Recensione ‘Absinthe’

di Selene Alaska – Edito da Triskell Edizioni

TITOLO: Absinthe

AUTORE: Selene Alaska

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni

GENERE:  Romance Paranormal, dark academia, urban fantasy

SERIE: Standalone

PAGINE: 363

DATA USCITA: 5 ottobre 2023

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recensione silvia m.

Recensione Absinthe

Absinthe (assenzio) è un Romance MM che lascia il segno. 

La cosa che mi è piaciuta di più è la scrittura che le autrici hanno messo in campo, ricca, elaborata, armoniosa, piena di vocaboli ricercati e tuttavia scorrevole. Hanno saputo dar vita ad un  viaggio attraverso l’arte, la danza, la lettura classica e la poesia, la musica, insomma un vero tripudio di amore per la cultura in un dark academia degno di questo nome. Troppe volte questa classificazione viene usata in modo improprio, ovvero come un Romance o non, ambientato in una scuola o college dove succedono cose oscure… in realtà il suo vero significato è proprio l’amore per ogni tipo di arte e cultura e per ogni tipo di conoscenza. 

La caratterizzazione dei personaggi è ben fatta, sono costruiti con cura e rimangono coerenti per tutto il libro. È un multipov, ci sono diversi punti di vista e li ho apprezzati tutti. Vi farò un accenno ai personaggi principali ma non agli altri per non fare spoiler. 

Julian è nato 500 anni fa, è un Conte e per una scelta assai discutibile, di cui si pentirà, decide di diventare vampiro.  È colto, sensibile, malinconico, un ‘uomo’ buono che non concede facilmente il suo cuore. James invece è un demone e, come tale, fa cose veramente bestiali, da togliere il fiato, difficile amarlo o comprendere le sue motivazioni. 

Vive una vita dedita al peccato tra i vizi e il piacere, moralmente nero, non grigio, perché grigio presuppone che ci sia del bene e qui non se ne vede l’ombra. Ha il cuore spezzato da un amore perduto e non riesce a trovare pace. Se pensate che incontrare Julian lo faccia cambiare, siete in errore. 

Il loro rapporto da principio è dissoluto, proprio come James, fatto di alti e bassi, nato dalla necessità e da un ricatto a cui James deve obbedire. È l’attrazione che muove i loro corpi e le loro menti, perché hanno già amato in passato e nulla potrà portarli ancora così in alto.. o forse si? Si evolverà fino a diventare più profondo e totalizzante ma, giustamente, ci vorrà tempo e sofferenza. 

Tuttavia ci sono un paio di cose che mi hanno lasciata perplessa. La prima è che, a parte l’inizio, non c’è una vera e propria collocazione temporale. Visto il linguaggio si poteva essere sia nel 1800 che cent’anni dopo. Solo quando oltre metà del libro si accenna ai cellulari e a internet ho spostato il calendario all’era attuale, ma avrei preferito più coerenza in questo senso.

La seconda è il finale, l’ho trovato un po’ frettoloso, mi ha lasciata con più domande che risposte, credo, e spero, che ci sia in programma un seguito dove mi piacerebbe anche vedere evolvere il rapporto tra i protagonisti. 

La trama mi ha dato discrete soddisfazioni, con il cattivo di turno che ci tiene a far soffrire il nostro Julian, vendette, tradimenti, complotti, torture, continui cambi di scenario che hanno reso la lettura interessante. L’ambientazione e l’atmosfera sono  perfettamente in linea con i personaggi, cupe, malinconiche, decadenti. 

Un vero dark academia LGBTQ, una rarità, che consiglio a chi ama i personaggi feroci che non hanno nulla da perdere, gli amori affamati, l’elevazione dell’arte e della cultura come salvezza dell’anima. 

4 stelle per me 

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

4 stelle

Trama Absinthe

La morte, signora volubile e temuta, veglia su ogni anima e la brama. L’ultimo respiro di ogni essere finito le appartiene e chi osa cercare di ingannarla non può che essere condannato a un’eternità di dolore e sofferenze. La morte è un bacio di gelida quiete, l’eternità è un nulla viscoso di peccato.
Julian è sfuggito alla morte diventando un vampiro, ma la maledizione di un’eternità di sangue l’ha messo in catene. James è sfuggito alla morte diventando un demone, ma la morte gli è comunque rimasta dentro e lo segue in ogni dove da quando è tornato dall’inferno.

I cuori di entrambi vivono in un passato da dimenticare, i corpi si muovono in un presente in bilico tra vizi e virtù. Le menti, le colonne portanti della loro esistenza, sostengono il gran tempio delle loro vite nutrendosi d’arte. E il passato dimostrerà di non essere poi così impotente sul loro presente.

Jago, burattinaio inarrestabile, ha sete di vendetta e niente gli impedirà di ottenerla: Julian è il suo antagonista da annientare e James un mero strumento da piegare.
Peccato che James, un dandy che mai si è inchinato davanti ad anima viva o morta, non appartenga a nessuno se non alla musica del proprio violino.

Peccato che Julian, un affascinante Conte dalle fattezze angeliche, annientato dal senso di colpa per i propri errori passati, si rivelerà più interessante e nobile di quanto prospettato.

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