Recensione “Un erede sconveniente”

di K.J. Charles – Edito da Triskell Edizioni

Data pub.: 09/2020


TITOLO: Un erede sconveniente

AUTORE: K.J. Charles

CASA EDITRICE: Triskell Edizioni

GENERE: Storico MM

SERIE: Sins of the cities vol 3, Autoconclusivo

PAG: 273

DATA PUBBLICAZIONE: 5 Ottobre 2020

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Recensione in anteprima di Un erede sconveniente

Mark lavora come investigatore privato ed è stato assunto dal suo amico avvocato Nathaniel Roy per scovare il legittimo erede: il Conte di Moreton. Come anticipato dal volume precedente di questa serie, il presunto Conte, nipote di Clem Talleyfer è proprio Pen Starling. Famoso acrobata trapezista che lavora in coppia con la sorella gemella Greta. 

Nei primi due libri abbiamo assistito ad omicidi, assassinii e giochi di potere per trovare il legittimo erede e ribaltare le sorti dei Moreton.

Era talmente perfetto che Mark non riusciva a respirare. […]Con il corpo di un giovane Dio e gli occhi diffidenti di un lupo. Mark non era in grado di pensare ad altro che a quegli occhi e al retrobottega, a pochi metri di distanza da loro.

Pen è un uomo molto particolare e quando incontra Mark per la prima volta, pensa di aver trovato una persona che potrebbe davvero piacergli. I due si avvicinano poco per volta, ma quando Mark rivelerà a lui e alla gemella il vero motivo per il quale li stava cercando, il loro rapporto potrebbero essere in grave pericolo. Mark è una persona dolcissima che fa tutto ciò che è necessario perché giustizia sia fatta, anche se è consapevole che potrebbe mettere a rischio il suo cuore e la nuova fragile relazione con Pen. 

Mark gli aveva dato retta, gli aveva fatto delle domande e aveva riflettuto su quello che era. A Mark piacevano i suoi capelli, accettava il fatto che le persone non avevano soltanto due generi e voleva rivederlo. E Pen non poteva fare a meno di sentirsi le ali sotto i piedi.

La situazione è molto delicata e provare la vera identità dell’erede legittimo non sarà facile. È arrivato il momento di tirare le somme e porre fine alla scia di omicidi, che il terribile assassino si sta lasciando alle spalle. Riusciranno questi due uomini a sopravvivere a tutte le avversità che il fato pone sul loro cammino? 

“[…]Pensavo di sapere cosa fosse meglio per te, però sbagliavo. Sono io quello che avrebbe dovuto ascoltare di più e non ti chiedo di perdonarmi ma, maledizione, vorrei che mi permettessi di aiutarti, per quello che posso. […]”

Un erede sconveniente è, fra i tre libri della serie, quello conclusivo e anche il più dolce e romantico. Per tutta la prima parte del romanzo, vi è la ripresa della narrazione di quanto accaduto verso la fine del secondo libro. Dopodiché gli eventi si susseguiranno e la storia  proseguirà. 

Inizialmente, il ritmo procede serrato, la narrazione scorre fluida e risulta coinvolgente. Dopo la prima metà, però, la storia rallenta notevolmente, facendo calare l’attenzione riguardo ai fatti fino a diventare a tratti leggermente noiosa e ripetitiva. 

Ho amato molto, invece, la parte finale, dove il racconto torna ad avere un ritmo più intrigante e invoglia il lettore a proseguire per scoprire la sorte dei nostri protagonisti.

Ho adorato ritrovare i personaggi dei primi volumi, e ho apprezzato particolarmente i protagonisti secondari, come la sorella gemella di Pen, Greta così come il cugino di Clem, Tim. Personaggi fondamentali nel corso della narrazione e che sostengono i nostri protagonisti, aiutandoli ad arrivare a capo di questo mistero. Anche Mark e Pen sono molto peculiari e affascinanti per i loro rispettivi caratteri, cosa che mi ha coinvolta molto. Personalmente avrei preferito leggere qualche scena in più con i due protagonisti, piuttosto che svariate pagine di conversazioni ed eventi familiari. 

Sicuramente una degna conclusione per questa serie storica ricca di oscuri misteri, assassinii, combutte e tradimenti. 

Consigliato dopo la lettura dei primi due libri di Sins of the cities. 

4 stelle per me.

La serie Sins of the Cities è composta da: 

  1. Un’inattesa attrazione – recensione
  2. Un Vizio innaturale – recensione
  3. Un erede sconveniente

La copia ARC è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

4 stelle

Trama Un erede sconveniente

Nella Londra vittoriana, un investigatore privato trova la passione, il pericolo e l’amore di una vita mentre dà la caccia a un aristocratico perduto.

Sulle tracce del figlio segreto di un conte, l’investigatore Mark Braglewicz rintraccia la sua preda a teatro, mentre si esibisce come trapezista con la sorella gemella. Aggraziato, bellissimo, sfuggente e forte, Pen Starling è diverso da chiunque altro Mark abbia mai conosciuto in vita sua… ed è anche tutto ciò che ha sempre desiderato. Ma l’acrobata dalla lunga chioma ha un titolo nobiliare e una fortuna da rivendicare.

Pen non vuole vivere come un uomo, e men che mai come un nobiluomo. Il pensiero di essere ricco, titolato e sempre sotto i riflettori lo terrorizza. Gli piace la vita che sta vivendo adesso: i suoi giorni sul trapezio, le sue notti insieme a Mark. E non ha intenzione di farsi convincere ad accettare un titolo che potrebbe distruggergli l’anima.

Ma c’è un assassino che batte le nebbiose strade di Londra e la vita di Pen non è l’unica a rischio. Mark decide di costringere il riluttante erede a passare dal varietà al maniero di famiglia, per salvargli la pelle. Tradito dall’unico uomo di cui pensava di potersi fidare, Pen non vuole mai più rivedere il suo amante. Tuttavia, quando l’assassino va a cercarlo, Pen deve trovare un modo per perdonarlo… o potrebbe non vivere abbastanza a lungo da sentire le scuse di Mark.

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