Recensione “Prigionia e libertà”

di BA Tortuga – Edito da Triskell Edizioni

Recensione di Manu di Prigionia e libertà

Non avevo mai letto storie di B.A. Tortuga ma dopo questo ho già recuperato i primi due volumi della serie, perché voglio conoscere meglio anche gli altri protagonisti.

Dakota è un uomo appena uscito di prigione, accusato di aver violentato una ragazzina quando era un adolescente. Peccato che di prove, a parte la testimonianza della vittima, non ce ne fossero, infatti non è stato neanche analizzato il kit stupro, ritenuto inutile.

All’uscita trova un suo amico di penna, Sage, un ex detenuto che si occupa di aiutare le persone ad avere una seconda possibilità, con buona pace del suo fidanzato, agente di contea che non è convinto dell’innocenza di Dakota, tanto che chiede all’amico Jayden di indagare.

Jayden è un ex pubblico ministero che non esercita più da qualche anno. Accetta questo compito, anche con l’aiuto dei suoi genitori, visto che Dakota è figlio di una ricchissima famiglia che non ha fatto nulla per aiutarlo lasciandolo al suo destino.

Dakota lentamente sembra tornare a vivere anche grazie all’aiuto di Sage, ma ha sempre il terrore di una rappresaglia da parte della famiglia della ragazzina che lo vuole morto, non importa se agli occhi della legge ha pagato.

«Ora ti bacio,» lo avvertì Jayden, come se gli stesse dando un’ultima occasione per tirarsi indietro e scappare. Poi, si chinò e premette le labbra contro le sue in una carezza calda e decisa. Dakota aprì la bocca in parte per gemere e in parte perché aveva bisogno di respirare per un attimo l’aria di Jayden. L’altro ne approfittò per premergli la lingua tra le labbra e spingergliela dentro per assaporarlo. Le labbra di Dakota formicolarono. Di sicuro non era colpa della salsa, ma di qualsiasi cosa si trattasse lo fece ardere da capo a piedi.

Mi sono piaciuti molto i due protagonisti principali: Dakota con il suo timore di ritornare a vivere e Jayden con la sua smania di sistemare le cose. Il primo è un uomo che ha sofferto moltissimo e subìto cose orribili in prigione per poter sopravvivere. Non ritiene possibile che un uomo come Jayden possa interessarsi seriamente ad uno come lui, con nulla da dare.

Il secondo, invece, è un uomo intelligente, che ha scelto di lasciare la sua vecchia professione ma gli manca far parte di quel mondo. Appena capisce che Dakota potrebbe aver scontato una pena ingiusta si attiva a sue spese per sistemare il torto.

Di Jayden mi sono piaciuti molto anche i genitori. Due persone altolocate e intelligenti che vogliono solo la felicità del figlio, pronti a tutto per aiutarlo e sostenerlo, anche in una causa pro bono. Insieme sono molto interessanti. Dakota ha paura e si sente inferiore, ma Jayden riesce a farlo sentire una persona normale e un uomo che merita felicità e un futuro, ho amato molto questo aspetto del personaggio. Se cercate una bella storia di riscatto e di ritorno alla vita, di seconde possibilità e di uomini feriti, questa è la storia perfetta.

Quattro stelle!

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Prigionia e libertà

Dakota Landry esce di prigione dopo dodici anni. Sage, il suo nuovo amico, è il solo che capisce come si sente ed è determinato ad aiutarlo ad ambientarsi nella vita fuori da quelle quattro mura… e crede nella sua innocenza.

Jayden Wilson, ex pubblico ministero, su richiesta di Adam, il compagno di Sage, accetta di esaminare il caso di Dakota. Si propone di dimostrare che è solo un altro ex detenuto “innocente”, ma dopo essersi conosciuti, è sempre più convinto che l’uomo non abbia davvero commesso il reato per il quale tutti lo ritengono colpevole.

I guai seguono Dakota e, ora che ha libertà di scelta, niente è semplice mentre lotta per capire come imparare a vivere. E Jayden non è sicuro di come Dakota, o a dirla tutta un qualsiasi altro amante, possa entrare nella sua vita. Il passaggio dall’amicizia all’amore è lento, ma Dakota inizia a credere di meritarsi una possibilità nella vita e Jayden si innamora di Dakota ogni giorno di più. Ora devono solo confessare ciò che provano l’uno per l’altro.