Recensione ”Guerra”

di Laura Thalassa – Edito da Hope Edizioni

Recensione di Guerra

Come tante di noi ero in trepidante attesa di leggere cosa ci avrebbe riservato Guerra. Sinceramente la mia paura più grande era quella che i due libri si assimigliassero un po’, ma questo timore si è subito dissipato.

La diversità salta immediatamente all’occhio, c’è molto più romanticismo e comincia già abbastanza presto! Guerra infatti non appena vede Miriam a Gerusalemme, la reclama come moglie mandata da Dio stesso per stargli accanto e, pur non essendone realmente innamorato, le resta devoto e, per quanto possibile, misericordioso. Mirian, invece, verso di lui, prova unicamente disprezzo e orrore. Anche se pian piano l’attrazione li avvicina, Miriam non può fare a meno di tentare di ostacolare la missione di Guerra in ogni modo.  

Pensare a come i due possano venirsi incontro è praticamente impossibile. Guerra è di per se portatore di sventura, ama la battaglia, il suo non è solo un nome, ma è la guerra e lui la ama e ne gode chiaramente quando stermina intere città. Come si può cambiare la natura stessa di un essere? 

«Senti niente?» gli domando. «Quando uccidi?»

È arrivato il momento di ricordarsi che Guerra è il cattivo di questa storia. Si ferma e, continuando a darmi le spalle, risponde:

«Sì.» Aspetto che aggiunga qualcos’altro. Il silenzio si prolunga. «Provo sete di sangue ed eccitazione, oltre alla soddisfazione di un lavoro fatto bene.» Lo dice come se parlasse del tempo e non del massacro di migliaia di innocenti. Si gira.

«Sono tuo e tu sei mia, Miriam.» Tremo davanti a quelle parole.
«Ma non siamo uguali. Non dimenticarlo mai.»  

L’autrice secondo me ha fatto un ottimo lavoro nel rendere convincente questo cambiamento. Guerra commette immense atrocità ma un passetto alla volta va incontro alle più piccole richieste di Miriam.

La caratterizzazione della protagonista mi è piaciuta tantissimo, non è per nulla facile desiderare o legarsi ad un essere che si odia profondamente per quello che commette. Lei è rimasta orfana dopo l’arrivo dei cavalieri, quando il mondo stesso è stato stravolto, tredici anni prima.  Ha sempre dovuto cavarsela da sola ed è una vera combattente. 

Questa coppia è sia frustrante che  magnifica allo stesso tempo ma, soprattutto, è estremamente sexy. Il loro percorso emotivo è lungo e frastagliato.

Questo libro è diverso dal primo, a mio parere, anche per la tragicità. Mentre in Pestilenza ho pianto lacrime di sofferenza per gli appestati, in questo, nonostante le barbarie, non c’è la stessa atmosfera angosciante. Forse perché non conosciamo le vittime e non ci affezioniamo a loro, vengono falciate in pochi minuti e noi siamo spettatori sconvolti ma non emotivamente partecipi. Quello che invece mi ha lasciata angustiata, è quanto gli uomini che seguono Guerra siano assetati di sangue, violenza e cupidigia. 

Ho apprezzato tantissimo il finale mozzafiato e originale, impossibile prevederne gli avvenimenti. 

Non vedo l’ora di leggere Carestia, ma il mio cuore è già di Morte. Grazie alla CE per aver portato alla nostra attenzione questa serie meravigliosa. Consigliato

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Guerra

Sono arrivati sulla Terra ‒ Pestilenza, Guerra, Carestia e Morte ‒ quattro Cavalieri in sella ai loro temibili destrieri, diretti ognuno verso un angolo del mondo. Quattro Cavalieri con il potere di distruggere l’umanità, giunti sin qui per sterminarci tutti.

Il giorno della caduta di Gerusalemme, Miriam Elmahdy capisce che la sua vita è ormai finita. Le case sono in fiamme, le strade si sono trasformate in fiumi di sangue e un esercito di traditori massacra ogni singolo abitante della città. Non c’è possibilità di salvezza, soprattutto non dopo che Miriam attira l’attenzione dell’artefice di tutta quella distruzione: Guerra, il secondo Cavaliere. Tuttavia, quando il gigantesco e terrificante condottiero riesce a catturarla, invece di ucciderla inizia a chiamarla “moglie” e la porta con sé al suo accampamento.

Miriam si trova così ad affrontare un futuro che mai avrebbe immaginato: il mondo brucia davanti ai suoi occhi, città dopo città, e il responsabile di tutto ciò è il suo apparentemente indistruttibile “marito”, il quale, nei suoi confronti, si dimostra tuttavia tenero e gentile, nonché deciso a fare di tutto per conquistarla.

Miriam non è sicura di riuscire a resistergli, ma se c’è una cosa che ha imparato è che amore e guerra non possono coesistere e lei deve scegliere se arrendersi e assistere alla fine dell’umanità, oppure se sacrificare tutto, sentimenti compresi, pur di fermare il Cavaliere.