Recensione ‘Pent Up’

di Mae Harden – Edito da Triskell Edizioni

Recensione di Manu di Pent Up

Sembra che siamo giunti alla fine delle vicende a Sonoma, conosciamo finalmente Julia e Mateo.

Julia è la piccola di casa, infermiera nel reparto di pediatria, giovane ma con le idee chiare, un peperino che non sta zitta neanche se ne va della sua vita. Ha scoperto che un medico alza un po’ troppo il gomito e così non ha esitato a denunciarlo, ora sono entrambi sospesi in attesa di indagini.

Mateo è sempre stato il suo amico, quello con cui fare i dispetti, quello pronto a tutto ma poi sono cresciuti.

Quando erano più giovani, Julia si era presa una cotta spaventosa per il fratello maggiore di Mateo, anche se non ha mai concluso nulla,  Mateo si è arruolato per starle lontano.

Ora, dopo otto anni, complice la fine della carriera militare, lui è di nuovo a casa, si occuperà del padre e andrà a lavorare per una agenzia di sicurezza e investigazione, almeno quelli sarebbero i programmi.

Quando scopre che Julia è in pericolo e che il medico è pronto a tutto per avere vendetta, si ritrova a convivere e la passione sopita emerge in tutta la sua potenza, anche se il timore che qualcuno non sia d’accordo è elevato.

«Scusa, ma sei stata persa per lui per anni. Non puoi negarlo.» Sospira, rovesciando la testa all’indietro per guardare il soffitto. «No… ovviamente, non dico che sbagli ma, uno dei vantaggi di crescere è poter guardare indietro e apprezzare quanto fossero incasinate le tue priorità. So com’ero e cosa credevo di volere. Tuo fratello è un… bravo ragazzo.» «No, non lo è,» intervengo. Julia si mette a ridere. «Hai ragione. Non lo è. Cercavo solo di essere gentile.» Scrollo le spalle. «È mio fratello, quindi devo volergli bene, anche se è un idiota. Ma fidati, sono consapevole dei suoi difetti.»

Questa volta non ho una preferenza, con i loro pregi e i loro difetti mi sono piaciuti entrambi i protagonisti. 

Certo lei è un osso duro, testarda e orgogliosa ma ha un grande cuore e l’affetto che ha per i piccoli pazienti e l’importanza dell’etica sono una priorità, un punto a suo favore senza dubbio.

Lui un uomo che sa cosa vuole ma teme di essere la seconda scelta, protettivo e passionale, ama le sfide e grazie anche al caso che lo porta ad avvicinarsi a lei come non è mai stato, tra una serata  al cinema e una confidenza notturna, capirà che è lei quella giusta.

Ho apprezzato anche la presenza allegra e spensierata del resto del gruppo, le tre coppie già formate, il salto temporale di qualche mese per vedere come va nel futuro, una bella caratterizzazione dei personaggi.

Se avete apprezzato i precedenti volumi, vi piacerà anche questo ultimo, storia scorrevole, poco dramma, un pizzico di suspence e un bell’epilogo. Peccato che Asher sembra rimanere senza una sua storia ero un po’ curiosa ma magari l’autrice cambia idea.

Quattro stelle e mezzo.

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Pent Up

Sono innamorato di Julia Donovan da quando ho iniziato ad andare in bicicletta senza le rotelle. Mi sono arruolato in Marina a diciotto anni, solo per non vederla più struggersi per mio fratello maggiore. A causa di un infortunio e del conseguente congedo anticipato, sono tornato a Sonoma per il primo lungo periodo in otto anni.

Avevo tutte le intenzioni di evitare Julia. Di costruirmi una vita civile che non mi facesse incrociare la sorellina del mio migliore amico. Com’è quel detto sulle buone intenzioni? Ecco… sono definitivamente fottuto. Non posso certo andarmene e lasciarla senza protezione, non prima di aver beccato quel bastardo che la minaccia. Quindi, rimango incollato a lei, anche se questo significa sopportare l’infinita tortura di essere abbastanza vicino da poterla assaggiare e dover invece tenere le mani a posto.