Recensione “Il campo delle ossa”

di Chiara Forlani – Edito da Nua Edizioni

TITOLO: Il campo delle ossa

AUTORE: Chiara Forlani

CASA EDITRICE: Nua edizioni

GENERE: Mistero/Narrativa gialla

SERIE: Le indagini del Foresto, vol.2

PAGINE: 269

DATA DI PUBBLICAZIONE: 31 marzo 2023

PREZZO: 4.99 formato ebook

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Recensione di Niji di Il campo delle ossa

È stato con immenso piacere che sono tornata a leggere le investigazioni di Attilio Malvezzi, chiamato da tutti il Foresto. Ancora una volta, si ritrova suo malgrado invischiato in un caso di non semplice soluzione.

Stavolta il mistero ruota attorno a un campo che confina con uno zuccherificio di Pontelagoscuro. Nel corso di scavi effettuati dalla stessa azienda, vengono rinvenute le piccole ossa di molti bambini, sepolti in quella zona nel corso dei secoli. L’infallibile intuito di Attilio viene sfruttato di nuovo dal suo amico maresciallo, che gli trova un lavoro stagionale nella fabbrica e lo prega di indagare con discrezione. Il giovane, dotato di grande empatia, non impiega molto a fare una scoperta ancora più terribile. Attilio, infatti, trova i resti di una bambina appena nata, il cui corpo è stato sepolto molto più recentemente rispetto a quelli di tutti gli altri. Ancora una volta, la vita di un piccolo paese viene sconvolta e la ricerca della verità porta a scoperte dolorose e agghiaccianti.

Chiara Forlani conferma di essere una bravissima giallista. Le pagine dei suoi romanzi non annoiano mai, fornendo al lettore appigli e indizi sui quali 

riflettere per tutta la durata della storia.

Ritrovare i personaggi del primo volume è stato emozionante per me, che avevo tanto amato “Delitto sull’isola bianca”.

Attilio Malvezzi non è cambiato molto rispetto al primo volume, ma chi ha apprezzato questo investigatore improvvisato in precedenza, non può non essere felice che la sua storia d’amore stia procedendo e che la sua fidanzata lo aiuti nelle indagini. 

È un uomo votato ad aiutare chiunque ne abbia bisogno, con un’intelligenza raffinata e una sensibilità spiccata. È in costante conflitto fra l’amore per il luogo in cui vive e l’odio per un’esistenza che non riesce a soddisfarlo come vorrebbe. Nonostante sia ben saldo nei suoi valori, percepisce la propria incapacità nel restare fermo e nel seguire una routine che lo fa sentire ingabbiato. Quel proiettile che ancora dimora nella sua testa, è un dono e una maledizione in egual misura.

Attilio è un protagonista che non puoi non amare.

Sullo sfondo di un’Italia profondamente diversa da quella che conosciamo oggi, si muovono attori con caratteristiche semplici e, forse proprio per questo, assai profonde.

La vita dell’epoca è descritta con cura e riesce a farti immergere nelle difficoltà che si vivevano anche solo per un semplice spostamento.

I personaggi sono funzionali alla vicenda, tutti hanno un ruolo importante e nessuno rappresenta un semplice contorno.

Nonostante l’autrice ci tenga a precisare che i luoghi del suo cuore sono appena accennati, io ho trovato le descrizioni dell’ambiente coinvolgenti e ben rappresentate.

Tutte le parole sono scelte con cura e, ancora una volta, mi sono persa nella pianura padana, percependo il calore di un’estate afosa sulla pelle.

L’investigazione è ben articolata e, sebbene la risoluzione del caso non comporti grosse sorprese, la delicatezza dimostrata dai personaggi coinvolti emoziona. Riesci a sentire l’ingiustizia e il dolore di un periodo molto diverso da quello che viviamo oggi.

Devo di nuovo elogiare lo stile narrativo di Chiara Forlani, intenso senza essere ampolloso. Riesce a far parlare nella stessa lingua personaggi con estrazioni sociali, cultura e professioni molto diverse fra loro. Non tutti sono in grado di farlo e, senza voler azzardare paragoni pretenziosi, uno dei romanzi in cui questo succede è citato proprio nella storia.

È uno stile che apprezzo in maniera particolare, perché coinvolge il lettore rendendolo parte della vicenda e dandogli la sensazione di osservare tutto dall’alto.

Non posso far altro che fare i complimenti all’autrice e consigliare questo romanzo anche a chi non ama il genere in maniera particolare. Ne vale assolutamente la pena.

5 stelle

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Il campo delle ossa

Attilio Malvezzi, detto il Foresto, si trova coinvolto dall’amico maresciallo dei carabinieri in una nuova indagine: durante gli scavi nei pressi dello zuccherificio di Pontelagoscuro sono emerse delle antiche sepolture infantili, oltre a un cadavere recente di neonato. Nel tentativo di chiarire il mistero delle piccole ossa che costellano il campo, il Foresto farà delle scoperte inquietanti, imbattendosi in monasteri dal passato oscuro e in squallide storie familiari di pazzia. Nel frattempo proseguono le vicende private dei personaggi che abbiamo conosciuto nel primo episodio, tra storie d’amore, grandezze e meschinità d’animo, il tutto immerso in una bollente estate padana.

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