Recensione “Black Canvas. Nel buio della mente”

di Laura Rossi – Edito da Nua Edizioni

Recensione di Niji di Black Canvas. Nel buio della mente

Conoscere Aria De Luca e il mondo in cui vive è stato, a tratti, faticoso.

Incontriamo questa donna che ha da poco iniziato una nuova vita dopo il fallimento del suo matrimonio con un uomo che l’ha tradita e dal quale lei è scappata.

Entrambi psichiatri, Aria e Gabriele all’inizio della storia sembrano aver intrapreso percorsi diversi.

Dopo aver trascorso del tempo lontana dal lavoro per riprendersi dal trauma di aver perso una paziente, Ivy – morta suicida a causa dell’ossessione per un uomo, Max, di cui era l’amante – Aria torna a collaborare con la polizia per cercare di far luce su cosa è accaduto a una giovane donna, Claudia, trovata a vagare per le strade di Milano.

Le similitudini con il caso di Ivy, che ancora tormenta i ricordi della protagonista, sono troppe perché possano essere ignorate.

In questo romanzo niente è come sembra eppure, fin dall’inizio, ci rendiamo conto che il coinvolgimento emotivo di Aria è troppo grande perché la dottoressa possa davvero apparire professionale.

Il commissario Scalia, una figura positiva e paziente, la coinvolge in qualcosa di molto pericoloso per la mente già provata della psichiatra.

Alcune scelte ci appaiono incoerenti e poco adatte al ruolo che Aria ricopre. Per molto tempo ci chiediamo perché continui a comportarsi in maniera tanto impulsiva. Non si rende conto che l’ossessione per una donna morta, della quale sente la mancanza e continua a ripercorrere senza sosta tutte le tappe della terapia che hanno svolto insieme, la sta destabilizzando al punto da non renderla lucida nelle scelte che compie.

Aria si sente minacciata, percepisce persone che la seguono, il suo ex marito tenta di contattarla ogni giorno mentre lei va dritta per la sua strada e continua ad azzardare ipotesi e a compiere azioni avventate. Appare smarrita, costantemente impaurita che qualcosa già accaduta possa succedere di nuovo e si confida con un uomo, Mattias, che conosce in circostanze che sembrano normali e che la portano a sentirsi, sebbene solo a tratti, al sicuro in sua compagnia.

In un continuo alternarsi di momenti reali e momenti che sembrano esistere solo nei sogni e nei ricordi frammentati della protagonista, il romanzo scivola via abbastanza fluido, nonostante a tratti appaia surreale, con scene quasi oniriche.

L’ambientazione è quella di una Milano che si chiude nei locali dove spesso soldi, droga e alcol irretiscono i sensi e annebbiano la mente.

Il silenzio di una casa vuota, ancora piena di scatoloni da sistemare, rimbomba anche nella mente del lettore che tenta di capire quale sia la direzione che psichiatra e polizia intendono percorrere.

Ossessioni, gelosie, manipolazione mentale e inganni lentamente prenderanno spazio fino alla parte finale, adrenalinica e ricca di avvenimenti.

Non è una storia che cammina su un percorso lineare: come un puzzle, ogni tessera ha bisogno di trovare la sua giusta collocazione.

Intraprendere un viaggio nel tortuoso labirinto della mente umana può essere molto affascinante e, allo stesso tempo, assai faticoso e ammetto di aver trovato destabilizzanti alcune dinamiche, spiegate, a parer mio, in maniera nebulosa.

Consiglio, comunque, questo romanzo alle persone che intendono intraprendere una lettura intensa, che riesce ad affrontare il buio della mente senza avere la pretesa che tutto diventi improvvisamente luminoso e con un finale tutt’altro che scontato.

4 stelle

La copia Arc è stata gentilmente offerta dalla Casa Editrice

Trama Black Canvas. Nel buio della mente

In seguito al tragico suicidio di una paziente e alla burrascosa separazione dal suo compagno, la psichiatra Aria De Luca decide di prendersi un periodo di congedo dal lavoro. Ma quando una giovane donna viene trovata a vagare mezza nuda in piena notte per le strade di Milano e il commissario Pietro Scalia la convoca per una consulenza sul campo, Aria sente di essere pronta a tornare al lavoro.

Forse aiutare quella ragazza spaventata e in stato confusionale a recuperare la memoria è il modo per placare i suoi sensi di colpa e rituffarsi nella vita di tutti i giorni, allontanando il ricordo della relazione tossica con Gabriele, suo ex marito e mentore. Il passato, però, è un fantasma tanto elusivo quanto pericoloso da risvegliare, e più Aria si avvicina alla verità sulla sua assistita, più rimane invischiata nella rete di manipolazione e inganni di un uomo misterioso e senza scrupoli, che si muove nell’ombra.