Recensione ‘Io sono la Contessa’

di Cinzia Giorgio – Edito da Newton Compton Editori

TITOLO: Io sono la contessa. Matilde di Canossa: la vita di una delle più grandi donne della Storia

AUTORE: Cinzia Giorgio

CASA EDITRICE: Newton Compton Editori

SERIE: Autoconclusivo

GENERE: narrativa storica

PAGINE: 288 pagine

DATA DI PUBBLICAZIONE: 23 gennaio 2024

PREZZO: 5,99 formato ebook, 12,26 copertina flessibile

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Recensione di Niji di Io sono la Contessa

Incuriosita da sempre dagli incredibili profili storici di alcune donne, mi sono immersa nella lettura di un romanzo che è decisamente andato oltre le mie aspettative.

La vicenda si apre con la professoressa Demetra Fusselman, ricercatrice e studiosa di Storia, che viene chiamata in Vaticano per visionare e restaurare la biografia ufficiale di Matilde di Canossa, scritta da Donizone. Si rende conto subito, però, che fra quelle pagine è custodito un memoir scritto proprio dalla stessa contessa.

Cinzia Giorgio ci trascina in un mondo lontano, regalandoci un romanzo biografico di incredibile bellezza e intensità. 

Ci trasporta in un periodo turbolento per la Chiesa e il Sacro Romano Impero, quello della lotta per le investiture.

Ci racconta di una donna incredibile, con possedimenti così estesi da essere temuta dallo stesso imperatore.

Matilde è stata fin da giovane uno spirito indipendente, completamente diversa dall’immagine che abbiamo delle donne del suo tempo. L’Alto Medioevo è ricco di personaggi che hanno tracciato le linee della storia dell’Europa e Matilde rientra a pieno titolo fra questi.

Costretta dagli eventi e dalle convenzioni del tempo, oltre che da un contratto che sua madre aveva stipulato con il suo secondo marito, Matilde sposa il suo fratellastro, Goffredo il Gobbo che non ama e che, anzi, disprezza profondamente.

Nonostante le sventure che hanno colpito la sua vita fin da piccola – la morte del padre, della sorella e dell’amato fratello – Matilde non si abbatte. Decide di riprendere in mano la propria esistenza e lo fa contravvenendo a tutte le norme dell’epoca.

Dotata di un intuito politico e militare fuori dal comune, riesce a ritagliarsi un ruolo fondamentale nella Storia.

La sua vita è stata costellata di lotte per la Chiesa, intrighi, tradimenti e due diversi amori per gli unici due uomini che non avrebbe mai potuto avere.

Incontriamo figure di incredibile spessore, viviamo in prima persona le battaglie che l’hanno vista protagonista e quasi sempre vincitrice. La sua ferma volontà di essere padrona del suo destino, il desiderio di essere libera e in grado di amministrare i suoi vastissimi territori, ci rimandano l’immagine di una donna che ancora oggi è considerata un esempio di abilità e di grande attitudine al comando.

In un mondo governato esclusivamente dagli uomini, Matilde sceglie la libertà. Decide di non avvizzire nelle stanze di un palazzo, ma di essere protagonista della propria esistenza e della Storia.

Colta, ricca, bellissima, sfrutta le sue innumerevoli doti senza mai tirarsi indietro, anche a costo di affrontare rinunce e umiliazioni. Matilde possiede i doni di intelligenza e passione che restano in costante equilibrio nella sua vita e che la portano a vivere ogni giorno con intensità.

Sono rimasta molto affascinata da come l’autrice, un’esperta di storia delle donne, abbia scelto di impostare il romanzo. Alcune parti risultano narrate dalla stessa Matilde, altre invece sono in terza persona. Questo contribuisce a dare un senso di maggiore completezza alla storia che racconta, comunque, di episodi realmente accaduti e di personaggi che popolano le pagine dei nostri manuali di Storia.

Nonostante ciò, non mancano momenti di grande intensità emotiva che mi hanno commossa molto. 

Una vicenda, quella che vede protagonista Matilde di Canossa, che vale assolutamente la pena conoscere bene, anche attraverso le pagine di una sua biografia romanzata. 

Era donna consapevole che la sua libertà di azione era data soprattutto dal suo rango, ma proprio per questo degna della massima stima. Non tutte le donne nobili della Storia, infatti, hanno avuto la sua stessa forza e la sua stessa determinazione.

Come talvolta capita ancora alle donne di oggi, Matilde ha dovuto provare di essere in grado di fare tutto ciò che faceva un uomo, dimostrando di riuscire a farlo persino meglio.

Un romanzo, questo, che merita senz’altro di essere letto.

Cinque stelle

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Io sono la Contessa

Mentre sta lavorando al restauro di una preziosa copia della Vita Mathildis, la biografia ufficiale di Matilde di Canossa scritta da Donizone, la professoressa Demetra Fusselman fa una scoperta che la lascia di stucco. Nascosto tra le pagine del manoscritto c’è infatti un altroin folio, che riporta una firma inequivocabile: “Matilda. Dei gratia si quid est”. Demetra si rende subito conto di avere tra le mani un vero e proprio memoir, scritto di suo pugno dalla signora di Canossa. Si dipana così l’epopea della celebre contessa.

Una storia inizialmente sciagurata, tra la prigionia insieme alla madre su ordine dell’imperatore Enrico III e il triste matrimonio con il fratellastro Goffredo il Gobbo, ma che cambia in modo decisivo quando l’ancora giovane Matilde decide di prendere in mano le redini della sua esistenza e di fare la Storia. Tra nobili, papi, intrighi di palazzo, amori e ambizione sfrenata, Matilde racconta la sua versione dei fatti e di come ha cambiato il proprio destino e quello di molti altri. Amore, odio, passione e ambizione: chi era davvero Matilde di Canossa?

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