ancora capito cosa vuole.

Il nuovo caso lo porta ad indagare a Zero Branco, provincia di Treviso, un posto che sembra un po’ sperduto dove prati, boschi e nebbia la fanno da padroni e dove un serial killer sta seminando il panico tra gli abitanti.

Le vittime sono persone che apparentemente non hanno un legame, ben presto gli indizi fanno capire che c’è eccome, solo che è così subdolo che le piste sono molteplici.

Mentre i cadaveri aumentano senza una soluzione, le cose si complicano quando una pista riconduce a un caso chiuso e un’indagine vecchia di decenni che Giuliani non è mai riuscito a risolvere.

Mi guardo allo specchio appeso accanto alla porta della stanza 107 e sospiro. Ampi cerchi scuri circondano i miei occhi castani e le guance sono più scarne rispetto a qualche tempo fa. Da un anno a questa parte sento più gravoso il peso dei miei anni, dei miei insuccessi, delle sofferenze passate. Nonostante la terapia e gli sforzi che sto facendo, il passato continua a insinuarsi tra le pieghe della mia mente, spingendomi in basso, da dove è difficile risalire. 

Come sempre non voglio dare anticipazioni non richieste, anche questo secondo volume l’ho trovato davvero complesso, ben curato e spiazzante, anche la risoluzione del caso non è per niente banale.

Parlando del protagonista, posso dire che amo Giuliani. Un uomo non facile, con un carattere complicato, ha alcune manie e fobie che lo rendono comunque molto umano. Anche i suoi tormenti sentimentali sono sempre ben gestiti e mai eccessivi.

Posso dire che amo anche i vari personaggi secondari che ho ritrovato con piacere tra le pagine di questo romanzo. Forse ho una preferenza spiccata per una figura femminile in particolare, ma non voglio influenzare il giudizio quindi non vi dirò chi.

Ogni singolo personaggio che anima la trama è descritto e caratterizzato senza risultare incoerente, si vede il lavoro dietro alla storia. 

Intanto ringrazio, come sempre, la CE per la copia arc del romanzo e ringrazio anche l’autrice, perché è capace di creare storie sempre intriganti e mai scontate. Dopo questo finale la prego davvero di non farmi aspettare troppo per il terzo capitolo, perché lo esigo.

Cinque stelle

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama nella nebbia

In un campo, esposto come uno spaventapasseri, viene rinvenuto il cadavere decapitato di una donna con una testa di mucca sul collo.
Il criminologo del RIS Alan Giuliani viene richiamato da Cortina per indagare, e a lui si affiancheranno gli altri membri della squadra che ha lavorato per fermare il killer del fiume.
Il ritrovamento di altri corpi mutilati e ricomposti con teste di animale fa pensare a un serial killer che assembla i corpi come se fossero divinità egizie, ma Alan è convinto che non sia tutto: inizia a immaginare collegamenti tra questo caso, quello di Cortina e l’incidente dei suoi genitori.
Quando il caso dello spaventapasseri sembra essere a un punto morto, Giuliani fatica a reggere la pressione, finendo preda di uno stato di ansia crescente.
Sempre più in balia dei suoi deliri, sembra destinato a un declino inesorabile, ed è proprio in quel momento che il suo nemico nascosto nell’ombra si prepara a colpire.