Recensione ‘Il favorito del Re’

di Sarah Honey – Edito da Triskell Edizioni

Recensione di Il favorito del Re

Non avevo mai letto nulla di quest’autrice ma sicuramente Sarah Honey mi ha decisamente stupita in maniera oltremodo positiva con questo bel romanzo edito da Triskell.

Felix manca da molto dal suo regno natale ovvero Lilleforth. Andato via giovane per imparare a diventare uno stalliere, ora è riuscito a conquistare il posto di stalliere ufficiale.

Appena entrato in servizio, scopre un uomo avvicinarsi alla cavalla del Re e credendo che sia un ladro Felix cerca di farlo desiste dal rubare l’animale provando a sedurlo, peccato che quel uomo non sia altri che il Re Leopold.

Leopold era indeciso se sentirsi offeso dall’essere stato definito uno stronzo da quel tipo o se essere intrigato dalla proposta… perché c’era di sicuro una proposta a giudicare da come lo stalliere stava attendendo la risposta. Decise di stare al gioco, con l’anonimato che fomentava la sua eccitazione. «Ed esattamente, come potrei conquistare i vostri favori?»[…]
«Sto solo dicendo che forse potreste rimettere a posto quella sella, e invece di galoppare con il cavallo, potremmo trovare un altro modo per riempirvi il pomeriggio e far correre il vostro cuore.» Oh, tutto quello era incredibile. Il suo nuovo stalliere stava provando a sedurlo. Quella era la cosa più divertente che Leopold avesse fatto in anni, e se avesse giocato bene le sue carte, sarebbe potuta persino migliorare.

Tra i due è subito attrazione e scintille, entrambi sanno che è una cosa temporanea atta solo a divertirsi insieme ma cosa succederà quando faranno capolino anche i sentimenti?

«Quindi è vero che non intendi sposarti?» Leo si sollevò e lo guardò. «Ovvio che no. Sono felice come sto.» Fece una pausa, posò una mano sulla coscia del compagno e strinse piano, guardando Felix con occhi decisi. «Con te.» Il cuore di Felix fece una capriola nel petto. Non era giusto che Leo dicesse cose come quelle quando entrambi sapevano che non ci sarebbe mai stato nulla di più. Ma, al tempo stesso, avrebbe tenuto stretto quel ricordo, al di là di come fossero finite le cose. Quando sarebbero finite.

Mi sono divertita a leggere quest’opera, la penna di quest’autrice è fantastica.
Pur essendo un romanzo ambientato in un’epoca medievale e ha conservato un linguaggio che ben si sposa con l’ambientazione, Sara Honey è riuscita per a mantenere uno stile frizzante e simpatico che mi ha tenuta incollata al romanzo fino alla fine.

La storia tra Felix e Leo è molto carina, la classica storia tra popolano e reale, ma l’autrice è riuscita, inserendo un leggero Bdsm, un piccolo intrigo e un colpo di scema, a rende movimentata e stuzzicante la trama.

Se volete una lettura un po’ diversa, ambienta in un reame al tempo di re, principesse, cavalieri e stallieri che vi diverta e vi intrighi questa nuova uscita di casa Triskell è quello che fa per voi, nel frattempo io aspetta il prossimo volume di questa serie.
Per me 4 stelline e mezzo

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Il favorito del Re

Re Leopold di Lilleforth guida bene il suo regno. È bello, intelligente e affascinante. Non meraviglia che i reami vicini siano ansiosi di fornirgli una principessa da sposare. Ma c’è un solo problema: a Leo le principesse non interessano. I suoi gusti sono piuttosto rivolti verso gli aitanti giovani maschi a cui piace essere sculacciati.

Felix Hobson ha lasciato il reame di Lillefoth da adolescente per imparare a fare lo stalliere. Lontano da casa aveva imparato molto, ma non tutto aveva a che vedere con i cavalli, anche se i frustini c’entravano quasi sempre. Ormai adulto, Felix è tornato a casa per assumere il suo ruolo ufficiale di stalliere reale, con la speranza di numerose opportunità per rotolarsi nel fieno.

Quando Felix scambia Leopold per un ladro di cavalli e prova a sedurlo, Leopold è deliziato dall’irriverente e attraente giovane, e volano scintille. La loro relazione è solo uno scherzo fino a che entrambi non si ritrovano all’improvviso innamorati alla follia. Ma ciò che c’è tra loro non può durare, vero?