Recensione ‘Morte’

di Laura Thalassa – Edito da Hope Edizioni

Recensione Morte

Questa eccezionale serie ha concluso il suo percorso in modo magistrale con l’arrivo di Morte, un personaggio molto atteso e destinato ad essere amato. Morte, enigmatico e affascinante, assume il ruolo di portatore di vita, mietitore e traghettatore di anime. A differenza del mio preferito, Carestia ♥️, Morte non nutre odio per il genere umano; al contrario, è guidato da una missione irremovibile dalla quale nemmeno la donna a lui destinata, Lazarus, riuscirà a distoglierlo. Lei è una figura forte ma complessa, è caratterizzata dalla peculiarità di non poter morire o di morire solo per rinascere.

Dopo una lunga ed estenuante lotta a cui entrambi sembrano diventare sempre più ossessionati, Lazarus è costretta a cambiare tattica… 

Morte si rivela una piacevole sorpresa, il solo tra i cavalieri a cadere vittima della sua predestinata e ad adorarla sin da subito. La sua dolcezza, premura e devozione emergono in modo tangibile, rendendolo il più tenero tra tutti, ma solo verso la sua donna. Pur non instaurando una connessione immediata con il suo personaggio, ho trovato molte note positive. Lazarus, d’altra parte, è stata una sfida, tuttavia la trama ben congegnata è riuscita a catturare la mia attenzione e sono riuscita a soprassedere sul carattere particolare della protagonista. 

Riassumendo l’intera serie: 

Pestilenza è il più doloroso emotivamente, ma anche il più emozionante. 

Guerra è il più combattivo e testardo. 

Carestia ha sofferto profondamente, rendendo la sua vendetta verso gli umani la più feroce. In questo libro ho amato tantissimo la coppia, per me la più complice di tutte.

Morte è tenero verso la donna amata ma anche determinato nella sua missione.

Questa serie, con i suoi quattro personaggi unici e le storie d’amore intense, sensuali e sofferte, merita sicuramente di essere consigliata a chi cerca un’esperienza Fantasy diversa dal solito. 

Per me, quattro stelle.

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Morte

È conosciuto con molti nomi: Thanatos. Cavaliere. L’ultimo angelo di Dio. 

E infine, naturalmente, quello più familiare di tutti: Morte.

Il giorno in cui Morte giunge nella piccola città dove abita Lazarus Gaumond e uccide tutti gli abitanti in un colpo solo, l’ultima cosa che si aspetta è di vedere una sopravvissuta. Lazarus, però, possiede un suo dono particolare: non può essere uccisa. Né dagli umani, né dalla Natura e neppure da Morte in persona.

Lei possiede l’unica anima che Morte non riconosce. L’unica che non può liberare dal peso della carne. Così come non può ignorare il desiderio di fare sua la proprietaria di quell’anima. La vuole, disperatamente. E più a lungo lei cerca di arrestare la sua furia omicida, più lui non riesce a starle lontano.

Fino al giorno in cui Lazarus incrocia il cammino degli altri tre Cavalieri e si trova, suo malgrado, a dover stringere con loro un patto: sedurre Morte per salvare il mondo. Una missione difficilissima, resa ancora più complicata dal fiume di sangue che scorre tra loro. Ma l’attrazione che Thanatos prova nei suoi confronti è innegabile e, per quanto Lazarus provi a contrastarla, anche reciproca. Sembra infatti impossibile resistere al fascino di quell’essere antico quanto bellissimo e al suo tenebroso abbraccio.

La fine è vicina. L’umanità è destinata a perire e neppure i primi tre Cavalieri sembrano capaci di impedire a Morte di portare a termine la sua missione.

Solo Lazarus può riuscirci.