Recensione ‘L’amore che (non) meritavo’

di Irene Pistolato – Self Publishing

Recensione di L’amore che (non) meritavo

Quando sono arrivata alla fine del libro su Thomas mi sono chiesta cosa sarebbe successo a suo fratello Costantino. In questa nuova novella Irene Pistolato ha risposto ad ogni mia domanda con il suo solito stile dolce e un po’ romantico.

Costantino ha deciso di risistemare la sua vita e di provare ad essere l’uomo e il fratello che Thomas merita facendosi aiutare e frequentando anche un gruppo di aiuto dove conosce Enea il suo sponsor.
Visto le sue azioni passate, non vuole essere un peso per il fratello, così lo convince di avere tutto sottocontrollo.
Ma il suo carattere chiuso impensierisce Enea che una sera lo segue e capisce che che il ragazzo è nei guai.

«Ti prego dimmi che non vivi nella tua auto.» Il suo sussulto è sufficiente come risposta. «Da quanto?» Sembra rimuginare sulla risposta, forse per decidere se dirmi la verità o raccontarmi una nuova bugia. «Da quasi un mese.»

Grazie ad Enea, Costantino riesce pian piano a sbrogliare la matassa che è la sua vita, facendo anche luce su alcune situazioni passate.

«Perché lo fai?» domanda con le mani strette sul volante e lo sguardo fisso davanti a sé. «Non ti lascerò morire di stenti solo perché sei troppo testardo.» Gli poso una mano sulla spalla. «Sono il tuo sponsor e voglio darti una mano a stare meglio.»

Cosa succederà quando l’amicizia e la fiducia si trasformeranno in altri sentimenti…. A voi scoprirlo!

Il mio sguardo cade sulle sue labbra che sembrano così morbide. Quando le lecca in un gesto involontario, qualcosa si smuove dentro di me. Perché ho un improvviso e insensato desiderio di baciarlo? Non ho mai pensato di voler baciare un uomo prima d’ora, non mi è mai passato nell’anticamera del cervello. Ho sempre avuto un certo disgusto per gli omosessuali, no? Cerco di ricordare il motivo per cui me la prendessi con loro, ma l’unica sensazione che viene a galla non è esattamente disgusto. Oddio, sono così confuso!

Devo dire che Irene Pistolato è riuscita a stupirmi anche questa volta donando a Costantino e alla sua storia un finale giusto per le peripezie che questo ragazzo deve patire.

L’autrice è riuscita a intessere nella trama, che ho trovato piacevole, tematiche importanti che però vengono esposte con estrema delicatezza ma senza essere romanzate o banalizzate in maniera eccessiva.

Sicuramente avrei preferito qualche pagina in più, poiché lo sviluppo della storia d’amore tra i due protagonisti e dell’accettazione della nuova sessualità da parte di Costantino, mi pare leggermente affrettata, mentre la costruzione dei personaggi e della loro introspezione risulta buona.

Se avete amato i precedenti volumi della serie l’amore…, non potete perdervi questa nuova novella, in attesa dei prossimi volumi.
Per me 4 stelle.

La copia Arc è stata gentilmente offerta dall’autrice

Trama L’amore che (non) meritavo

Costantino sta tentando di rimettersi in piedi dopo anni vissuti allo sbando. L’alcol era l’unica cosa che riusciva a tacitare i brutti pensieri, a farlo andare avanti. Era anche la causa dei suoi scatti d’ira e vuoti di memoria, che hanno allontanato suo fratello Thomas. Una volta toccato il fondo, però, decide che è ora di risalire, prima di perdere anche se stesso.

E ha bisogno di aiuto per farlo.

Enea ha avuto un passato burrascoso, la dipendenza l’ha quasi portato a perdere tutto, ma è riuscito a venirne fuori con molta fatica e tanti sacrifici. Per questo ha deciso di dedicare la sua vita ad aiutare chi sta passando il suo stesso inferno. Prende così sotto la sua ala protettiva quell’uomo spaesato e bisognoso di cure, non sapendo che da quel momento sarebbe cambiato tutto.

Costantino prova finalmente qualcosa grazie a Enea, qualcosa che lo confonde, ma che allo stesso tempo non è mai sembrato tanto giusto.

Merita davvero tutto quell’amore?

Non ne è poi così sicuro…