Recensione ‘Turnabout: il rischio di tornare’

di Laurel Greer – Edito da Triskell Edizioni

TITOLO: Turnabout: il rischio di tornare

AUTORE: Laurel Greer

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni

GENERE: Romance Contemporaneo MM,

autoconclusivo

SERIE: Vino & Veritas #9

PAG: 335

DATA PUBBLICAZIONE: 10 aprile 2024

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Recensione di Manu di Turnabout: il rischio di tornare

Dopo due gradevoli FF, torniamo agli MM e lo facciamo con un’autrice che non avevo il piacere di conoscere, questa serie ci sta facendo scoprire della belle penne. 

Conosciamo meglio Carter e Auden.

Carter è un uomo che da anni si è trasferito in Canada dove la sua smania di successo lo ha portato a diventare vice direttore di una nota compagnia. 

Nel passato ha fatto la dolorosa scelta di lasciarsi indietro la famiglia e il suo ragazzo, Auden, non che l’abbia dimenticato ma volevano cose diverse e l’amore non bastava.

Quando un’emergenza famigliare lo riporta a casa per qualche giorno, sa che troverà Auden ma non è pronto ad affrontare quei sentimenti irrisolti che lo travolgono come uno tsunami.

Auden ha fatto la scelta di restare dove c’era bisogno di lui, ha sofferto terribilmente nel perdere il ragazzo che amava ma ha continuato con la sua vita. È un uomo che fa il lavoro che gli piace, ha un legame forte con quello che è il padre del suo ex e le difficoltà famigliari sembrano alle spalle, ma è felice davvero? 

Il ritorno di Carter, anche se solo per qualche giorno sembra destabilizzarlo più di quanto vorrebbe, forse quell’addio di tanti anni fa non ha chiuso così bene la loro storia. Crescere e cambiare non è abbastanza, i problemi che c’erano sono rimasti e la paura del futuro incerto è tanta. 

Tra un lavoro alla tipografia, una confidenza, una zia impicciona e il destino beffardo, Carter e Auden capiranno che mollare tutto non è mai la soluzione e che la felicità bisogna volerla a tutti i costi.

«Buongiorno.» Si acciglia. «Porca puttana. Non riesco a vedere abbastanza bene da trovare una scatola di fazzoletti.» Gli tolgo gli occhiali di mano e li lucido delicatamente sull’orlo della mia maglietta, poi glieli faccio scivolare di nuovo sul viso. «Va meglio?» La sua bocca si addolcisce in un sorriso. Mi fa scorrere il pollice dalla tempia alla mascella. «Sì.» Mi si stringe la gola. Combatto l’impulso di inclinare il viso e baciargli il palmo. Non voglio appoggiarmi alla sua mano. Non finché non saprò cos’ha in mente, cosa spera di ottenere.

Torniamo ad un trope che amo, il second chance. 

In questo caso Carter e Auden si sono amati moltissimo da ragazzi, le scelte di entrambi hanno creato una frattura dolorosa che ancora oggi fa male perché nessuno dei due ha mai detto la verità sul passato e la rabbia non è passata.

Non so chi ho preferito perché entrambi hanno avuto i loro motivi e le loro scelte dettate anche dalla giovane età le ho comprese molto bene, non vorrei darvi anticipazioni quindi non dirò altro sul passato.

Nella storia abbiamo modo di conoscere il presente che stanno vivendo, nessuno dei due ha una relazione e forse il motivo è che, nonostante il tempo, il cuore non ha ancora trovato la sua metà. 

Certo la strada è lunga perché il bisogno di espandersi e di trovare nuovi stimoli porta Carter ad essere sempre in movimento.

Di contro Auden ha paura dell’incertezza del futuro, preferisce la sua routine, il suo lavoro tranquillo alla tipografia con il padre di Carter, l’affetto della madre, il lavoro al Vino & Veritas e l’hobby che non ha avuto il coraggio di far diventare un lavoro.

Due uomini che apparentemente hanno la felicità ma che non hanno mai voltato davvero pagina, Carter sembra aver raggiunto i suoi obbiettivi, ha appena ottenuto una promozione, è un leader nato, ma tornare a casa gli fa capire che qualcosa nella sua vita manca: l’uomo che non ha mai smesso di amare. 

Auden sembra felice e realizzato, adora lavorare alla tipografia, è bravissimo, ha un bel rapporto con il suo capo, la madre sembra aver trovato un equilibrio ma il ritorno di Carter gli fa capire che oltre la rabbia è ancora l’uomo che ama con tutto se stesso ma ha paura a lasciarsi andare.

Una storia di occasioni perse, scelte sbagliate, incomprensioni, personaggi secondari simpatici (tipo la zia e la compagna), scorrevole con la giusta dose di dramma e passionalità, un’altra autrice da tenere d’occhio senza dubbio, alla prossima.

Quattro stelle e mezzo

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

4,5 stelle

Trama Turnabout: il rischio di tornare

Non ho tempo per una visita fuori programma a casa per aiutare mio padre nella sua tipografia, che non se la passa bene. La mia permanenza nel Vermont dovrà essere breve, per un paio di motivi: primo, sono un dirigente molto impegnato che cerca di scalare la vetta dell’azienda; secondo, il mio ex lavora ancora come braccio destro nel negozio di mio padre. E io non sono riuscito a dimenticarlo.

Nella tipografia di Burlington non è cambiato niente. Auden continua ad avere quel suo accento scozzese, sexy in maniera esasperante. È ancora bellissimo e ancora testardo. Tra il modo in cui manovra l’antica pressa con le maniche arrotolate e il suo secondo lavoro nell’enoteca inclusiva più alla moda di Burlington, tocca tutte le corde giuste per farmi sentire attratto da lui.

E anche le corde giuste per farmi innamorare di nuovo. Se non fosse che io sono il suo opposto. Io amo il cambiamento, mi piace correre rischi. Tutto ciò che lui evita.

Allora perché sto cercando di convincerlo che potremmo avere più di quello che abbiamo mai sognato, la possibilità di un “per sempre”?

Turnabout – Il rischio di tornare è una storia d’amore che parla di seconde possibilità, condita di interferenze familiari, lusinghe e un grosso aiuto da parte di fanatici della cancelleria artigianale.

Fa parte della serie Vino & Veritas ed è un bestseller su Amazon nella categoria della narrativa bisessuale!

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